16.

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Mio fratello abita nell'altra porzione di bifamiliare, perciò non devo andare troppo lontano.
-Sorellina!-
Appena mi vede, mi corre incontro e mi abbraccia forte, forse un po' troppo.
-Non respiro!- sono senza fiato.
-Scusami! Sono così felice di vederti!-
-Anch'io lo sono- gli sorrido raggiante.
-Che cosa aveva da urlare la mamma?- mi chiede sospettoso.
-Niente, lascia stare- taglio corto.
-Sai che non ti credo. Da quando in qua non mi racconti più della tua vita?- inarca un sopracciglio e mi osserva a braccia conserte.
-Da quando avevo quindici anni?- dico arricciando le labbra.
-Spiritosa!- mi abbraccia di nuovo forte.
-Ho conosciuto un tipo- ammetto arrossendo tremendamente al solo pensiero di Tom in boxer.
-E a quanto pare ti piace molto- commenta divertito.
-Si vede così tanto?- mi sto vergognando da morire.
-Direi di sì, diventi rossa anche solo pensando a lui. Uscite insieme?- domanda curioso.
-L'ho conosciuto solo pochi giorni fa. Lavora nel supermercato sotto casa mia- rispondo con un sospiro.
-Ma ti piace- aggiunge.
Annuisco.
-L'unica cosa che mi trattiene è che ha la fama del dongiovanni. Non ha mai avuto una relazione stabile- arriccio il naso.
-Hai paura che si stanchi di te come con tutte le altre?-
-Tu non ne avresti?- chiedo mogia.
-Probabilmente ne avrei anch'io. Se ti piace davvero, però, io mi butterei- mi consiglia.
-Lo pensi davvero?- non sono molto convinta.
-Potresti fargli cambiare idea. Non puoi saperlo se non ci provi- mi strizza l'occhio.
-Ci proverò- gli dico con un sorriso.
Mio fratello riesce sempre a tirarmi su il morale.
-E brava la mia sorellina! Cotta a puntino- mi bacia la fronte. Arrossisco di nuovo.
Non so come, ma riesco a farcela. La mamma mi ha ingozzato come un maialino.
-Sei troppo magra, devi mangiare!- mi ha detto prima di riempirmi il piatto all'inverosimile. Di sicuro sono a posto per una settimana! Mi ha anche stipato una borsa termica con dei piatti già pronti prima di partire.
-Mamma, non serviva!- la ammonisco esasperata.
-Sennò tu non mangi, ti conosco- brontola.
-Non è vero che non mangio- le metto il broncio.
A volte mi dimentico soltanto di farlo.
Il viaggio di ritorno è stato più tranquillo, nessuno squilibrato a rompermi le scatole. Al mio binario c'è lui ad aspettarmi, una rosa rossa in mano. Gli vado incontro e mi sorride felice. Appoggio le borse a terra, prendo la rosa che mi offre.
-Grazie- l'annuso e non smetto di guardarlo negli occhi.
-Mi sei mancata tanto- mi attira a sé e mi bacia avidamente lì davanti a tutti, come se ci fossimo solo noi due in questa stazione affollata.
-Forse è meglio andare, ci stanno guardando tutti- dico timidamente.
Una vecchietta ci ammonisce con lo sguardo nel passare, vorrei sprofondare.
Tom raccoglie le mie borse.
-Cosa diavolo ti sei portata dietro?- chiede sorpreso, sollevando la borsa termica.
In effetti, è bella pesante, ho fatto fatica sia a caricarla sia a portarla giù all'arrivo.
-Mia mamma si preoccupa che non mangio abbastanza- alzo gli occhi al cielo.
-Sei a posto per i prossimi sei mesi credo- scoppia a ridere.
-Credo di sì- ammetto.
Mi unisco alla sua risata.

Ecco perché ti amo - Tom FeltonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora