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Mi alzai stanchissima. Guardai verso il basso rendendomi conto che mi ero addormentata sul mio diario. -Aish... che mal di schiena- sussurrai stiracchiandomi. Mi alzai dalla sedia e presi il diario tra le mani leggendo col sorriso ciò che avevo scritto.

"Penso di essermi presa una cotta, per un ragazzo che non avrei mai pensato di farmi piacere... spero che uno di questi giorni mi possa finalmente calcolare e magari diventare amici. Beh so che non riuscirei ad essere subito la sua fidanzata. A lui non piacciono quelle come me. A lui piacciono le ragazze più formose e belle come modelle... io invece sono... MEH. Da oggi cercherò di farmi notare. Insomma, sono curiosa se lui possa provare qualcosa per me come io la provo per lui, anche solo conoscendomi. Beh, caro mio, aspetta e vedrai. Diventeremo amici, e poi chissà... magari farò battere il tuo cuore come tu fai con il mio "

So che a lui non piaccio, o almeno non mi ha mai calcolata, eppure a me piace un mondo. Mi piace tutto di lui, non c'è qualcosa che non mi piaccia o che mi piaccia di meno. Amo tutto di lui. E l'ho capito un mese fa ma solo ieri ho avuto il coraggio di scriverlo sul mio unico confidente. Il mio diario segreto.

Ok, a sedici, quasi diciassette anni è forse estremamente infantile averne uno, ma fidatevi, riesco veramente a sfogarmi del tutto con lui, soprattutto se sei la ragazza più invisibile della scuola, e non hai amici. Almeno con lui posso sfogarmi senza pensare di essere un peso.

Mi risvegliai dai miei pensieri osservando l'orologio sulla mia scrivania e spalancai gli occhi. Ho solo 15 minuti per ARRIVARE A SCUOLA PREPARATA. Chiusi il diario e lo posi nel mio zaino. Non c'è assolutamente pericolo di furto, a volte anche i professori si chiedono chi io sia. Quindi figuriamoci gli studenti. Scossi la testa e mi iniziai a lavare i denti, in fretta e furia per poi indossare la divisa di scuola, che amavo, sopratutto per i colori.

Mi guardai nello specchio per aggiustarmi la gonna, per non arrivare disordinata, e sorrisi mettendomi lo zaino sulle spalle

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Mi guardai nello specchio per aggiustarmi la gonna, per non arrivare disordinata, e sorrisi mettendomi lo zaino sulle spalle. Presi la mia molletta preferita posata sul ripiano della scrivania e me la misi sui capelli sciolti.

Dopo essermi messa un goccio di profumo alla vaniglia, il mio preferito, uscii di corsa da camera mia e scesi in fretta e furia le scale per poi uscire di casa salutando mia mamma con un 'ciao' e trovandomi mio padre al di fuori che mi avrebbe acc...

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Dopo essermi messa un goccio di profumo alla vaniglia, il mio preferito, uscii di corsa da camera mia e scesi in fretta e furia le scale per poi uscire di casa salutando mia mamma con un 'ciao' e trovandomi mio padre al di fuori che mi avrebbe accompagnata a scuola con la macchina.

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