27 August

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I mesi passarono veloci. Sapevo, e ho semre saputo, che quella notte non l'avrei mai dimenticata. La pancia, ormai grande, era la mia croce. Non ho mai detto ha nessuno di questa gravidanza. Nemmeno i miei genitori lo sapevano. Per quello che potevo, la nascondevo dietro vestiti larghi. Con il passare dei mesi, mi ero allontanata dai ragazzi. Solo con Harry ero rimasta in contatto. Anche il giorno del parto, lui era con me. Mi e stato sempre accanto, nei momenti difficili come facili. Grazie ha lui, sono riuscita ha pubblicare il mio primo album. Sapendo i muei sentimenti, ha scritto delle canzoni, che descrivono ogni parte di me
"Sei pronta?"
"Aspetta altri due secondi" lo stringo ancora un po' ha me. Per poi scoppiare ha piangere. Harry scende dalla macchina, per poi sedersi vicino ha me
"Vuoi davvero farlo?"
"Haz, ho vent'anni, non posso occuparmi di lui"
"Va bene. Dammelo" gli e lo porgo e dopo l'ultimo bacio, Harry scende dalla macchina, lasciando il mio bambino davanti la porta di una viletta. Da quella notte passarono due giorni. La tristezza che provavo, era troppo imparagonabbile
"Torniamo ha casa?" guardai il riccio sdraiato vicino ha me
"Harry, non voglio tornare"
"Va bene. Rimaniamo qualche altro giorno"
"No Harry, io non voglio piu' tornare" sgrana gli occhi per poi alzarsi
"Va bene. Ti voglio bene" si alza e inizia ha vestirsi. Mi alzo e entro nella doccia
"Michelle, io vado. Poi ti chiamo" spengo la leva della doccia per poi uscire
"Harry" la porta si apre "ti voglio bene"
"Torniamo ha casa. Lo sai bene che siamo noi la tua casa"
"Harry. Non chiedermi questo" lo imploro con lo sguardo. Per poi scuotere la testa
"Ti aspetto" chiude la porta mentre inizio ha sciugarmi. Mi do una veloce truccata, per poi indossare dei jeans strappati grigi e un top nero. Mi infilo dei stivaletti e esco dal bagno
"Sono pronta"
"Ho gia' fatto la valigia. Possiamo andare" apre la porta della stanza per poi inuziare ad avviarci verso la reception. Saliamo sul primo taxi. Durante il tragitto sono stata ha guardare la strada. Ogni giorno facevo le strade di Manchester ha piedi, con un pancione da nascondere. Il viaggio dura un bel paio di ore. Appena arriviamo davanti la casa, scendiamo e inizziamo ha percorrere la lungha soglia. Harry apre la porta, per poi richiuderla una volta dentro.
"I ragazzi non ci sono"
"Che vorrebbe dire"
"Sono tornate nelle loro case. Siamo solo noi due"
"Va bene" inizio ad andare verso la mia stanza. Sistemo tutti i vestiti nel'armadio per poi scendere in cucina
"Cosa fai?"
"Pollo alla Paprika"
"Grazie" gli sorrido per poi sedermi sullo sgabello. Inforna il pollo, per poi avvicinarsi ha me
"Non so per quanto riusciro' ha mascondertelo"
"Harry, mi stai spaventando"
"Quello che per noi due e una semplice scappatella, per gli altri quattro e una pugnalata"
"Che vuoi dire"
"Michelle devi scegliere"
"Harry, non posso. Se scelgo uno poi gli altri la prendono male"
"Non puoi prenderli in giro" mi alzo e senza dire niente, inizio ha farmi una lunga passeggiata. Arrivata al centro di Londra mi incontro con dei occhi nocciola
"Michelle, che bello vederti" faccio un piccolo sorriso
"Ciao Liam"
"Liam, ah ciao Michelle" il sorriso mi scompare
"Ciao Maya" ha passo svelto mi allontano dai due
"Michelle" sento afferrarmi il polso, per poi farmi girare. Non riuscendo ha trattenere le lacrime, il volto del castano si preoccupa "Michelle che e sucesso"
"Va da Maya" mi stringe ha se mentre i singhiozzi escono dalla mia bocca. Con la mano mi acarezza i capelli
"Mi sei mancata"
"Ne dubbito" sposta la testa senza lasciare la presa accontatto col mio corpo
"E vero"
"Se sarebbe stato cosi' non saresti andato da Maya"
"Ma e la mia fidanzata"
"Allora perche' perdi il tempo qua. Vai, va da lei. Tanto siete tutti cosi'" lo spingo via
"Come siamo?"
"La prima che allarga le gambe ci andate dietro. Ma io non sono cosi'" si avvicina al mio orecchio
"Lo so. Ecco perche' riesci ad eccitarmi cosi' facilmente" sento le gambe tremare e un leggero fremito percorrermi la schiena. Mi lascia un bacio sul'orecchio, per poi scendere ha leccarmi il collo
"Liam" dalla bocca escono solo gemiti. Poso le braccia sul suo collo mentre lui mi attira ha se, per poi staccarsi
"Qua no" mi prende la mano trascinandomi in un hotel. Arrivati in una stanza, chiude la porta mentre mi spinge verso il muro. Incrocio le gambe sui suoi fianchi. Le sue mani iniziano ha scorrere lungo i miei fianchi per poi fermarsi sul sedere palpalmandelo. Mi butta sul letto, per poi iniziare ha togliersi i vestiti. Le sue labbra sulle mie. I bacini che si scontrano. E delle leggere spinte. Butto la testa all'indietro e dopo qualche minuto Liam si sdraia accanto ha me
"E stato bellissimo. Grazie" poggio la testa sulla sua spalla
"E tu sei bellissima" alzo la testa verso di lui
"E tu sei bugiardo" mi lascia un delicato bacio a stampo, per poi iniziare ad accarezzarmi i capelli
"Perche' te ne sei andato da casa"
"La situazione e diventata incontrollabbile. Niall ha amesso che prova un sentimento per te. Louis non ci ha visto piu' e lo ha aggredito. Io e Zayn ci siamo messi in mezzo, e ci siamo confidati. La situazione e diventata di nuovo tesa, quindi prima che peggiorasse ci siamo allontanati"
"Ma siete fidanzati?"
"Mich, basta che tu mi dici che i miei sentimenti sono ricambiati e Maya la lascio"
"Liam" incrocio i miei occhi con i suoi "non voglio scegliere"
"Devi. Ci farai, e ti farai, solo male. Devo andare" sposta le coperte, iniziando ha infilarsi i box. Per poi girarsi verso di me "sai rimarrei qua ancora un'altro po'"
"Perche'?"
"Un bis?" alza le sopraciglia. E scoppio ha ridere
"Vieni qua mio piccolo light"
"Light?" annuisco
"Per me da oggi sei Light" allungo la mano verso l'elastico
"Michelle, sbrigati"
"Secondo te cosa sono" abassa lo sguardo verdo di me
"Sei una bambina che mi deve obbetire. Vieni, lo so che hai voglia del mio cazzo" si siede accanto ha me, mentre io gattono tra le sue gambe. Allungo la mano, verso l'elastico
"Michelle" lo tolgo definitivamente. Poggio le labbra sul duo membro, per poi inizziare ha muoverlo, fino ha farlo sempre piu' veloce. Prende il mio viso tra le mani, per poi leccarmi le labbra dal suo sperma
"Sono stata brava" mi siedo icrociando le gamve al suo bacino
"No"
"Come?" lo guardo male
"Non mi hai soddisfatto"
"Vuoi essere soddisfatto? Ti accontento subbito" con un piccolo sorriso perverso mi avvicino al suo membro iniziando ha muoverlo e leccarlo per poi lascuarci baci e succhiarlo
"Michelle" poggia una mano sul mio capo spingendomi verso la sua erezzione. Lascio vari morsi oer poi riprendere ha succhiarlo "vieni" inizio ha succhiarne una buona quantita' per poi sedermi su essa lasciando mugulare il castano, che inizia ha leccarmi le labbra per poi scendere sul mio seno. Mordichiandolo e succhiandolo
"Liam" per quel posso cerco di parlare, ma escono solo mugugni e ansimi "ti amo" mi lascia un bacio sulle labbra mentre la sua mano mi accarezza ogni parte del del corpo
"Ti amo"

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