11. Vacanze

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12:35

Ho appena finito una lezione e fino alle 14:30 non avrò nulla da fare quindi decido di andare in sala relax a prendere un caffè. Entro e trovo Zerbi immerso in una discussione animata al telefono, faccio in modo che lui mi veda perché non vorrei invadere la sua privacy e poi prendo una bottiglietta d'acqua e mi siedo abbastanza distante da lui. Quando finisce la sua chiamata si avvicina a me e si lascia cadere sul divano, sembra esausto

«Non sposarti mai Loletta mia, è una condanna se poi divorzi e devi metterti daccordo con la tua ex per decidere dove i bambini devono trascorrere il Natale.»

«Siete riusciti a trovare un compromesso?» chiedo voltandomi a guardarlo

«Si, ho dovuto combattere un po' ma alla fine ci sono riuscito. Il piccolo, che poi piccolo non è dato che ha 16 anni ormai, avrebbe dovuto passare la Vigilia con me ed il Natale con la madre. Solo che con gli altri tre miei figli, le compagne ed i bimbi siamo riusciti ad organizzarci per passare il Natale tutti insieme ed è da qualche anno che non siamo davvero tutti al gran completo quindi ho dovuto convincerla in modo che ci fosse anche Leo» mi spiega lui

«Sono felice che ci sia riuscito Zerbis, sarà davvero un bel Natale allora» e sono davvero felice per lui che riuscirà a trascorrere il Natale con tutta la sua famiglia riunita

«E tu invece cosa farai per le feste?» mi chiede

«Non so ancora, ed è strano perché di solito mia madre mi chiama con grande anticipo per avvisarmi dei programmi che abbiamo. Quasi quasi ora la chiamo»

«Bene, brava. Chiamala, io torno su in redazione che devo vedere dei video dei ragazzi, mi hanno detto che alcuni hanno saltato la palestra questa settimana» dice lui alzandosi dal divano e andando spedito verso la porta

«Zerbis, ricordati che è Natale ed a Natale siamo tutti più buoni» gli urlo prima che possa richiudersi la porta alle spalle.

Prendo il telefono dalla borsa e chiamo mamma

«Hola meu amor, com estàs?» risponde subito lei dall'altro lato del telefono

«Bene mamma, voi come state?»

«Tutto bene amore, papà è uscito a fare la spesa ed io stavo preparando il pranzo»

«Oh bene, spero di non disturbarti. Ho appena realizzato che manca una settimana a Natale e tu non mi hai ancora chiamata per decidere il menù» le dico prendendola in giro di questa sua abitudine che ha fin da quando sono bambina. Ogni anno, la settimana prima di Natale si siede con carta e penna e mi chiama a rapporto per decidere il menù delle feste anche se poi alla fine, dopo ore di conversazioni, ricette e scarabocchi finisce sempre che il menù è identico a quello dell'anno prima e a quello dell'anno prima ancora e così via.

«Oh, hai ragione amore. Solo che pensavo avessi parlato con Andrea» dice lei

«Andrea?» ripeto convinta di aver capito male

«Si amore, Andrea. L'ho sentita l'altro giorno e mi ha detto che vuole che saliamo tutti per il compleanno di Niccolò» mi spiega

«Eh, sì questo lo so. Ma non riesco a capire cosa c'entri con il Natale mamma»

«C'entra perché io, tuo padre, Lidia e Pier partiamo per Barcellona il 28, trascorreremo Capodanno lì» continuo a non capire ma aspetto in silenzio che finisca di spiegarmi «Quindi visto che saliamo il 22 per il compleanno di Nicco, Lidia ha pensato di invitarci a trascorrere il Natale lì da loro così poi possiamo partire tutti e quattro insieme da Milano per Barcellona» finisce di spiegarmi.

Il filo rosso del destinoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora