1. 20 Giugno

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7.30

La sveglia sta suonando come tutte le mattine, la spengo e salto giù dal letto. Mentre mi guardo allo specchio penso che questa sia una delle prime cose che è cambiata in questi ultimi dieci anni. Sì, perché dieci anni fa l'avrei spenta e mi sarei girata dall'altra parte per continuare a dormire ora, invece, la mattina mi sveglio abbastanza presto e non vedo l'ora di iniziare la giornata.

Sorrido pensando a come sono volati questi anni, sembra solo ieri: avevo 19 anni, ero una giovane ragazza che vinceva Amici e si ritrovava catapultata in un mondo che neanche poteva immaginare. Ed ora sono già 29 - Mannaggia Giulia, come ci siamo arrivate a questo punto? - mi dico.

Vado in cucina, faccio colazione e poi inizio a fare i miei esercizi mattutini, mentre corro sul tapis roulant ho acceso la radio. La musica riempie l'appartamento ed io penso a quanto ami vivere da sola. Mi piace la calma di queste quattro mura, mi aiuta a riordinare i pensieri e a ricaricarmi prima di uscire in mezzo al caos di Roma tra lavoro ed impegni vari. Questa casetta è il mio porto sicuro e sono molto soddisfatta di questo perché l'ho costruito, con fatica, angolo dopo angolo. Quando l'ho comprata era vuota, spoglia, una tela bianca che poteva diventare qualsiasi cosa io volessi sotto le mie mani. La mia idea era infatti quella di farla diventare l'immagine immobile di me e delle mie esperienze e così, ad ogni viaggio che affrontavo, ad ogni esperienza che facevo, sceglievo un oggetto che potesse aggiungersi a tutti gli altri e che mi avrebbe per sempre ricordato quello che avevo vissuto. Lo facevo allora, continuo a farlo oggi e penso che lo farò per sempre. Ora come ora però credo di essere quasi riuscita nel mio intento iniziale, non solo perché mi sento di essere nel posto giusto ogni volta che entro qui dentro ma anche perché tutte le persone che vi sono entrate mi hanno sempre detto che è proprio come me, calda, gioiosa, luminosa e accogliente. E non hanno idea di quanto io possa essere orgogliosa di questo.

Questa mattina non ho ancora acceso il telefono, sono sicura che troverò tantissimi messaggi, come accade sempre nel giorno del proprio compleanno; quindi, decido di concludere la mia routine mattutina e di prepararmi per il lavoro prima di farmi sommergere da tutto l'affetto delle persone che mi vogliono bene. Infatti, una volta pronta, appena lo accendo, squilla. Sono miei genitori che, dopo avermi fatto gli auguri, mi ricordano l'appuntamento a pranzo che non avrei mai e poi mai potuto dimenticare. Do una rapida occhiata ai messaggi, sorrido per l'affetto dei miei amici ma, soprattutto, per quello dei fan che dopo così tanti anni non mi hanno mai abbandonata, hanno sempre continuato a seguire me e i miei sogni. Sono proprio fortunata.

Prendo le chiavi, salgo in macchina e dopo un quarto d'ora sto entrando nel teatro per le prove della compagnia nella quale ballo ormai da qualche anno, tra qualche giorno inizieremo la tournée estiva in giro per l'Europa e ci sono le prove da fare.

Appena entro la direttrice del teatro mi si avvicina e mi dice «Giulietta, auguriiii» mentre mi stringe in un abbraccio.

In men che non si dica si avvicinano anche i tecnici e le costumiste a farmi gli auguri e Marco, uno dei tecnici che si occupa delle luci, mi porge un foglio di carta arrotolato e legato con un nastrino di raso blu. «Te lo manda Elisa, è un regalo da parte sua» si stringe nelle spalle mentre mi sorride.

Elisa è sua figlia, ha sette anni ed è una bimba bellissima e gioiosa anche se molto timida ed ha una grande passione per la danza. L'ho conosciuta qualche tempo fa, la babysitter di Marco aveva avuto un imprevisto e lui aveva dovuto portare la bimba con se a lavoro, era disperato perché non sapeva come fare così ho deciso di portarla con me in camerino, dato che avevo già fatto la maggior parte delle mie prove e avevo solo la prova costumi, e così siamo diventate amiche. Tra uno chignon, un tutù ed una piroetta. Elisa mi ha ricordato molto la Giulia bambina che guardava sognante al mondo della danza.

Il filo rosso del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora