1. Soon you will not be just a dream.

1.2K 39 3
                                    

WAIT A MOMENT!

Questa storia è di una ragazza di efp , mi ha dato il permesso di pubblicarla qua, questo è il link del suo profilo http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=148977

Detto questo vi lascio al capitolo.

La giornata trascorreva tranquilla a palazzo reale.

Consiglieri andavano di qua, ed entravano e uscivano dallo studio di mia madre, mentre io fisso Londra dalla finestra.

"Principessa Charlotte, sua madre chiede di vederla." Dice un consigliere svegliandomi dal mio stato comatoso.

"Grazie Eric. Ci vado subito." Mi alzo dal cornicione della finestra ed entro nell'imponente studio di mia madre.

"Madre sono qui." Dico non appena varco la porta dell'imponente stanza di mia madre.

"Oh, Charlotte, finalmente sei arrivata. Devo dirti una cosa importante. Accomodati." Dice lei con la sua solita voce delicata. Dopotutto non posso biasimarla. Ha 86 anni suonati poveretta. Mi chiedo ancora come mi abbia concepito.

Mi siedo su una delle poltrone finemente ricamate che c'è davanti alla scrivania.

"Dimmi madre." Lei si gira e pianta i suoi occhi nei miei.

"Tesoro, so che lo odi. Ma dovrai presenziare a una cena. Questo sabato compirai 18 anni e devi esserci, perlomeno stavolta." Lo dice con una voce reverenziale, con un tono che non ammette repliche.

"Ma madre..." Il mio è un tono di supplica, di solito non resiste quando faccio così.

"Niente ma Charlotte. Sarai a quella cena. Dopotutto è il tuo di Compleanno. E ti ho anche fatto un 'regalo' se così si può chiamare." Mentre parla il suo sguardo si addolcisce. So che lo fa per me, mi vuole bene, mi considera una bambina dopotutto.

"Posso sapere che cosa mi hai regalato madre?" pronuncio queste parole con poco entusiasmo. Di solito i suoi regali sono gioielli preziosi, o vestiti che non metterò mai.

Basta guardare come sono vestita. Indosso una camicia a quadretti, dei jeans, e un paio di converse bordeaux, le mie preferite.

"Hai presente quella boy-band? Quella che ascolti a tutto volume nella tua stanza e tutti sono costretti sempre a mandare qualcuno per farti abbassare il volume?" I miei occhi di colpo si illuminano.

"Dici gli One Direction?" La mia voce si è alzata di almeno un'ottava.

"Si, quelli. Li ho invitati alla festa. Io purtroppo non ci sarò, ho un'altra cena importante cui presenziare e non posso mancare. Ma Eric starà al tuo fianco, ti dirà cosa fare. In questo momento sta andando a consegnare lui stesso l'invito."

Mi alzo alla poltrona di mia madre e la abbraccio stretta.

"Grazie madre." Dico con un sorriso stampato in faccia.

" Questo e altro per la mia piccolina." Il mio sorriso si allarga ancora di più, mi aveva smesso di chiamare in quel modo quando ho compiuto dieci anni.

Mi allontano e quando sto per uscire dice "Ah, Charlotte. Sarà una festa in maschera. Quindi per l'amor del cielo vestiti bene."

Le sorrido un'ultima volta ed esco fuori dalla stanza.

Mi catapulto in camera mia e mi tuffo nel letto a baldacchino.

Afferro il telefono dalla tasca dei miei jeans e compongo velocemente il numero della mia migliore amica, che è anche la duchessa di Devonshire.

I did not ask to be a princess!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora