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Arrivammo a scuola ed essendo ancora primavera e non estate, tirava del venticello leggero ma comunque fresco.

-Non ti da fastidio se mi riscaldo con te?- chiese Aki guardandomi leggermente imbarazzata. Si era staccata da me e mi guardava pregandomi.

Io annuii leggermente e lei sorrise per poi avvicinarsi a me, e aprirmi le braccia e circondandomi il busto con le sue mani appoggiò la testa sul mio petto. Rimasi pietrificato. -Aish, odio il fresco- disse stringendomi di più, per poi rendersi conto che aveva ancora freddo, si staccò e io rimasi ancora paralizzato. Cosa stava accadendo?!

Si riavvicino a me, stavolta ponendo le braccia per stringermi dentro la mia giacca, e riappoggiando la guancia sul mio petto. -A-aki- non conclusi la frase che lei alzò la testa. -Ho freddo... abbracciamiii~- disse facendo l'aegyo.

Il mio cuore stava battendo all'impazzata, sarei potuto morire da un momento all'altro. Con delicatezza, chiusi le braccia, stringendola a me, e appena lo feci la vidi sorridere.

-Mmh... dovrei abbracciarti più spesso... mi sento protetta- sussurrò l'ultima parte ma io la sentii lo stesso.

Sentii le sue dita stringere dei lembi di stoffa del mio maglione della divisa. Io invece le accarezzai i capelli leggermente. Ritrovandomi con un sorriso ebete in viso, che notò solo Haechan appena arrivò davanti a noi con una faccia confusa.

Io gli feci segno di non disturbarci e lui sorrise maliziosamente facendomi alzare gli occhi al cielo. Perché quel ragazzo pensa sempre a quello?

-So che siamo amici da poco, e ti ho sorpreso... con l'abbraccio. Ma avevo bisogno di affetto...- disse staccandosi e alzando la testa verso la mia. -Volevi affetto?- chiesi tentando di nascondere l'enorme sorriso che si stava per formare sulle mie labbra. Lei accennò un sorrisino e poi tornò ad abbracciarmi.

-Da quando voi due siete così legati?- chiese una voce maschile che riconobbi subito, e parve che anche Akiha la riconobbe subito. Si staccò subito e si voltò verso di lui.

Aveva lo zaino solo su una spalla. E aveva la solita aria da playboy, con una sfilza di ragazze che cadevano ai suoi piedi.

-Oh, Jaemin! Ciao!- sorrise lei come non aveva mai fatto con me. Non mi aveva mai sorriso in quel modo.

Lui le sorrise e le scompigliò i capelli leggermente. Da quando avevano questo rapporto?

-Da quando anche voi due siete così amici?- chiesi guardandoli e notai il rossore espandersi sulle guance di Akiha. -segreto...?- fece Jaemin prima di guardare me, il suo migliore amico.

-Akihaaaaa!- sentimmo una voce femminile correre verso di noi e ci voltammo osservando Sakori venire verso di noi, con un sorriso enorme in mano e con del cioccolato. Impossibile. Non avrà chiesto anche a lei di portarglielo? Vero?

-Hai portato del cioccolatooo! Quanto posso amartiii~- disse abbracciando l'amica. Con me non aveva fatto così. Avrei voluto avesse detto quella frase anche per sbaglio.

-Mmh, mia mamma me ne ha comprato un po' e io l'ho portato qui- disse sorridente. -Ne vuoi un po'?- chiese infine.

-Uh, no no, magari dopo, ho già mangiato del cioccolato stamattina, ed era la delizia più buona del mondo- venne interrotta da suono della campanella. A quel rumore che ormai consideravo assordante, lei si voltò verso di noi, -Noi andiamo in classe- sorrise a Jaemin mentre a me riservò uno sguardo.

Perché a lui un sorriso e a me uno sguardo?!

Una volta allontanate Jaemin mi guardò confuso. -Sei uscito prima per andare da lei?- chiese irritato. -Siamo solo amici, Jae. Calmati- dissi e lui sorrise leggermente ma non era un sorriso sincero. -Lo vedo, da come ti abbracciava... lascia stare, mi aiuterai vero? Mi aiuterai a farla diventare la mia ragazza?- chiese e io serrai la mascella.

𝐃𝐈𝐀𝐑𝐘Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora