32. Sanremo

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08:15

Siamo appena arrivati in albergo, ho giusto il tempo di prendere un caffè con Ludovico prima di andare, insieme ai nostri agenti, alla riunione con Carlo e il direttore Rai. Nel frattempo, gli altri si sistemeranno nelle loro camere e riposeranno un po' visto che non siamo riusciti a chiudere occhio questa notte dato che avevamo mille cose da fare e pochissimo tempo per farle, io sono crollata sull'aereo tra le braccia di Sangio e sono riuscita a recuperare così un paio di ore di sonno.

Alla riunione discutiamo la scaletta di questa sera, ci siamo divisi le interviste quindi io e Ludovico faremo insieme quella a Ursula Corberó mentre lui accompagnerà Carlo in quella con Lewis Capaldi; domani, invece, sarò al suo fianco durante l'intervista a Marion Cotillard, data la mia dimestichezza con il francese.

Finita la riunione mentre siamo in ascensore Ludovico chiede «Come lo avete sistemato Sangio per non destare sospetti?» ed io passo lo sguardo da lui ad Alice stranita perché fino a questo momento il pensiero non mi aveva neanche sfiorato

«Metodo Tersigni - risponde Alice - Giulia ha una camera grande con una più piccola, comunicante, in cui dovrei dormire io mentre Sangio è al piano di sotto. Questo ufficialmente, dopodiché io e Sangio abbiamo scambiato le camere in modo che nessuno noti nulla»

«Mi sembra perfetto, io e Cami facciamo così da sempre e nessuno ha mai sospettato nulla» risponde il mio amico

«Davvero? Ed io perché non ne sapevo nulla?» chiedo scioccata

«Perché non hai mai chiesto - ride lui - ma questo conferma il fatto che nessuno sospetta nulla».

Al mio arrivo in camera ad attendermi c'è il mio stilista di fiducia, pronto con le sue sarte per il fitting degli abiti che indosserò nelle prossime due giornate

«Giulietta, come stai? - dice stringendomi in un abbraccio - Ti ho portato i vestiti più belli della nuova collezione. Spero ti piacciano»

«Sono splendidi» dico sfiorando i magnifici vestiti appressi alla rella appendiabiti

«Mi hanno detto che dobbiamo sceglierne otto.»

«Si, otto da sera. Più gli altri» dico

«Più i due delle conferenze stampa, i due dei collegamenti alla vita in diretta, quello per il collegamento al Tg1 di sabato, e i due per il dopofestival. E, infine, quello per Domenica in.» conclude Alice

«Bene, abbiamo parecchio lavoro da fare allora, da quale vuoi iniziare?» mi chiede Carlo

«Iniziamo con quello fucsia allora» dico indicando il primo abito.

Un'ora e mezza più tardi sono davanti allo specchio che mi osservo con addosso un vestito verde smeraldo corto, le maniche lunghe, una profonda scollatura a V sul seno e ricamato sulla parte sinistra da cui parte uno strascico laterale

«Ti sta benissimo anche questo» esclama Raffaella

«Ha ragione, sei una meraviglia» dice Sangio affacciandosi dalla porta della sua camera

«Ehi tu, dove sei stato fino ad ora?» chiedo guardandolo dallo specchio e sorridendogli. Lui si avvicina fino ad essere dietro di me, posa le mani sui miei fianchi

«Ero a ricontrollare i monologhi di Ludovico con Deddy ed un autore di Carlo» mi abbraccia e mi posa un bacio sui capelli, ignorando completamente la gente che è intorno a noi, fino a quando Carlo non attira la nostra attenzione battendo le mani e saltellando

«Lo sapevo, lo sapevo, lo sapevo... lo sapevo che sareste tornati insieme. Un amore grande come il vostro non poteva finire in quel modo»

«Siamo tornati insieme? E chi lo dice questo?» lo prende in giro Sangio

Il filo rosso del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora