Capitolo 24

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***3 mesi dopo***

POV CHIARA

È mattino e il sole risplende dalla finestra così decido di chiamare Alex per uscire: <<ciao! Usciamo?>> << si, arrivo da te subito!>> nel frattempo mi arriva un messaggio da una ragazza della mia scuola che conosco appena lo apro e non posso credere a quello che vedo...una foto in cui Andrea bacia la ragazza e sotto mi ha scritto :"le persone non cambiano piccola ingenua!"...come è possibile? Non è lui! Continuo a fissare la foto fino a quando Alex bussa alla porta ed entra. << che succede?>> quasi non riesco a parlare dal nodo in gola che mi si é creato alla visione << A-Andrea>> mi guarda confusa e prende il telefono dalle mie mani <<ODDIO! IO LO AMMAZZO A CALCI NELLE PALLE; GLI ROMPO IL CULO A SUON DI CALCI..>> <<...NO!>> dico fermamente << devo parlargli!>> si calma e annuisce abbracciandomi.

Si è fatta ormai sera e vado a casa di Andrea...<< hey piccola!>> dice, ma sento l'ore del wiskey che mi fa subito pensare a quando mio padre tornava a casa ubriaco picchiando mia madre d'avati a me e infatti mi sale la rabbia << non chiamarmi piccola! Sei ubriaco>> << mhh..un po'!>> mentre mi dice quello che ormai avevo capito gli faccio vedere la foto la sua espressione cambia << p-posso spiegare, ero ubriaco..>> <<...lo so che eri ubriaco! Dimmi un po'..ma tu hai un talento per rovinare le cose?>>  <<di cosa parli?>> chiede ancora seduto sul divano sbuffando una risata <<LA NOSTRA AMICIZIA DA BAMBINI; L'HAI ROVINATA DICENDO CHE ERI STUFO DI ME E QUANDO MI ODIAVI ROVINAVI TUTTO PER FARMI SOFFRIRE E CI STAVO MALE PERCHÈ IO TI HO SEMPRE VOLUTO BENE E MI HAI FATTO ANCHE INNAMORARE DI TE E ORA ROVINI TUTTO; LE COSE NON SONO CAMBIATE EH?!>> dico sentendo bruciare il naso, le guance e gli occhi, ma non voglio piangere di fronte a lui <<IO NON TI HO MAI ODIATO CAZZO! ERO PICCOLO CON UN FOTTUTO CERVELLINO E TU ERI TROPPO INTELLIGENTE! HO FATTO UNA STRONZATA! MA IO TI AMO>> urla a squarcia gola e si può capire che gli fatto passare la sbronza...ma non cedo << vaffanculo Andrea>> ed esco sbattendo la porta in lacrime lasciandolo gettarsi sul divano arrabbiato.

Fra amore e odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora