7 Gennaio 2019 lui
Il bip bip ininterrotto del mio cercapersone mi sveglia. Sono stanco ma mi alzo comunque con uno scatto agile. Non tolgo la protesi da non so quanto tempo e sento la pelle intorno al moncherino bruciare. Nonostante ciò non ho tempo da perdere per controllare un eventuale infiammazione. Sono almeno dieci minuti che il cercapersone non smette di suonare il che significa che è successo qualcosa, qualcosa di molto grave per dovermi chiamare in ospedale nonostante abbia smontato solo un paio d'ore fa. Mi infilo la prima cosa che mi capita a tiro e più in fretta che posso mi precipito in strada. Salgo sulla mia auto dove regna ancora la scritta ''asshole''. Qualcun altro ha disegnato un pene sotto la scritta con un pennarello indelebile, forse un collega di Giorgia, forse qualche ragazzino idiota, non lo so e non mi interessa. Avrei potuto cancellarlo ma francamente non ne ho avuto né il tempo né la voglia. Quando non sono a lavoro non faccio altro che pensare a Marika, al fatto che ormai è passata più di una settimana dall'ultima volta che l'ho vista e sentita. Poi il ricordo del nostro ultimo incontro si fa strada tra i miei pensieri e mi rende eccitato ma anche amareggiato. Speravo che dopo essere stati insieme la sera di San Silvestro Marika avesse deciso di lasciare il marito, invece è tornata a casa con lui e non si è più fatta viva. Il mio demone interiore non fa che ripetermi che per lei sono stato solo un'evasione. Che forse era ubriaca e magari non ricorda più nulla. Eppure aveva detto di amarmi, di desiderarmi, era stata gelosa. Eppure non è tornata da me. Mi ero ripromesso di andare a trovarla al bar quel pomeriggio, dopo essermi riposato. Merito un chiarimento. Merito di sapere se quello che c'è stato tra di noi è stato solo un evento isolato oppure prova davvero qualcosa per me. Però devo aspettare. Devo prima sgommare in ospedale. In radio ci sono solo notiziari che mi preannunciano cosa troverò una volta arrivato in pronto soccorso.
''alle 16,45 uno scuolabus che trasportava delle classi di studenti da una gita scolastica è stato ribaltato dal rimorchio di un tir che viaggiava a tutta velocità lungo l'A1 in direzione Lodi. I soccorsi sono sul posto e non abbiamo ancora informazioni su feriti o vittime...''
Arrivo in ospedale prima che posso, le strade sono tutte intasate a causa dell'incidente e per un momento ho anche pensato di lasciare l'auto e procedere a piedi.
Peccato che ti manchi un piede mi ricorda il mio demone.
Il pronto soccorso è già pieno di barelle piene di giovani ragazzi tumefatti e con varie ferite aperte. Uno dei tirocinanti, quello che sembra un nerd pare totalmente preso dal panico. Anche a distanza vedo tremare le sue mani mentre prova a suturare il braccio di una ragazza che si contorce per il dolore.
<le hai già dato una dose di morfina?> gli chiedo andando in suo soccorso.
<si ma...> inizia a dire lui ma non gli do neanche il tempo di spiegare, lo fulmino con gli occhi e nel giro di trenta secondi ho già finito di ricucire il braccio della giovane donna.
<Hunt lascia fare questo lavoro alla matricole> mi urla Albani dall'altro capo della sala mentre trascina una barella verso gli ascensori che portano alle sale operatorie . <e vai in sala traumi>. Il giovane sulla barella che sta trasportando il mio capo, ridicolo pensarlo come tale, si dimena nonostante il petto stracolmo di sangue grondante da una grossa ferita sul pettorale sinistro.
Senza indugiare ulteriormente corro e mi infilo nella sala traumi 1.
<le matricole sono un disastro> gracchio entrando nella stanza ma al suo interno c'è l'altra tirocinante che abbassa subito gli occhi quando incrocio il suo sguardo. Insieme a lei nella stanza c'è anche Michele Torre. Appena mi vede stringe la cartellina che tiene in mano talmente forte che le sue mani diventano bianche a causa della mancanza di sangue.
Merda tra tanti dottori proprio lui mi deve capitare?
Dopo la notte del trentuno faccia da fesso ha preso una settimana di ferie, forse per leccarsi le ferite, forse per ricucire il rapporto con Marika, chi può dirlo.
Cerco di non fare caso alle sue occhiate assassine e mi schiarisco la voce.
<che abbiamo qui?> chiedo col mio vecchio tono da maggiore che mi dà sicurezza.
<uomo, sedici anni> inizia a spiegare la tirocinante indiana. <ferite da taglio, fratture scomposte e corpo estraneo in prossimità della vena cava inferiore.
<bisogna agire tempestivamente> ringhia Torre. Ma non ha un briciolo di autocontrollo quest'uomo?
Corriamo in sala operatoria. In silenzio ci laviamo, in silenzio operiamo. L'aria tra di noi è elettrica e basterebbe una scintilla per far scoppiare nuovamente una rissa. Le infermiere si lanciano occhiatine complici mentre ci passano i ferri. Saranno impazienti di raccontare in giro l'aneddoto del giorno. Cornuto e cornificatore insieme nella stessa sala operatoria. È ironico pensare che quando Torre ci provò per la prima volta con Marika mi aveva preso in giro perché ero stato tradito da Cristina, e il caso ha voluto che adesso anche lui era stato tradito. Mi sa che il Karma dopotutto non è una cazzata.
Fortunatamente l'intervento procede liscio come l'olio. Estraggo facilmente le schegge di vetro che come proiettili avevano perforato l'addome del giovane. Tuttavia anche Torre termina in fretta e quasi contemporaneamente finiamo l'intervento. Andiamo a lavarci. Il silenzio è assordante. Se non ci fosse lo sciabordare dell'acqua impazzirei.
Di punto in bianco Michele apre bocca.
<l'hai sentita?> mi chiede senza guardarmi in faccia. Non è necessario specificare a chi si riferisce anche se la domanda mi stupisce.
<no> mormoro. Per farmi una domanda del genere significa che non sono stati insieme in quei giorni. Vorrei chiederglielo ma mi scoccia anche solo l'idea di rivolgergli la parola.
Quando esco dall'ospedale sono troppo stanco per poter andare da Marika e in ogni caso è troppo tardi per raggiungerla. Mi domando però dove si trovi visto che a quanto pare non vive con Michele. Quando arrivo a casa di Alex sprofondo sul divano e mi addormento in pochi istanti.
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Un amore di Chirurgo 2
RomanceAvete mai amato qualcuno talmente tanto da non riuscire a dimenticarlo anche dopo che la storia è finita? Continuato ad amare nonostante viviate una nuova relazione? Può un amore sopravvivere al tempo? alla distanza? alla sua stessa fine? Per Marik...