Un sogno divenuto realtà // sangiulia

Romeo e Giulietta

Nonostante tutto quello che era successo la sera prima, riuscì a dormire abbastanza bene.
Sono stata svegliata da Sam e stranamente non mi ci sono voluti troppi minuti per riprendermi.
Dopo essermi vestita e truccata andammo insieme in cucina per fare colazione, in modo da non disturbare Checco, che stava ancora dormendo.
Il mio umore non era dei migliori, infatti, Sam cercava in tutti i modi di tirarmi su di morale, ad un certo punto aveva preso uno spicchio di arancia e me l'aveva messo davanti alla bocca per imitare un sorriso.

Io: "Che fai?"
Sam: "Ti faccio sorridere, sai è così strano vederti senza."

Gli spostai la mano e gli feci vedere il mio sorriso per la prima volta dopo ieri.

Sam: "Ecco, così va molto meglio!"

Gli volevo proprio bene, lui era il mio Mindoff!

Durante la lezione di classico feci degli errori stupidi, e fui più richiamata dal professor Montesso.
E durante le correzioni potei vedere il ghigno soddisfatto di Rosa e Martina.

Invece il passo a due con Riccardo era riuscito alla perfezione, forse era per via del significato della canzone.
Infatti parlava della fine di una relazione...Quindi capitava proprio nel momento giusto.
Pensai che fu proprio per quel motivo che riuscii ad interpretarla al meglio.

Arrivò infine il turno della lezione con Simone ed io non riuscii più a trattenermi, il dolore per la sera prima continuava ad esserci, così gli raccontai quello che era successo.

Simo: "Giulia, sei una ragazza, anzi sei una donna bellissima! Se in 18 anni non sei riuscita a trovare nessuno, questo non significa che non succederà! Semplicemente non hai ancora incontrato la persona giusta. Sai anch'io quando avevo 18 anni non avevo ancora dato un bacio o più in generale provato qualcosa verso qualcuno. Inizialmente ero ossessionato da questa cosa, ma poi un giorno ho iniziato a fregarmene ed è stato proprio in quel momento che ho trovato la mia anima gemella! Se cerchi qualcuno, quel qualcuno non arriverà mai, ma se non lo cerchi stai sicura che arriverà. Non so perché funzioni così, ma è così. Fidati sono i ragazzi a perdere, mica te! Dai vieni qua, ti voglio abbracciare! Traqnuilla, ieri ho fatto il tampone e sono risultato negativo."
Io gli corsi incontro: "Grazie Simo, ne avevo davvero bisogno!"
Sìmo: "Allora, solo per oggi e ribadisco solo per oggi possiamo evitare di fare la coreografia di sabato. Però tu mi devi promettere che ti eserciterai un po' a casa. Quindi, c'è qualche cosa di danza che vuoi imparare a fare?"
Io: "Non ho mai fatto lezioni di latino e mi piacerebbe saperne qualcosa!"
Simo: "Bene, allora vada per una lezione di latino!"

Fu una lezione davvero divertente, ed essendo uno stile che non avevo mai fatto prima, la mia testa era completamente concentrata, tant'è che non avevo minimamente pensato a Sangio.
All'uscita incrociai il cantate, ma quest'ultimo non mi rivolse la parola.

Devi fregartene anche te.
Lui non è nessuno pensai, senza però esserne convinta.

Una volta tornata a casa fui raggiunta da Aka.

Aka: "Vieni con me, ora!" E nel frattempo mi aveva afferato il braccio e mi stava trascinando non so dove.
Io: "Perchè?"
Aka: "Fidati di me. Non dire una parola finchè non siamo da soli e comportati normalmente ora."
Io: "Luca, credo che tu abbia visto troppi film di spionaggio..."

Ci recammo nel bagno della mia camera, che era in assoluto il posto più isolato della casa.

Aka: "Ieri Sangio mi ha raccontato tutto, e dal momento che sono anche un tuo amico, sento il bisogno di dirti almeno una parte di quel discorso."

...

Io: "Quindi non sa quello che prova per Margherita?"
Aka: "Esatto! Ma poi c'è anche questa brutta sensazione che continuo ad avere: credo che Margherita si stia approfittando della fama di Sangio."
Io: "E come facciamo a scoprire se è realmente così? Non voglio che ci soffra!"
Aka: "Allora tu comportati come al tuo solito, io cerco altre informazioni e non so, magari chiedo anche a qualche mio amico di fuori."
Io: "Mi piace! Tipo 007"
Aka: "Promettimi di non dare peso al comportamento che avrà nei tuoi confronti, non ci devi soffrire, non lo meriti. È così IDIOTA!"
Io: "Ci proverò..."