𝐃𝐈𝐀𝐑𝐘

二十四

-Aish, sono stanchissima- disse Aki stiracchiandosi sulla sedia. Avevamo appena finito di fare i compiti, e ora non ci restava che cenare e poi la mia parte preferita: dormire con lei. Poggiai la testa sulla mano, ancora sorridente guardandola. Si voltò verso di me e si avvicinò a lasciarmi un bacio a stampo. Si staccò subito e poi con la mano accarezzò il mio viso in modo delicato, mentre sulle sue labbra il sorriso non accennava ad andarsene. -Sono così bello?- chiesi distraendola, i suoi occhi finirono nei miei facendomi ridacchiare. -Si. Sei bellissimo...- sussurrò felice. -Cosa ho fatto per meritarti?- chiese ancora portando la mano sulla fronte ad aggiustare quei ciuffetti di capelli che erano caduti sulla mia fronte.

-Io... Come ho fatto a meritarti io. Sei la cosa più bella che mi sia capitata nella vita, amore mio- mi avvicinai, e feci incastrare i nostri nasi, con una lentezza straziante. -Ti amo- sussurrammo all'unisono prima di fare combaciare le nostre labbra.

Chiusi gli occhi e assaporai quelle labbra che tanto amavo, lei portò le mani dietro al mio collo, accarezzando delicatamente le ciocche di capelli mori, rilassandomi in una maniera incredibile. Mi avvicinai sempre di più a lei, cingendole i fianchi con le mie grandi mani, ero felice. Felice di stare finalmente con lei.

Si alzò staccandosi dal bacio, però io volevo ancora baciarla, volevo ancora assaggiare i suoi boccoli rosei e da quel sapore di vaniglia e cocco. Mi alzai e la feci avvicinare a me, portai la mano sulla sua guancia e accarezzai la sua pelle morbida mentre le nostre labbra erano nuovamente in contatto. Lei strinse i lembi della mia maglia, approfondendo sempre di più quel bacio che stava diventando tutt'altro che casto. Feci un passo in avanti, lei in risposta, indietreggiò. Un altro e un altro ancora. Arrivammo così al bordo del letto, le nostre lingue erano in contrasto l'una all'altra, ma era dannatamente piacevole quello che stavamo facendo.

Mi staccai in cerca di ossigeno, e portai la mia fronte a contatto con la sua. Respiravamo irregolarmente, annaspando aria. Sorrisi e le lasciai moltissimi bacetti a stampo veloci.

La feci ridere fino a farla cadere all'indietro, e io finii sopra di lei. Poggiai i gomiti sul materasso per non schiacciarla, e lei si avvicinò per darmi un bacio. Avevamo le gambe intrecciate tra loro, e tutto questo mi creava una sensazione strana, piacevole, stupenda.

-Voglio che tu sia il primo- disse fermandosi dal darmi i bacini, tornando seria, con le mani appoggiate alle mie guance. -Voglio farlo con te, Lee Jeno, voglio fare l'amore con te...- disse lasciandomi di stucco per un attimo. -Anche io voglio farlo con te... Sei l'unica ragazza con cui desidero arrivare a quel punto, Kim Akiha- sorrisi sinceramente ricevendo in sua risposta un sorriso di ricambio. -Ora, però... Andiamo a cucinare- disse scansandomi leggermente. Feci un broncio enorme, che però lei trovo incredibilmente carino. -Ho fame~- disse ancora ridendo e trascinandomi con lei. Decisi di accontentarla, anche se ciò che avrei voluto fare era ben diverso.

Scendemmo le scale e arrivammo alla cucina. Vidi il mio telefono illuminarsi innumerevoli volte, così curioso mi avvicinai. -Cosa vuoi da mangiare?- chiese la mia ragazza aprendo il frigo. Mi voltai verso di lei, prima di prendere il cellulare, e le indicai cosa mi sarebbe piaciuto mangiare, -Possiamo fare i dolsot bibimbap... Abbiamo tutti gli ingredienti- dissi sorridendo, era uno dei miei piatti preferiti. -Va bene, mi aiuti?- chiese girandosi verso di me con la confezione delle uova in una mano, e delle carote nell'altro. Annuii, -Arrivo subito- dissi per poi prendere un attimo il cellulare e leggere cosa mi era arrivato.

Era una serie di messaggi da parte di mia mamma, alcuni da parte di Sooyu, e altri da parte di Jaemin e i ragazzi.

Lessi prima quelli di mia mamma.

//Tesoro, so che saremmo dovuti rimanere a casa di quell'amico, ma papà ha litigato con lui, e quindi stiamo tornando a casa

//Saremo lì per cena, portiamo del pollo fritto e dei tteokbokki 😚