20. Surprises.

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WAIT A MOMENT!

Questa storia è di una ragazza di efp , mi ha dato il permesso di pubblicarla qua, questo è il link del suo profilo http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=148977

Detto questo vi lascio al capitolo

Sono seduta sulla fontana, le lacrime mi rigano il volto. Una voce che conosco bene mi risuona nelle orecchie. "Questa scena mi è familiare." alzo lo sguardo e trovo gli occhi cioccolato di Zayn. Pensavo che sarebbe venuto Harry, e Zayn, come a leggermi nel pensiero risponde alle mie domande. "Stava venendo Harry, ma ho pensato che a lui non avresti potuto dirgli delle cose in quanto è il tuo ragazzo. Con me puoi aprirti. Vuoi raccontarmi chi è stato Ryan per te?" mi chiede. Io mi asciugo le lacrime con il dorso della mano e picchio piano sul marmo della fontana, dicendogli silenziosamente di sedersi accanto a me. Una volta che si siede poggio la testa contro la sua spalla, e sento il suo odore familiare di gelsomino e frutti esotici, che nonostante tutto quello che è successo in questi sette mesi, non è mai cambiato. "Ryan è stato il mio primo, epico, grande amore. Si è presentato una mattina al nostro castello, ammaliando tutti con i suoi eleganti modi di fare e il suo accento marcato. Ero totalmente presa da lui." Sospirai, poi continuai la storia, con il cuore che mi stava per esplodere. "Mi ha fatto la corte per mesi, e io ero una bambolina nelle sue mani. Lo seguivo ovunque andasse, e facevo tutto quello che faceva lui. Indossavo dei vestiti eleganti e ogni giorno compravo qualcosa di diverso sperando che gli piacesse. Quando mi chiese di essere la sua ragazza ero al settimo cielo. Ero poco più che una bambina allora. Ero inconsapevole di quello che facevo quando stavo con lui. L'unica cosa che mi importava era compiacerlo. Così quando mi disse che andare a letto con lui lo avrebbe fatto felice, accettai. Mi disse che non avevo niente da temere, perché lui sarebbe rimasto per sempre. Sarebbe rimasto per sempre con me. Mi disse anche però che nessuno doveva saperlo, o ci avrebbero separati, e che quando avrei avuto l'età non ci saremmo potuti sposare." I singhiozzi mi scuotevano tutto il corpo. "Se non vuoi raccontare più niente puoi anche non farlo." dice carezzandomi piano i capelli. "No. Io... Nessuno sa tutta la storia. Neanche Liz." sospiro. Prendo un bel respiro e continuo. "Sono andata a letto con lui. Ero piccola, non capivo cosa significasse. Ha solo fatto male. Ma ero comunque felice. Ero disposta a tutto per lui. Il giorno dopo scomparve. Mi lasciò solo un biglietto con scritto che sarebbe tornato, e che saremmo stati insieme per sempre. E io, stupida com'ero ho vissuto in quella convinzione. Quando ero nel mio periodo più brutto Liz mi è stata accanto, ma lei non sa quello che mi ha fatto davvero. Non ho mai avuto il coraggio di dirgli tutta la storia. E' una ragazza impulsiva, sarebbe corsa a prenderlo a pugni probabilmente. Solo quando diventai più grande capì cosa aveva fatto veramente. Ma a questo punto era solo la mia parola contro la sua, non c'erano prove che lo incolpassero, a parte la mia parola. Così non lo dissi a nessuno." adesso non riuscivo più a parlare. Singhiozzavo e basta. E fiumi di lacrime scendevano sulle mie guance, colandomi il trucco fatto con cura. "Se non fosse perché per me è più importante stare qui a consolarti, andrei a prendere a pugni quel bastardo." disse Zayn a denti stretti, quasi ringhiando. Sorrisi debolmente. "Sai che non avresti nessuna possibilità neanche di sfiorarlo vero? E' stato allenato per anni, e le guardie del corpo sono in ogni angolo. Ma grazie per averci voluto provare." dissi guardandolo negli occhi. Finalmente mi sentivo in pace, come se il mondo si fosse annullato, e riconobbi il calore familiare di quei due occhi color cioccolato che prima amavo così tanto. "Grazie per essermi stato ad ascoltare, ma adesso ho un principe di cui occuparmi." dissi asciugandomi le lacrime con il dorso della mano. Presi le gonne e mi alzai, traballando un po' sui tacchi alti. "Posso farcela. Sono una principessa giusto? E lo voglio fuori dalla mia vita. Nessuno potrà impedirmelo." dissi fiera di me. Zayn mi guardò con una sorta di celato orgoglio. "Magari però ce ne occuperemo domani, la festa è quasi finita, e hanno tutti cominciato ad andare via. I ragazzi stanno venendo qui. Dormirai da noi stanotte?" mi chiese guardandomi. Mi accorsi che lui non piegava la testa come faceva Harry, quando chiedeva qualcosa o era semplicemente curioso, e quel particolare mi fece sorridere. "Oh, perfetto. Temo di cedere se lo affronto ora. Domani sarà tutto molto meglio." dissi sospirando di sollievo. Non appena mi girai trovai due occhi verdi davanti a me, preoccupati come non li avevo mai visti. "Piccola stai bene?" mi chiese. "Sono stato preoccupato, Zayn mi ha detto di non venire e stavo per mettermi a urlare lì dentro. Mi sono trattenuto per poco." disse velocemente. Di solito era uno che parlava molto lentamente, ma in quel momento sembrava che Liam si fosse impossessato di lui. Lo abbracciai di slancio, poi mi rilassai quando le sua braccia si strinsero attorno a me. "Portami a casa." dissi in sospiro, poi sciolsi l'abbraccio. E mano nella mano ci diressimo verso la sua macchina. Non avevo intenzione di arrivare con la macchina del palazzo. Quel giorno volevo essere tutto tranne che una principessa. Si poteva solo essere una semplice ragazza che aveva conosciuto i suoi idoli e se ne era subito innamorata? Non poteva essere una delle tante? O forse non lo voleva veramente. Dopotutto era stato per l'invito a palazzo che era riuscita a conoscerli. La sua mente era in subbuglio, non riusciva a conciliare le idee. E ogni volta che chiudeva le palpebre le immagini di lei e Ryan le balzavano sotto gli occhi. Ero così stressata che non appena poggio la testa sullo schienale che ormai ha praticamente preso la mia forma, e mi addormento. Sento solo vagamente le braccia forti di Harry che mi prendono in braccio, e la voce di Zayn parlare dietro di me, ma non riesco a capire cosa dice. Sento che stiamo salendo le scale e mi posa delicatamente sul letto. Con una certa fatica mi toglie il vestito ingombrante. Tutti quei pizzi ottocenteschi sono fastidiosi. Lo sento irrigidirsi quando mi sfila il vestito. Doveva essere una serata speciale per noi quella, e invece Ryan ha mandato tutto a rotoli. Sento la guancia bagnarsi, e la mano calda di Harry asciugarmi la lacrima. Il merletto della sua manica mi sfiora il collo. Si allontana e presumo si stia togliendo il completo. Dopo un paio di minuti sento la sua pelle calda contro la mia, e mi abbraccia, riscaldandomi dentro e fuori. E lì, in quella posizione mi sento finalmente felice. E cado in un sonno profondo e senza sogni.

I did not ask to be a princess!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora