WAIT A MOMENT!
Questa storia è di una ragazza di efp , mi ha dato il permesso di pubblicarla qua, questo è il link del suo profilo http://www.efpfanfic.net/viewuser.php?uid=148977
Detto questo vi lascio al capitolo
Three months later.
Io e Harry adesso camminiamo liberamente per le strade di Londra mano nella mano. La nostra relazione è ufficiale, e i loro fan ci adorano. Anche Alex e Taylor adesso sono una coppia a tutti gli effetti, e ogni tanto li vediamo quando passiamo da Los Angeles.
Mia mamma non ha preso bene questa cosa però, continua a blaterare qualcosa sul fatto che non dovrei fidanzarmi con una popstar e cominciare a prendere la cosa sul serio. Ma io non la ascolto, sono troppo felice. Stiamo passeggiando vicino Picadilly Street, e io mi soffermo sui suoi tratti fisici che conosco bene. I capelli ricci gli ricadono scombinati sulla fronte, le ciglia lunghe sfiorano le guance quando abbassa le palpebre che incorniciano gli occhi verdi come il prato coperto di rugiada, il busto muscoloso è fasciato da una sottile maglietta bianca, da cui attraverso riesco a vedere i tatuaggi neri che spiccano sulla pelle sempre leggermente abbronzata, la sua mano grande stringe la mia incrociando le sue dita con le mie. Risalgo con lo sguardo e lo poso sull'incavo del collo, dove mi sono rifugiata tante volte nel cuore della notte, quando tuoni e lampi squarciavano il cielo. E poi mi soffermo di nuovo su gli occhi, ogni tanto celati dalle palpebre chiare. Non mi sono accorta che ci siamo fermati, e che adesso mi sta guardando incuriosito. "Perché mi stai fissando?" mi chiede piegando leggermente la testa, come fa di solito quando è confuso o curioso risvegliandomi dai miei pensieri. "Io.. Stavo pensando a quanto tu fossi bello. E a quanto sono fortunata ad averti finalmente tutto per me." dico con un sorriso, mentre il sangue affluisce sulle mie guance, facendole diventare scarlatte. Anche dopo tutto questo tempo riesce ancora a farmi questo effetto. "Sono io quello che è fidanzato con la principessa più bella e più coraggiosa di questo mondo. Non so cosa farei se tu te ne andassi." dice guardandomi negli occhi. Mi prende il viso tra le mani e mi bacia teneramente. "Ti amo." mi sussurra tra le labbra. "Ti amo anche io." dico sorridendo. Poi riprendiamo a camminare.
E' già tardo pomeriggio, e il sole affiancato dalla luna ci guarda dall'alto di Londra, schiarendo un po' il suo grigiore. Il telefono mi vibra nella tasca dicendomi che è arrivato un messaggio. Esco dalla tasca posteriore il mio cellulare, e controllo cosa dice il messaggio."Io e Perrie abbiamo combinato un pasticcio in cucina. Passate da Nando's e prendete da mangiare per tutti. Sempre il solito." -Liz
Ridacchio. Harry mi guarda. "Chi è?" mi chiede. "Liz. Lei e Perrie hanno di nuovo tentato di cucinare qualcosa. Ci toccherà passare da Nando's." gli dico. Lui ride. E mi trovo a pensare quanto sia bello quanto sorride. Gli luccicano appena gli occhi, è felice.
Camminiamo a piedi fino da Nando's, chiaccherando del più e del meno. Il suo familiare odore di menta si ormai si è mischiato al mio profumo di lamponi, che è ormai su quasi tutte le sue magliette e felpe. Entriamo nel fast food e l'odore di fritto mi entra nelle narici. Il direttore saluta Harry e me. "Quanti siete?" chiede. "Dieci." risponde prontamente Harry. "Il solito?" chiede ancora, annuiamo insieme. Ci sediamo sul tavolino nell'angolo, aspettando che le nostre ordinazioni siano pronte. Nel frattempo prendo il cellulare, schiocco un bacio in guancia a Harry e scatto la foto. Lui mi guarda male.
Carico la foto su Twitter e aspetto un po'. Dopo un paio di secondi iniziano i commenti. Dicono quasi tutti "Che carini." "Love Harlie." "Che invidia. Vorrei essere al posto di Charlie.". Sorrido. Perché finalmente mi chiamano Charlie e non la principessa Charlotte.
Sono quasi tutti tweet carini. Ma ne noto uno particolarmente cattivo. "Harry è solo un donnaiolo. Sta con la principessa solo per fare pubblicità al gruppo." cerco in fretta di chiudere, ma Harry l'ha già letto, lo capisco dal buio nei suoi occhi. Rimetto il cellulare in tasca e mi giro verso di lui. "Ehi. Va tutto bene ok?" dico, ma lui scuote la testa. "No che no va tutto bene. Mi fa stare male pensare che certe ragazze pensino questo di me anche dopo tutto questo tempo." dice guardandosi le mani, la voce leggermente incrinata. Gli prendo il viso tra le mia mani piccole e bianche, che risaltano sulla sua carnagione, e gli alzo il viso fino a portare i suoi occhi a livello dei miei. "Tu sei di gran lunga di quello che pensano loro. Non deve importanti. Ci sono milioni di ragazze e ragazzi che ti amano. E io ti amo. Non lasciare che queste stupide ti buttino giù.
Tu sei il ragazzo migliore che esista." dico seria. Lui sorride. "Anche io ti amo. Non so cosa farei senza di te in questi momenti. Anzi, non so cosa farei senza di te sempre. E so che te l'ho già detto, ma non mi stancherò mai di ripeterlo." dice prendendo le mie mani tra le sue. Il direttore arriva con tre sacchetti in mano e tossisce leggermente.
"Noi.. Scusi. Paga al solito." dissi cercando di sbrigarmi. Prendiamo i sacchetti e usciamo dal fast food. Sento di nuovo l'odore umido di Londra, che mi rincuora. Facciamo la strada al contrario, che ci porta alla macchina. Non ho bisogno di parlare quando sono con lui, mi sento completamente a mio agio. Quando posiamo i sacchetti unti sul sedile posteriore della macchina Harry storce il naso, perché aveva appena portato la macchina al lavaggio. Mi fanno ridere i suoi piccoli gesti.
Saliamo in macchina e una volta messa in moto partiamo per arrivare a casa. Perché ormai quella è anche casa mia, e la conosco meglio del palazzo reale. In poco tempo siamo lì, e quando scendiamo dalla macchina piccole goccioline di pioggia stanno cominciando a cadere. Harry prende il suo mazzo di chiavi, e comincia a cercare la chiave, mentre il cielo comincia a incupirsi sempre di più, preannunciando una tempesta.
Quando Harry è sul punto di trovare la chiave, la porta si apre. Niall è in piedi lì davanti, che ci sorride. "Grazie a Dio! Stavamo per finire tutti inzuppati!" dico sospirando, ed entriamo con i sacchetti in mano, e li posiamo sul tavolo. I ragazzi sono già tutti sul divano, che ci guardano entrare. Alyce mi spunta accanto, ma al posto della sua capigliatura biondo sporco ne sfoggia una rosso fuoco. "Ti piacciono?" mi chiede, euforica. "Alyce, sono bellissimi." dico sorridendo. "A Niall non piacciono." dice, imbronciandosi leggermente. "Piccola, non è vero. E' che magari potevi farli di un colore un po' meno acceso." dice Niall avvicinandosi alla sua fidanzata.
Lei aveva messo il broncio, e lui le sussurrò qualcosa a un orecchio, che io interpretai come "Sei bellissima comunque." Alyce ridacchiò e poi si baciarono. "Aww." dissi ad alta voce, e Niall mi lanciò uno sguardo assassino.
"Allora? Quando si mangia?" disse Louis, spuntando da dietro il divano. "Andiamo a tavola và!" Dico, e tutti si alzano per andare in cucina. Ci sediamo ai soliti posti, e do un bacio a Harry prima di cominciare a mangiare quella sozzura piccante che è il cibo di Nando's.
Quando poi siamo stravaccati tutti sui divani, vedo un fulmine fuori dalla finestra, allora prendo il mio cellulare e digito un messaggio a Josh.Dormirò dai ragazzi. Fuori c'è una tempesta, non me la sento di far affrontare la strada a Harry.
Poco dopo mi arriva la risposta di Josh.
Va bene principessa, ma domani mattina deve arrivare qui presto, perché la sera si terrà il ballo di corte. Sua maestà la regina le ha fatto cucire un abito per l'occasione.
Spalanco gli occhi e rileggo il messaggio. "Liz! Ci siamo completamente dimenticate una cosa!" dico, allarmata. "Tu, ti sei completamente dimenticata il ballo in maschera. Mentre io ho già ordinato i vestiti a tema per tutti, ovviamente a spese tue. Il tema di quest'anno sono i balli ottocenteschi." disse lei tutto d'un fiato. "Cioè tuti sapevate che io avrei dimenticato il ballo, e non mi avete fatto assolutamente niente per ricordarmelo?" chiesi, con la bocca spalancata per lo stupore. Tutti annuirono.
A un certo punto tutti i ragazzi si alzarono, come se avessero provato quella scena mille volte, e si misero davanti alle loro ragazze, e io mi persi negli occhi di Harry. "Mi faresti il piacere di venire al ballo con me?" disse, guardandomi negli occhi. Sentì i ragazzi in sottofondo che lo dicevano insieme a lui. Io annuisco e lo bacio. Poi mi giro e guardo gli altri. "Quante volte avete provato questa scena?" chiedo. "Troppe." sbuffa Liam, esasperato, beccandosi una sberla sulla nuca da Liz.
Anche stasera tutte le ragazze dormiranno qui. Quando ormai è tardi ci dirigiamo tutti nelle nostre stanze. Io mi tolgo tutti i vestiti, rimanendo in intimo, come sempre. Harry è già nel letto, e io mi accoccolo accanto a lui. Ha lo sguardo perso nel vuoto, so che sta ancora pensando al tweet di oggi. "Buonanotte. Ti amo Harry, non dimenticarlo mai." dico, lasciandogli un bacio dolce sulla guancia. Lui sorride. Ho la testa poggiata sul suo petto, e mi addormento tra i battiti ritmati del suo cuore.La suoneria del telefono mi ha svegliato. Suona già da un bel po'. Afferro il telefono e sul display appare il nome Josh. Rispondo alla chiamata. "Pronto?" dico con la voce ancora impastata dal sonno. "Principessa, la regina mi ha ordinato di svegliarvi e di farvi portare qui. Jeff la aspetta fuori, può venire anche la duchessa Elizabeth, se lo desidera.
Sua maestà ha fatto venire qui un intero centro di bellezza oggi. Ha detto che ci sarà un ospire speciale questa sera. Arrivederci, principessa." Dice questo tutto d'un fiato, e poi chiude la telefonata. Rimango con il cellulare attaccato all'orecchio. "Chi era?" mi chiede Harry, stropicciandosi gli occhi. "Josh. Devo subito andarmene. Jeff è già qui fuori." dico velocemente. Mi alzo dal letto e mi vesto in fretta, farò la doccia non appena arrivo a palazzo. Una volta vestita lego i capelli aggrovigliati in una coda alta, e corro verso la stanza di Liam. Lui e Liz dormono aggrovigliati l'uno all'altra, con uno spesso piumone di sopra. "ELIZABETH! SVEGLIA. DOBBIAMO ANDARE A PALAZZO! CI ASPETTA IL CENTRO ESTETICA!" urlo davanti alla sua porta. Lei spalanca gli occhi e mi guarda.
"Arrivo subito." dice. Si alza, e comincia a vestirsi frettolosamente. Due minuti dopo è accanto a me, sulla soglia della porta. "Alle sette e trenta dovete essere tutti a palazzo. Non ritardate." dico, guardando Harry, che è ancora mezzo addormentato e in boxer. "Quello che ha detto lei." mi fa coro Liz, guardando Liam. Diamo un bacio veloce ai nostri ragazzi e scendiamo le scale. Jeff ci sta tenendo lo sportello. Entriamo di fretta, e lui una volta entrato sul posto dell'autista parte a tutta la velocità consentitagli.
Non appena entriamo a palazzo uno staff vestito in bianco ci circonda, portandoci in un ala del palazzo che non conoscevo. E' stata allestita tutta come un centro di bellezza, e io e Liz ci guardiamo sbalordite.Io e Harry stiamo volteggiando sulla pista da ballo. Nonostante il mio abito avorio e oro, sia molto grande a lui non da fastidio. Vestito da uomo ottocentesco ha un suo fascino particolare. Liz, nel suo abito blu e argento è una favola, mentre balla con Liam, vestito anche lui molto similmente a Harry. Quando la musica si interrompe andiamo tutti a sederci. "Alzatevi tutti." si sente la voce della regina echeggiare attraverso le casse.
Una volta alzata guardo mia madre, impaziente di sapere cosa dirà. "Un mio carissimo amico, è venuto fin qui da molto lontano. E' sono sicura che voi farete del vostro meglio per accoglierlo. Entri, principe Ryan." dice. Principe Ryan. Mi pietrifico. Non può essere. Dalla scalinata esce un ragazzo con un viso a me molto familiare, racchiuso in un abito di fattura italiana, il colletto ben inamidato da mani esperte.
I suoi occhi azzurri sono puntati su di me, e io non riesco a muovere un muscolo. Sento la voce di Liz chiamarmi, ma la sento come se fosse lontana mille miglia. Non vedevo Ryan da una vita. I suoi capelli biondi sono più corti di come li ricordavo, e il suo corpo è ancora più rifinito, si deve essere allenato. Cammina verso di me, come a rallentatore. Quando finalmente arriva si inchina davanti a me e mi guarda negli occhi. "Principessa Charlotte, mi concede questo ballo?" mi chiede, la sua voce è calda come la ricordavo però. Finalmente il ghiaccio che mi intrappolava si è sciolto.
Poso le mani sulle gonne e le alzo, cominciando a correre verso i giardini. Corro verso la fontana, e mi ci siedo in lacrime. Tutti ma non lui. Non Ryan. Non riesco nemmeno a sopportare la sua vista.
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I did not ask to be a princess!
Fiksi PenggemarLa Regina Elisabetta si è davvero limitata a quattro figli? Ebbene no. Charlotte Elizabeth Susan Mountbatten ne è la prova. Quinta figlia della Regina Elisabetta ha appena 18 anni. Uscirà dal suo castello, e incontrerà il suo sogno. Quello che da an...