20.

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Quando sto per andarmene Davide mi raggiunge di corsa. -Lo so che non sono affari miei, ma io non ti avrei mai lasciato andare- mi dice serio.
-Non mi conosci nemmeno- gli faccio notare con un sorriso sghembo.
Saluto Jessica con la mano e vado per la mia strada.
E lui è dall'altra parte della strada e mi sta osservando con le mani in tasca, appoggiato a un albero. Mi fermo di scatto. Ha l'aria triste. Vorrei urlargli che è un bastardo, ma non ci riesco. Ricaccio indietro le lacrime e m'incammino verso casa.
Perché era lì? Perché non si fa più sentire e poi si presenta lì quando esco dal lavoro? Magari non era lì per me ed era solo un caso che si trovasse in quel posto. Mi ha fatto male vederlo. Anche questa volta sono stata abbandonata senza una spiegazione, dovrei esserci abituata e, invece, non lo sono affatto.
***
È finita la settimana di prova, ed Enrico sembra essere soddisfatto del mio lavoro. -Se ti va, puoi restare. Mi piacerebbe assumerti- mi dice prima di uscire dal negozio. -Ne sarei felice- commento commossa.
-Benvenuta in famiglia allora- ride allegro e mi abbraccia. Davide ci raggiunge e mi abbraccia anche lui.
-Sono così contento- sussurra affondando il viso tra i miei capelli.
Quando mi stacco da lui, mi bacia sulla guancia. Rimango imbambolata e non per il bacio... Tom è di fronte alla vetrina del negozio, mano nella mano con una tipa altissima e magrissima. Lei gli sta parlando, ma lui ha gli occhi fissi su di me. Mi manca il respiro. Una lacrima riga il mio viso. Corro via come una pazza, non sopporto vederlo con un'altra. Bastardo! Doveva proprio sbattermela in faccia?
-Dove corri?-
Davide mi segue e riesce a raggiungermi. Mi afferra per un braccio, mi attira a sé e mi abbraccia forte.
-Che cosa succede Evelyn?- chiede dolcemente.
Mi accarezza i capelli mentre piango sulla sua spalla. -Andrà tutto bene- sussurra.
-No, non andrà tutto bene- farfuglio tra le lacrime.
-Era lui, vero?- il tono della sua voce non nascondeva la sua tristezza. Annuisco.
Mi porge un fazzoletto, posa una mano sul mio viso. -Lo ami?-
Annuisco di nuovo.
La delusione sul suo volto è ben visibile.
Avrebbe voluto avere almeno una possibilità con me, ma non posso dargliela, lo prenderei soltanto in giro.
-Mi è venuta un'idea- mi dice concentrato sulla mia bocca. Lo guardo confusa.
-Ti va di farlo ingelosire? Passa del tempo con me Evelyn - propone serio. -Davide, non mi sembra il caso- scuoto la testa con decisione.
-Lo so che non sei interessata a me- sospira sconsolato.
-Ti faresti solo delle illusioni. Non mi va di ferire anche te, sono già ferita io abbastanza per entrambi- gli faccio notare.
Mi siedo su una panchina, e lui si mette accanto a me. Mi prende la mano e intreccia le sue dita alle mie, lo sguardo fisso sulle nostre mani unite.
-Mi piaci davvero Evelyn . Stare con te per finta è comunque meglio di non stare con te affatto- cerca il mio sguardo e mi sorride -Prometto che non forzerò la mano-
-Ci penserò su- gli concedo alla fine.
-Fallo davvero però-
Mi mette una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Si alza e mi offre le mani per aiutarmi ad alzarmi.
-Vieni che ti accompagno a casa- mi passa un braccio intorno alle spalle e mi avvicina a sé.
Mi sento uno schifo, probabilmente mi sarei sentita anche peggio se Davide non fosse venuto in mio soccorso.
Sto pensando seriamente alla sua proposta. Da una parte mi sembra una follia, dall'altra sembra quasi geniale. Qualcuno, però, si farà male ed io non voglio che questo accada. Allo stesso tempo Tom mi ha spezzato il cuore presentandosi lì con quella tipa. Non so se serva a qualcosa ingelosirlo, in fin dei conti non so nemmeno cosa provi veramente per me. Magari voleva solo portarmi a letto e ha mentito sulla storia della lista. Di sicuro si era accorto dell'effetto che aveva su di me, le conosce bene queste cose. Fanculo Tom, io lo faccio. Se lo merita per il male che mi ha fatto. Mando un messaggio a Davide.
"Ci sto! Ci vediamo domani al lavoro."
Mi risponde due minuti dopo.
"Non sai quanto tu mi abbia reso felice. A domani."
Operazione Ingelosire Tom cominciata. Okay, dopo questa affermazione, posso essere certa di aver perso la ragione.

Ecco perché ti amo - Tom FeltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora