Il principe in rosa

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Erano le 20:00 e ci trovavamo tutti in cucina, l'unica persona che mancava era Giulia.
Leo era andato a chiamarla in modo che potesse apparecchiare la tavola insieme a me.
Sentii la sua voce (di Giulia) da quella camera dove avevo trascorso la notte il giorno prima, stava salutando qualcuno al telefono.
Sembrava così felice mentre camminava verso di noi, così decisi di avvicinarmi.

La mia testa mi diceva di starle lontana, ma il mio corpo sembrava come attratto da quella piccoletta.

Mi stava guardando, quando poi all'improvviso la vidi a terra e si sentii un botto spaventoso, caz...penso che questa volta si sia fatta davvero male!

Però rimasi sorpreso della sua reazione: si era alzata come se non fosse successo nulla, sembrava stare ok...finchè non vidi del sangue sgorgarle dal naso.

Ero preoccupato per lei, così urlai il suo nome, come fecero anche gli altri ragazzi:

"GIULIA"

Giulia: "Sto bene, non è niente!"
Leo: "VIENI SUBITO QUA, IL TUO NASO STA SANGUINANDO!"
Giulia: "Checco, sto bene, non sto morendo!"
Però le sue parole non furono ascoltate da Leo, infatti, lui le stava tenendo un fazzoletto sul naso, in modo da fermarle l'emorragia.
Aka: "Ma come hai fatto a cadere?"
Giulia: "Non ne ho idea, mi è sembrato come se qualcuno mi avesse fatto uno sgambetto."
Riccardo e Sam: "Che strano"

In effetti era una cosa davvero strana, l'avevo vista camminare e non era inciampata nei suoi piedi...chissà, questa volta sapevo che la causa della sua caduta non era data dalla sua sbadataggine: c'era qualcosa in più.
So quello che mi ero ripromesso di fare, però dovevo starle vicino, così decisi di accarezzarle la testa e le dissi un semplice:

"Ehi..."

Pov Giulia
Mi ero girata per vedere da chi provenisse quel suono e anche quella carezza.
Fui felice di vedere Sangio dietro di me, comunque l'altra parte della mia felicità dipendeva dal fatto che il fazzoletto di Checco mi stava coprendo le labbra e che quindi Sangio non poteva vedere quello che mi aveva suscitato sul viso.
Però mi sembró come se Checco se ne fosse accorto, infatti, disse subito:

"Puoi rimanere tu con lei perfavore (rivolto a Sangio), io devo finire di cucinare! E non vi preoccupate, visto quello che è successo chiederò a qualcun altro di apparecchiare al vostro posto, voi vi occuperete solo di sparecchiare"
La sua non era una domanda, ma piuttosto un ordine...cavolo avrei proprio dovuto realizzare una statua per Checco!

Dopo gli chiederò di che materiale vuole che la faccia.

Sangio: "Come stai?" Mi chiese per poi accompagnarmi sul divano, su cui mi fece sedere e infine iniziò lui a tenere il fazzoletto sul mio naso
Io: "Come ho detto prima sto bene e non sto per morire"
Sangio: "Caz..."
Io: "MANNAGGIA! Non mi piacciono le parolacce e per giunta siamo in TV!"
Lo feci ridere, quello fu il primo momento in cui lo vidi rilassarsi dopo l'accaduto.
Sangio: "Mannaggia, mi hai spaventata tantissimo! Ero davvero convinto che ti fossi fatta male seriamente questa volta, sono felice di vederti scherzare"
Io: "Devo farmi male per farmi notare da te?"

PERCHÉ L'AVEVO DETTO? NON SO TENERE LA BOCCA CHIUSA! MANNAGGIA SE SONO STUPIDA!

Sangio cambiò faccia: "Scusa, non volevo ignorarti oggi, e solo che avevo mille pensieri in testa"
Io: "Ah...se vuoi sfogarti con qualcuno io ci sono!"
Sangio mi fece un sorriso dolce e annui per poi ringraziarmi.
Successivamente levò il fazzoletto per vedere in che condizione fosse il mio naso.

Un sogno divenuto realtà // sangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora