23.

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Mi metto qualcosa di comodo e non troppo appariscente, un filo di trucco, raccolgo i capelli in una coda di cavallo e aspetto che arrivi.
Il campanello suona puntuale, come tutte le volte. Quando me lo trovo davanti, il mio cuore si ferma. È talmente bello che non riesco più a respirare. Mi saluta con un bacio sulla guancia, si sofferma più del dovuto ed io chiudo gli occhi per assaporare ogni istante.
-Grazie per il tuo aiuto- mi soffia all'orecchio.
Mi accarezza il viso e mi apre la portiera della macchina. Cerco di controllarmi e tornare a respirare normalmente. Anche solo avermi sfiorato in quel modo mi ha fatto impazzire, non credo di poter mai riuscire a dimenticarlo.
-Dove si trova tua nonna?- gli chiedo guardando fuori dal finestrino.
-È in casa di riposo da qualche anno ormai. Ha novantacinque anni- risponde osservandomi con la coda dell'occhio.
-Devi volerle molto bene per fare una cosa del genere-
Questa volta lo guardo mentre lo dico.
Anche lui mi guarda per un attimo.
-Sono sempre stato molto legato a lei- afferma.
-Mi dispiace che se ne stia andando Riccardo- metto una mano sulla sua.
Lui la fissa. La sposto di scatto arrossendo. Un attimo dopo è lui a cercarla e intreccia le sue dita alle mie. Che cosa sta facendo? Perché sta giocando con me in questo modo? La lascia andare solo in prossimità della casa di riposo. -Sei pronta?- chiede con dolcezza.
Mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mi sfiora le labbra con le dita. Potrei svenire se non la smette.
-Mi stai torturando Tom- dico con un filo di voce.
-Scusami, non volevo- farfuglia nervoso.
Sembra sinceramente dispiaciuto di avermi messo in difficoltà.
Raggiungiamo la stanza dove si trova sua nonna e, prima di entrare, mi prende per mano. Ora devo entrare nella parte della ragazza perfetta. Sua nonna è seduta su una sedia e guarda fuori dalla finestra.
-Nonna?-
Tom sembra incerto su come dovrebbe comportarsi, ha gli occhi lucidi. Non deve
essere facile per lui sapere che sua nonna sta morendo.
-Bambino mio!- dice lei voltandosi verso di noi. Allarga le braccia e Tom corre da lei.
-Che cosa mi combini nonna?- chiede trattenendo le lacrime davanti a lei.
-Caro, ho la mia età, che ci vuoi fare- gli dà un buffetto sulla guancia.
-Allora, non me la presenti?- gli strizza l'occhio e mi fa cenno di avvicinarmi.
-Lei è Evelyn , nonna-
Lui mi sorride con una tale dolcezza che potrei sciogliermi in questo preciso momento.
-Tesoro, sei una meraviglia- dice rivolta a me.
Arrossisco visibilmente.
-Capisco perché il mio Tom ti ha scelto- afferma senza smettere di guardarmi.
La guardo confusa.
-Tesoro, lasciami sola con lei per qualche minuto- gli accarezza il viso.
-Non credo...-
Non gli fa nemmeno finire la frase e gli fa segno di uscire dalla porta. La bacia sulla guancia ed esce con la coda tra le gambe. Lei sta in silenzio e mi guarda. Mi sento un tantino sotto pressione, come durante un esame. Panico. Dopo quella che sembra un'eternità, dice finalmente qualcosa.
-Non state veramente insieme, non è vero, cara?- chiede come se niente fosse.
La guardo sgranando gli occhi. Non riesco a mentire, sono sempre stata una pessima bugiarda.
-No- ammetto abbassando lo sguardo.

Ecco perché ti amo - Tom FeltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora