四十一

119 13 20
                                    

*Akiha*

Ricevetti un messaggio da parte del mio ragazzo che mi avvisava che saremmo arrivati alla stazione dei treni grazie a lui. Ci aveva pensato da solo, così mi aveva scritto, ma ancora non capivo. Non ha nessun tipo di patente, non può guidare, quindi come faremo?

Scossi la testa e prima di rispondergli venni distratta dalle ragazze che ancora mi guardavano aspettando una risposta. -Aki! Hello! Ci sei o no?- chiese Chija sventolandomi una mando davanti agli occhi.

Spensi lo schermo del telefono e lo poggiai per terra con la cover verso l'alto. Non ero riuscita a rispondergli...

-Si, scusate... Era un messaggio- sorrisi cercando di farmi perdonare. -Mmmh, dì a Jeno che i tappi me li dovrà procurare lui. Non li ho, e non ho intenzione di comprarli- divenni rossa e Sakori rise vendendomi incontro, alle parole di Aerum.

-La casa è grande da quello che ha spiegato Chenle, non ci sono problemi, ti metterai con Renjun nella camera più distante, così avrete anche un po' di privacy- le fece l'occhiolino, ma lei fece una smorfia. -Io e Renjun non stiamo insieme- a questa affermazione restammo tutte in silenzio, per poi scoppiare a ridere.

-È vero ragazze, non c'è nulla, davvero, è tornato l'innamorato della troia- iniziò a giocare con le mani. -Ma come! Dio, devo insegnare tutto a quello stupido? Uff- sbuffò Dami. -Tu non parlare, hai creato un triangolo amoroso di cui un vertice sei proprio tu, e gli altri due sono Mark ed Haechan. Non si parlano più per colpa tua, ed erano davvero molto amici- alzò gli occhi al cielo, Na-Rae.

Ancora mi era ignoto il motivo per il quale lei era presente. Alla sua affermazione ci voltammo verso di lei. Come si permetteva?

-Come?- chiese Dami incredula delle cose che aveva appena detto la nostra "amica".

-Che c'è? È vero che hai mandato la loro amicizia a puttane solo perché vuoi farteli entrambi. Ringrazia che la sua ragazza non sappia nulla, o ti sarebbe subito venuta a cercare!- disse guadagnandosi un'occhiataccia da parte mia e di Chija.

-Scusami, ma non sai la storia, quindi per favore stai zitta- sorrise falsamente la mora. -Che ho fatto adesso di male? Ho solo detto la verità, e amiche~ non dovreste stare con lei, di solito le ragazze come lei portano solo guai, e vi farebbe sfigurare- sorrise a noi, tranne che a Dami.

-Le ragazze come lei? O volevi dire come te stessa? Sai... Na-Rae non mi sei mai piaciuta, e mi pento di averti fatta entrare nel gruppo- la guardai seria.

La voglia di ucciderla con le parole dopo aver saputo tutto quello che ha fatto, e che mi ha raccontato Jisung, mi venne quasi naturale, ma devo refrenare la cosa.

-Mi vuoi cacciare dal gruppo?- chiese e io annuii semplicemente guardandomi le mani. -Potrei anche farlo- dissi sicura di me, alzando solo lo sguardo fulminandola. Stette zitta e poi il campanello suonò. Mi alzai io e andai a vedere, essendo Yeona in bagno. -Chi è?- chiesi e ricevetti la risposta da una voce maschile. -Sono Jae, Jaehyun- disse e io sorrisi aprendo la porta e lasciandolo entrare.

-Oh, come mai ci siete tutte?- chiese togliendosi le scarpe e solo successivamente scompigliandogli i capelli. -Ci stavamo organizzando per domani, ma abbiamo pressoché finito...- dissi, chiusi la porta e lo superai tornando nella sala.

-Jaeeee- esultò Yeona uscendo dal bagno per poi correre ad abbracciarlo. Mi risedetti al mio posto e decisi di ignorare la falsa che era con noi. L'unico posto più libero era accanto a me, così Jaehyun dopo essersi staccato da Yeona venne a sedersi accanto a me.

𝐃𝐈𝐀𝐑𝐘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora