Perchè?

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La porta di camera mia si era aperta, e nell'attesa di vedere chi sarebbe entrato, io continuavo a sperare che fosse lui...
...fui sorpresa di vedere Rosa insieme a Martina...

Che cavolo ci facevano in camera mia?

Le salutai, però loro non fecero altrettanto.
Iniziamo bene...

Rosa stava parlando con un tono di voce davvero basso, sembrava come se non si volesse far sentire da nessuno:
"Ieri sei caduta perchè sono stata io a farti lo sgambetto."

Non ci potevo credere, avevo ragione! Ma perchè aveva fatto una cosa del genere?

Martina: "L'ha fatto perché sperava che ti facessi così male da ritornartene da dove sei venuta e magari anche sparire del tutto."
Rosa: "Comunque se vuoi rimanere sana e salva dovrai fare le nostre faccende di casa!"

Non riuscivo a parlare, mi sembrava di essere tornata all'età di 11 anni, così annuì semplicemente con la testa.

Martina: "Bene, ti vogliamo così."
Rosa: "Io e Marina ci dobbiamo occupare della raccolta indifferenziata, quindi ogni sera devi portare fuori i rifiuti."
Marina: "Credo che ti troverai bene, in fondo sono i tuoi simili."

Stavo per scoppiare a piangere, però non volevo dare loro quella soddisfazione, così mi trattenni.

Stavano per uscire quando Rosa disse un'ultima cosa:
"Sta sera l'abbiamo ancora fatta noi per non attirare l'attenzione, ma da domani tocca a te. E comunque fallo quando tutti dormono, in questo modo nessuno sospetterà di nulla."

Annui ancora una volta e quando se ne andavano rimasi al buio in silenzio.
"Perchè?" Dissi ad alta voce e a quel punto non riuscii più a trattenermi e scoppiai in lacrime.
Durante gli anni avevo imparato a piangere in silenzio in modo che nessuno se ne accorgesse.
Dopo un po' di tempo sentii qualcun'altro entrare dalla mia porta.

Leo: "Giulia?"
Io non risposi.
Leo. "Ah, ti sei già addormentata, allora vado in camera mia per non svegliarti. Sogni d'oro piccolina! Ti voglio bene!"
Io però non stavo dormendo e a quelle parole piansi ancora di più.

Non riuscivo ad addormentarmi, stavo troppo male, così dopo aver visto l'ora (00:00) decisi di andare in sala per provare la coreografia: avevo bisogno di sfogarmi e l'unico modo che avevo era con la danza.
Mi misi le cuffie per non svegliare nessuno ed iniziai a ballare e nei miei passi c'era solo rabbia.
Tutta la rabbia che avevo accumulato in 8 anni: nella mia testa sentivo solo le prese in giro, i dispetti, gli insulti, i pugni e i calci che avevo subito...

Pov Sangio
Non riuscivo a dormire, continuavo a girarmi nel letto, finchè ad un certo punto mi accorsi di avere sete.
Guardai l'ora ed erano le 00:05, mi alzai senza fare rumore e mi diressi in cucina per prendere un bicchiere d'acqua.
Superata la porta mi aspettavo di vedere tutto buio, ma così non era stato, infatti, da un angolo della casa proveniva della luce.
Incuriosito da quella luminosità, andai in quella direzione e vidi Giulia nel bel mezzo di quella che pensavo sarebbe stata la sua coreografia del pomeridiano.
Era magnifica e trasmetteva una forza incredibile, sembrava davvero arrabbiata.
Ad un certo punto le osservai il viso e notai i suoi occhi così gonfi e rossi...Cavolo deve aver pianto a lungo pensai.
Mi avvicinai silenziosamente e lei non sembrò accorgersi di nulla.

È davvero presa quando danza, per lei non esiste altro in quel momento.
Si era appena fermata con il fiatone e poi aveva cominciato a piangere.

Io: "Ehi..."
Giulia sobbalzò per lo spavento: "Ehi" contraccambiò.

Però il tono della sua voce era come quello della serata in cui aveva avuto l'attacco di panico.

Io: "È successo qualcosa?"
Giulia non rispose, e quindi capì che non ne voleva parlare, perciò non la forzai ulteriormente.
Io: "Mi ero svegliato perché avevo sento, ti va di accompagnarmi in cucina per bere?"
La vidi annuire e ci incamminammo in quella direzione.

Io ero in piedi e stavo prendendo due bicchieri e una bottiglia di acqua, che misi sul tavolo.
Lei invece era seduta con la testa bassa.
Vederla così mi faceva stringere il cuore...

Io: "Tieni" E le passai il bicchiere.
Giulia: "Grazie"
Io non riuscì a trattenermi e l'abbracciai, lei sembrò riprendersi un poco.

Dopo l'accompagnai sul divano, ci stendemmo e lei appoggiò la testa sul mio petto.
Iniziai ad accarezzare quei capelli così lisci e poi le diedi una carezza sul viso...Sembrava essersi ripresa, però continuava a non parlare:
"Il gatto ti ha mangiato la lingua?"
Giulia: "Io non ho un gatto, ho solo un cane. Una volta avevo delle oche, ma non le ho più da diversi anni."
io: "É un modo di dire," scoppiai a ridere e anche lei fece altrettanto.

Io: "Mi vuoi dire quello che è successo?"
Giulia: "Non me la sento ora, mi dispiace."
Io: "Non c'è problema, quando e se vorrai io ci sarò."

Rimanemmo in silenzio per alcuni minuti, poi lei voltó il suo viso nella mia direzione.
Il suo trucco se n'era andato per via del pianto e la trovavo davvero stupenda, non riuscivo a capire il motivo per cui lei si ostinasse a coprirsi.
Comunque non mi accorsi di dire ad alta voce:
"Sei bellissima."
Lei di rimando sorrise imbarazzata e coprí il suo volto con le mani.
Io: "Non ti coprire" Dissi per poi levarle quelle mani da lí.
Giulia: "Ho sonno."
Io: "Me too" Feci per alzarmi, ma lei mi trascinò nuovamente su di se.
Giulia "Perfavore, rimani con me?"
Sembrava così indifesa, qualsiasi cosa le sia successa deve averla proprio annientata.
Io: "Ma certo, che rimango con te."

Ci sistemammo meglio sul divano ed io la coprì tutta, visto che avvertivo dei brividi da parte sua.
Le sue gambe erano intrecciate con le mie, i nostri visi erano davvero vicini, iniziai ad accarezzarle la schiena per farla rilassare, con la speranza che riuscisse ad addormentarsi.
Sembrava davvero una cucciola e i suoi occhi continuavano ad aprirsi e a chiudersi.

Io: "Ehi Giulia, puoi tenere gli occhi chiusi, non vado da nessuna parte, rimango qua con te."
Sentii una risata leggera, i suoi occhi si chiusero e poi mi diede un bacio sulla guancia.
Giulia: "Ti voglio bene, mio principe in rosa."
A quelle parole sorrisi e fortunatamente non c'era abbastanza luce da farmi vedere in quello stato.
Io: "Ti voglio bene anch'io mia piccola lady."

Di nuovo quella parola...e insieme ad essa vi era una frase: "Ma a luci spente capirò che sei la mia lady, lady, lady..."

Nota autrice
Vi farei vedere la quantità di appunti che ho per la preparazione dei capitoli, ma se lo facessi vi spoilererei tutto 😂
Non potete capire quanto io stia impazzendo per scrivere questa storia, però sono estremamente felice dei risultati che sto ottenendo...fra un po' saremo a 2000 visualizzazioni!
Grazie ancora per tutto.

PS Io con i capitoli sono molto più avanti rispetto a quelli che ho pubblicato, non so se una volta finito di scrivere l'intera storia pubblicarli tutti insieme oppure continuare con un capitolo al giorno...Magari potrei aumentare a due, che ne pensate?

Un sogno divenuto realtà // sangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora