10:40
Busso alla porta e dopo pochi secondi è Filippo ad aprirmi «Ciao Sangio, come va? Non ci vediamo da tantissimo. Vieni entra» dice facendomi strada dentro casa fino al salotto
«Hai ragione, ma ultimamente sto trascorrendo più tempo a Roma e abbiamo avuto meno occasioni di incontrarci»
«Hai fatto proprio bene a passare, mamma era felicissima quando le ho detto che saresti venuto»
«Si, fa tanto piacere anche a me vedervi solo che mi sento tremendamente in colpa perché non sono passato qui solo per una visita di piacere, avrei bisogno di chiedervi alcune cose» gli comunico
«Tutto quello che vuoi, spero non sia nulla di grave» mi dice lui preoccupato mentre ci sediamo sul divano
«Il giovanotto è qui per questioni di cuore - esclama solenne Caterina facendo il suo ingresso in salotto - o mi sto sbagliando?»
Caterina Caselli e suo figlio Filippo possiedono la casa discografica per cui lavoro, la Sugar, e dal giorno in cui sono entrato in quella casa discografica quando ero ancora un ragazzino inesperto mi hanno insegnato un sacco di cose.
Mi avvicino a lei per salutarla e mentre ancora mi tiene le mani, rispondo «No, non sbagli affatto. Come hai fatto ad indovinare?»
«Ehhh come ho fatto. Sapevo che sarebbe accaduto prima o poi, speravo solo che questo momento arrivasse prima della mia morte.»
«Avevo ancora molto tempo davanti allora»
«Che adulatore che sei, ma non ti servirà a nulla, sono anni che aspetto di farti la ramanzina perché ci hai messo troppo tempo»
«L'ho appena scoperto in realtà, Fabio me l'ha rivelato ieri sera»
«Fabio? Non è stata Giulia a dirtelo?» ma prima ancora che possa rispondere Filippo si alza in piedi
«Io vi lascio soli, dato che non ho mai saputo bene cosa fosse successo neanche allora. So che sono cose private e non voglio intromettermi, vi faccio portare qualcosa mentre chiacchierate?»
«Per me fai preparare un tè, tu Sangio cosa vuoi?»
«Prendo anche io volentieri il tè, grazie»
«Fai aggiungere anche qualche biscotto tesoro, grazie mille» e a queste parole si dilegua in un secondo dal salotto
«Quindi stavamo dicendo che non te lo ha detto Giulia» riprende Caterina
«No, a quanto pare lei non ha mai voluto che lo sapessi.»
«E sentiamo, Fabio perché te lo ha rivelato allora? Guarda tu se ora lo devo rivalutare» esclama secca
«In realtà l'ha fatto perché io e Giulia siamo tornati insieme - le rivelo sincero senza troppe cerimonie - anche se non lo sa ancora nessuno. E pensava di aiutarci a ripartire senza segreti»
«Mmm non so se sia stata una scelta saggia la sua, era comunque una decisione che spettava a lei prendere. Però in un certo senso capisco le sue motivazioni. E tu come l'hai presa?»
«Male, molto male.» ammetto senza giri di parole
«E perché mai? Non ha mica fatto qualcosa di brutto lei»
«Mi sento di essere stato trattato come una marionetta, sento che qualcuno ha preso le decisioni al posto mio e che se non lo avesse fatto oggi non sarei qua»

STAI LEGGENDO
Il filo rosso del destino
FanficLa conoscete la leggenda del filo rosso? Una leggenda popolare giapponese narra che ogni uomo e ogni donna viene al mondo con un filo rosso invisibile legato al mignolo della mano sinistra. Chi c'è dall'altro capo del filo rosso? La persona cui si...