7. Photos.

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WAIT A MOMENT!

Questa storia è di una ragazza di efp , mi ha dato il permesso di pubblicarla qua, questo è il link del suo profilo http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=148977

Detto questo vi lascio al capitolo

Era passato esattamente un mese da quando stavo con Zayn.
Mi ero davvero affezionata a tutti quanti. Mi raccontavo barzellette con Louis, avevo insegnato a Liam a suonare il pianoforte e ogni tanto cantavamo insieme e mangiavo in quantità con Niall, che era ormai diventato il mio migliore amico.
L'unico che continuava a rivolgermi la parola a stento era Harry.
Quando andavo a dormire da loro lui usciva o si chiudeva nella sua stanza, e nessuno sapeva cosa facesse.
"CHARLIE!" urlò Liz risvegliandomi dalle mie fantasie.
"C-Che succede?" farfugliai io.
"Sono due ore che siamo davanti a questo stramaladettissimo armadio per decidere cosa devi metterti per andare da Zayn e tu te ne esci così?" sbotta Liz.
"Scusa. Stavo solo pensando." Dico per poi abbracciarla. "Grazie Liz ti voglio bene."
"Anche io ti voglio bene Charlie." Dopo qualche secondo però sciolse l'abbraccio "Però adesso dobbiamo scegliere cosa metterti!"

Dopo un'ora e mezza ero pronta. Avevo indossato un paio di jeans stretti, un top verde acqua con tanto di tacchi abbinati e una giacca di pelle nera.
Mia madre era chiusa nello studio e finalmente Austin era evaporato.
La sfuriata che mi aveva fatto l'ultima volta non riuscivo più a dimenticarla. E speravo che non capitasse mai più.
Dopotutto poi, non poteva permettersi di sgridarmi di nuovo in quel modo con mia madre in giro.
Uscii dal castello tallonata da Jason, che non smetteva due secondi di tenermi d'occhio, neanche quando ero a casa.
E non capivo neanche il perché.
Salii sulla macchina sportiva guidata da Jeff e mi feci accompagnare a casa dei ragazzi.
Circa un quarto d'ora dopo ero arrivata. Il cuore mi batteva a mille.
Suono alla porta che si spalanca immediatamente. Zayn è in piedi sulla soglia della porta. Mi sta guardando scioccato.
Gli salto in braccio e lo bacio con irruenza, come se ne dipendesse la mia stessa vita.
Lui fatica a reggermi e rotoliamo tutti e due per terra.
"Ragazzi prendetevi una stanza!" sbotta Niall che poi sparisce in cucina. Io sorrido sulle labbra di Zayn.
"Anche io sono felice di vederti." Ridacchia lui. Mi è mancato da morire.
Mi ha detto che mi stava preparando una sorpresa, e mi ha proibito di uscire di casa per tre giorni.
E sappiatelo, stare tre giorni lontana da quel gran pezzo di figo del mio ragazzo non è una cosa facile.
Ci rialziamo da terra e Zayn mi sussurra all'orecchio "Aspettami qui e chiudi gli occhi".
Faccio come mi dice mentre i miei sensi diventano più acuti registrando ogni suono che c'è nella casa.
Sento i passi pesanti di Zayn salire le scale e qualche secondo dopo aprirsi una porta in lontananza.
Lo sento cercare qualcosa nell'armadio, ma qualcosa mi impedisce di sentire, un rumore più vicino.
E' un respiro brusco, spezzato. Sento i piedi nudi dell'autore di quel rumore allontanarsi e salire le scale.
Dopo poco sento di nuovo il passo pesante di Zayn scendere le scale, pian piano che si avvicina a me il suo passo si fa più leggero cercando inutilmente di mascherare il suo rumore, ma sento il suo respiro su di me, e il suo profumo inebriante di gelsomino e frutti esotici.
Sento le sue mani grandi sulle clavicole e poi qualcosa di freddo posarsi poco sotto il collo.
"Ora puoi aprire gli occhi." Sussurra, la voce più roca del solito.
Apro piano gli occhi e guardo in basso. Una collana pende dal mio collo. E' semplice.
E' una piccola Z d'argento con un brillantino sulla coda. "E' stupenda." Sussurro.
"Così tutti sapranno che sei mia." Dice per poi baciarmi, io gli intreccio le braccia dietro il collo e gli tiro leggermente i capelli.
Lo sento trattenere un gemito e ghigno, ci stacchiamo per prendere fiato.
"Dovrei farti dei regali più spesso sai?" ridacchia. "Ma adesso arriva la vera sorpresa." Io sgrano gli occhi.
C'è un'altra sorpresa? Lui vede il mio sguardo sbigottito e sorride.
"Mi hai detto che non hai mai visto Londra perciò ...." Io non lo faccio finire.
"MI PORTERAI IN GIRO PER LONDRA?!" urlo.
"Non sarò io a farlo. Mi sono fatto male e non posso guidare. Sarà Harry a farti da 'guida turistica' oggi" dice lui.
Solo adesso mi accorgo del tutore che porta alla gamba. Adesso si spiega perché non è riuscito a tenermi quando sono entrata, di solito lui mi prende in braccio. Sorrido come una stupida a quel pensiero.
"Adesso esci. Harry ti aspetta in macchina." Dice guardandosi le punte delle scarpe.
Mi avvicino a lui e gli sussurro a fior di labbra "Non sarà lo stesso senza di te." E lo bacio, lui risponde riluttante.
Mi stacco guardandolo come a dire Che succede? Ma lui si limita a dirmi di andare.
Io esco e vedo Harry dentro una decappottabile nera che tamburella le dita sul volante.
Guardo la macchina ma non trovo la maniglia per aprire, così faccio leva con le braccia sullo sportello e con un salto sono dentro. Harry che non si era accorto della mia presenza sobbalza e mi guarda strano.
"C'è un bottone per aprire la portiera lo sai vero?" mi dice piegando la testa di lato.
"Ehm ... no." Dico guardandomi le punte delle scarpe, improvvisamente interessanti.
Harry ride, e quella risata mi risuona nelle orecchie, come la musica più bella che avessi mai sentito.
STAI IN CAMPANA MOUNTBATTEN! Mi rimprovera la mia vocina interiore.
Mi giro e vedo Harry osservare la mia collana. "Che c'è?" dico guardandolo.
"Sta marchiando il territorio." Sbotta. Lo sta per caso paragonando a un cane? Lo fulmino con lo sguardo.
Quel ragazzo sa proprio come farsi odiare certe volte.
"Ragazzina, oggi ci tocca stare tutta una giornata insieme, quindi vedi di non fare la bambina viziata e saremo tutti tranquilli." Disse Harry, io per tutta risposta gli mollai un ceffone. Quando è troppo è troppo.
"Adesso ascoltami bene. Mi sono stufata di questa storia della bambina viziata. Non sono una bambina, sono maggiorenne secondo lo stato della Gran Bretagna, e non sono viziata. Mi reputi viziata solo perché mia madre vi ha invitato alla mia festa di compleanno? Scusa se ascolto la vostra musica ed era il mio sogno incontrarvi. O mi reputi viziata perché sono la figlia della regina? Non ho scelto io di esserlo ok? Non ho chiesto io di essere una principessa!" urlo.
Mi sono davvero stufata di questa storia. Non riesco più a sopportare che lui mi tratti così.
Harry mi guarda scioccato. Il punto dove gli avevo dato uno schiaffo era diventato rosso, ma lui non se ne curava più di tanto. Si avvicina pericolosamente a me e ringhia "Non osare parlarmi mai più così, hai capito ragazzina?".
La sua vicinanza mi intimoriva, il suo corpo troneggiava su di me, tutta la spavalderia di poco prima era scomparsa, i suoi ricci mi sfioravano la mia fronte, mentre il suo profumo di menta mi invadeva le narici come una droga.
"O-Ok." Biascico. Lui si rimette al suo posto e si allaccia la cintura e io faccio lo stesso.
Mette in moto la macchina e cominciamo a muoverci. Lo fisso per un attimo.
Tiene il volante così stretto che le sue nocche sono bianche, la vena del suo collo è ben visibile, la mascella stretta per il nervosismo e le labbra strette in una linea dura. Man mano che avanziamo lui si va rilassando.
Durante la strada mi fa vedere tutti posti importanti di Londra, mentre parla della sua città è rilassato, finalmente non ha più l'aria astiosa di prima.
Quando siamo fermi a un semaforo mi becca a guardarlo.
"Ho qualcosa in faccia?" dice serio. "Mmhh ... Forse." Ridacchio. "Toglimelo toglimelo!" urla lui.
"Ok." E gli schiocco un bacio in guancia. "Grazie per avermi portata in giro. Anche se mi detesti."
Lui mi guarda strano, apre la bocca per dire qualcosa, ma il semaforo torna verde e lui si concentra sulla strada.
Un paio di minuti dopo siamo sotto il Big Ben, e lui posteggia. Il mio stomaco brontola.
"Cazzo sto morendo di fame!" sbuffo.
"Ooooh. La principessa ha detto una parolaccia." Ridacchia Harry facendo finta di essere scioccato.
Io ridacchio e gli do' un colpetto sul braccio. Non appena lo tocco si irrigidisce. Ma che gli succede?
"Allora quando si mangia? Non scherzavo quando dicevo che stavo morendo di fame." Dico cercando di rompere il ghiaccio.
"Provvedo subito!" dice lui sorridendo. Apre il bagagliaio e tira fuori un megacesto da picnic. Mi afferra la mano e ci dirigiamo verso il parco lì vicino.
Distende la tovaglia proprio al centro del prato, da cui si può vedere il Big Ben. Harry tira fuori dal cestino da picnic una quantità industriale di cibo, poi mi accorgo che è tutto cibo del McDonald. Guardo Harry stranita.
"In realtà avevamo preparato il cibo a mano, ma poi Niall si è mangiato tutto e abbiamo dovuto prendere qualcosa all'ultimo minuto." Mi risponde.
Abbiamo? Vuol dire che ha contribuito anche lui a fare tutto questo?
"Allora? Mangiamo o no? Avevi detto che stavi morendo di fame." Dice in tono scherzoso. Io annuisco vigorosamente e afferro un hamburger cominciando a mangiare.

Quando abbiamo finito di mangiare siamo entrambi distesi a pancia in su sul prato.
"Dio, credo di stare per esplodere. Non ho mai mangiato così tanto in tutta la mia vita." Dico con le mani sulla pancia.
"Già. Neanche io." Dice Harry, disteso accanto a me.
"Harry?" chiesi.
"Si?" sentii il fruscio dell'erba segno che si era girato verso di me, e io feci lo stesso.
Incontrai i suoi occhi verde chiaro, che mi fecero girare la testa, e il suo profumo di menta mischiato al profumo dell'erba mi arrivava dritto alle narici.
"Voglio un ricordo di questo giorno. Fai delle foto con me?" feci gli occhi da cucciolo.
"Ma non abbiamo la macchina fotografica." Constatò Harry. Cazzo è vero!
"Vieni con me. Qui vicino c'è una macchinetta." Dissi e mi tirai su. Harry fece lo stesso.
Lo presi per mano e ci dirigemmo verso la macchinetta, il primo ad entrare fu lui, e io per il poco spazio dovetti sedermici in braccio.
La macchinetta iniziò a scattare e tutti e due cominciammo a fare delle facce buffe.
Dopo un paio di scatti ci trovammo talmente vicini che il suo naso sfiorava il mio.
In una manciata di secondi Harry annullò lo spazio fra noi due facendo combaciare le nostre labbra.
Quando ci staccammo la macchinetta aveva finito di scattare. Io guardavo Harry scioccata.
"Quello che è successo qui dentro non deve saperlo nessuno capito?" ringhiò. Io annuii flebilmente.
Una volta usciti dalla macchinetta prelevammo le foto, Harry uscì un coltellino dalla tasca e tagliò la pellicola a metà prendendo la parte inferiore delle foto.
"Adesso dovremmo tornare a casa. Zayn ti starà aspettando." Dice Harry, lo sguardo cupo.
I suoi occhi sono di un verde impercettibilmente più scuro rispetto a qualche minuto fa. Mi chiedo perché.
Torniamo al prato dove eravamo stesi poco fa e Harry mette frettolosamente tutto nel cestino.
Comincia a camminare verso la macchina a grandi falcate senza neanche aspettarmi. Lo seguo a stento.
Sale sulla macchina e mi guarda spazientito, io non so ancora dove si trova il bottone per salire, e visto che lui ha la portiera aperta mi 'arrampico' su di lui e mi siedo al mio posto, lui mi fissa con un'espressione mista tra lo scioccato e lo divertito.
"Non hai ancora imparato a salire qui sopra?" chiede. Io ridacchio.
"Penso che non imparerò mai a salire qui sopra." Dico io. Inizio a giocherellare con la mia collana.
Mi ero completamente dimenticata di averla. Penso a Zayn e a tutto quello che ha fatto per me.
Quello che abbiamo passato in questo mese. E mi sento in colpa. Mi sento in colpa per non aver fatto niente quando Harry mi ha baciato.
"Siamo arrivati." La voce di Harry mi risveglia dalla mia trance. Guardo la macchina poco convinta, e Harry mi apre la portiera. Io scendo e Zayn mi è davanti la porta ad aspettarmi.
"Grazie." Dico piano e abbraccio Harry, lui si irrigidisce. Io non ci faccio caso, mi stacco e corro da Zayn.
Sto attenta a non lanciarmi su di lui stavolta, e lo stringo in un abbraccio per poi baciarlo con passione.
"Mi sei mancata." Soffia. "Anche tu." Dico baciandolo di nuovo.
Lo sento contro la coscia e all'improvviso mi viene un'idea.
"Ho passato una bellissima giornata, e adesso credo che tu meriti una ricompensa."

Ehii :)
Uuh uuh si sono baciati... cosa succederà ancora?
Comunque buona pasqua a tutti !
Fatemi sapere che ne pensate  , e vi ricordo il link della scrittrice della storia !
Alla prossima ^.^

Hugs_me_Horan xx

I did not ask to be a princess!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora