17. Fake Girlfriend

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WAIT A MOMENT!

Questa storia è di una ragazza di efp , mi ha dato il permesso di pubblicarla qua, questo è il link del suo profilo http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=148977

Detto questo vi lascio al capitolo

Quando mi sveglio l'altro lato del letto è freddo, questo significa che Harry è andato a casa. Un leggero profumo di lamponi e cioccolato mi arriva alle narici. Apro gli occhi e mi giro verso il mio comodino, dove ci sono una ciotola di lamponi che galleggiano nella mousse al cioccolato, e un bicchiere di succo dello stesso frutto. Sorrido e mi chiedo come faccia a sapere che è il mio frutto preferito. Mi alzo a sedere e prendo il bicchiere di succo, ha scelto un calice di cristallo con dei motivi disegnati a crome e semicrome, molto da lui. Sorseggiò il succo e mi metto in bocca un lampone, che mi esplode in bocca fondendosi con la mousse al cioccolato. Mi accorgo che sotto c'è una piccola lettera. Afferro la carta e mi accorgo che profuma di menta, come quella che avevo scelto per gli inviti al mio ballo, proprio perché lo colpisse, sapendo che era il suo profumo preferito. Iniziai a leggere la lettere, scritta con la sua calligrafia rotondeggiante e leggermente infantile.

Hei Charlie!
Mi sembrava stupido iniziare con "Cara Charlie" quindi ho deciso di iniziare così, ma ho capito che non c'è' un modo intelligente per cominciare una lettera. Mi sento ridicolo in questo momento, ma tu sei nel tuo letto che dormi come una bambina, e non me la sento a lasciarti sola così. Quando leggerai questa lettera probabilmente io sarò già in sala registrazioni, quindi non puoi chiamarmi perché il mio telefono sarà sicuramente spento. Volevo informarti di una cosa, anche se non so se te ne importa davvero di questa cosa, ma dovevo dirtelo. La modest non può permettere che io rimanga single per troppo tempo, e io ho proposto che potrei stare con te, anche se per finta, ma loro hanno detto che il fatto che tu sia una ex di Zayn non ci metterebbe in buona luce, così hanno proposto una ragazza, una cantante. Io non voglio, credimi, ma non posso fare niente, è il contratto. Non sai quanto mi dispiace dovertelo dire così, ma non potevo più tenertelo nascosto. La ragazza di cui stiamo parlando è Taylor Swift. Ricordati quello che ti ho detto ieri notte ok?
P.s. Se vuoi parlarne ti aspetto alle 4 p.m. ad Holland Park. Spero tu venga.

Harry.

Quelle parole mi lasciarono perplessa. Lui con Taylor Swift. All'improvviso una serie di immagini mi passarono davanti agli occhi. Loro che si abbracciavano, che si baciavano o che si tenevano semplicemente per mano. Mi venne una fitta allo stomaco, e mi passò la voglia di mangiare. Afferrai il cellulare e chiamai Liz, in preda al panico. "Pronto?" rispose la sua voce cristallina. "Liz, non sai cosa è successo, io.." parlavo così in fretta che stentavo a capirmi persino io. "Harry te l'ha detto eh?" mi chiese. "Tu-Tu lo sapevi?" chiesi sgranando gli occhi. "Certo che lo sapevo. Però per favore non ti incazzare e fammi spiegare." disse mascherando il nervosismo. "Hai la minima idea di cosa mi stai chiedendo?" chiesi, quasi ringhiando. "Charlie, lasciami spiegare." disse cercando di mantenere un tono di voce calmo, io rimasi in silenzio, lasciandole il tempo per parlare. "Liam mi ha raccontato tutto non appena la modest ha fatto quel patto con Harry. Stavo per venire da te e raccontarti tutto, ma lui mi ha fermato. Mi ha detto che Harry doveva cominciare a prendersi le sue responsabilità con te, e quindi dirtelo lui stesso. Ti prego, non prendertela con me, e neanche con Harry, non è stata una sua scelta." disse allarmata, poi silenzio. Stava aspettando una mia reazione. "Va bene, non me la prenderò con te. Ma non posso assicurarti niente su Harry. Sono furibonda." dissi onesta, mentre guardavo inespressiva la ciotola di lamponi quasi vuota. "Alla fine te li ha mandati i lamponi?" chiese. "Si, me li ha mandati. Mi chiedevo come facesse a saperlo... Aspetta. Glielo hai detto tu?" chiesi un po' stordita. "Mi sembrava un gesto dolce, per addolcirti la pillola. Non deve essere stato facile sapere che ci sarebbe stata un'altra." disse Liz. "Un'altra? Sembra che noi due quasi stiamo insieme.." dico, sento Liz sospirare dall'altra parte della cornetta. "Ci andrai allora?" chiede "Si, credo proprio che ci andrò, ma prima ho bisogno di un sano pomeriggio di shopping! Verrà mio cugino William, e Kate ha sempre dei vestiti fantastici! E poi devo fare una buona impressione su George, anche se non ha nanche un mese." dissi sorridendo. Ero contentissima al fatto che finalmente avrei visto il mio pro-cugino, o come si chiama. "Va bene. Piccadilly Street?" chiese, io le dissi di si e chiusi la chiamata. Avevo indossato una camicetta bordeaux e dei jeans anni ottanta, intreccio i capelli lunghi facendoli cadere sulla spalla destra, e indosso anche le mie converse portafortuna, che non indossavo da troppo tempo. Arrivo davanti alla porta, Jason arriva alle mie spalle e mi segue silenziosamente come sempre, i primi tempi ero infastidita da lui, ma dopo diciotto anni ci si fa l'abitudine. Esco fuori dai cancelli e c'è Jeff che mi aspetta dentro un pick-up nero, ma la sua testa rossa spiccherebbe ovunque. Mi siedo nei sedili posteriori. "Non è un po' presto per andare ad Holland Park?" chiede Jeff, io sgrano gli occhi. "Si, lo ha detto anche a me, e ha chiesto anche a Jason se poteva stare a debita distanza per permettervi di parlare." scuoto la testa, quel ragazzo sarebbe capace subito, però sento una sensazione calda allo stomaco, come di felicità. "Comunque non vado lì. Passiamo a prendere la contessa Elizabeth e poi andiamo a Picadilly Street." dico a Jeff, Jason che nel frattempo è entrato in macchina farfuglia qualcosa che suona come "Dovrebbero darmi un'aumento." io ridacchio. "Ne parlerò con mia madre. Non credo sarà un problema, dopotuttto mi accompagni ovunque, con il sole e con la pioggia." dico sorridendogli. "E' il mio lavoro principessa, e poi è un'onore accompagnarla." disse accennando un sorriso sincero. "SI VA!" urlo contenta. Non vado a fare shopping da sola con Liz da quella che mi sembra un'eternità. Arriviamo davanti alla sua 'casa dolce casa' per chiamarla come lei, che è un po' più piccola del palazzo reale. Lei sale sul pick-up, indossa un paio di pantaloni a vita alta aderentissimi neri, e un top a motivi floreali, i capelli rosso fuoco legati in una coda di cavallo, e indossa anche lei un paio di converse uguali alle mie. La abbraccio stretta. "Mi sei mancata." le dico. "Ma se ci siamo viste ieri!" replica lei, ma mi abbraccia lo stesso. "Lo so, ma con tutto questo fatto di Harry, Zayn e l'incidente mi sembra di non esserti stata vicina come dovrei." dico staccandomi e accennandole un sorriso.

I did not ask to be a princess!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora