"Tu sei cotto bello mio! Hai reagito così per una semplice storia di un picnic.
Secondo me non vuoi ammettere la realtà...
Credo che tu continui a ripeterlo per te stesso, non per me."Erano queste le parole che Deddy mi aveva rivolto la sera prima.
Credo che il mio amico abbia un po' troppa fantasia, però non riesco a capire il motivo per cui continuo a pensarci.Sonia (vocal coach): "Ehi mi stai ascoltando?"
Io: "Cosa?"
Sonia: "Oggi non ci sei proprio con la testa, continui a distrarti."
Io: "Scusa."
Sonia: "Non fa nulla, proviamo ad andare avanti o ti serve una pausa?"
Io: "Vado solo in bagno e poi ci sono."
Sonia: "Ok."Strano, di solito non mi distraggo mai quando faccio musica...Però la mia testa era come se fosse rimasta alla giornata di ieri.
Durante il tragitto per il bagno finii per guardare dentro la sala prove dedicata al classico e dentro c'era lei...
Mi mancava starle vicino, ma non potevo farlo per via di Margherita.
Avevo anche provato a parlarne con la mia ragazza di questa condizione, però lei era irremovibile: troppo gelosa per permettermi di essere amico di Giulia.
Speravo che in futuro questa cosa sarebbe cambiata ed era questo pensiero a darmi la forza per continuare.
Comunque mi ero anche fermato accanto alla porta per poterla vedere per quanto più tempo possibile prima di andare.
Lei nel frattempo si era messa a ridere per una battuta che aveva fatto Riccardo...
Avrei dato qualsiasi cosa per essere al suo posto ed essere la causa di quella risata...Arrivato in bagno mi guardai allo specchio.
Io: "Che occhiaie" Dissi una volta guardato il mio riflesso.
Ieri notte non ero riuscito a chiudere occhio.
Di solito quando capita inizio a scrivere qualcosa sul mio quaderno e dopo poco mi addormento, ma ieri non è andata così, ho passato tutto il tempo seduto a letto con il quaderno sulle gambe senza scrivere una sola parola.
Lèggevo di continuo le frasi che avevo segnato in precedenza:"Dava il bacino (?)
E sarai per sempre
E sarai per sempre la mia lady, la-la-la-laCupido la lanci sta freccia?
Che sono qui che ti aspettoMa a luci spente capirò che sei la mia lady, lady, lady, lady"
Non sapevo proprio come continuarla, sembrava come se l'ispirazione da cui avevo tratto questo testo fosse sparita...
Mi risvegliai da questi pensieri lavandomi la faccia.
Per un attimo la mia testa si era svuotata dai pensieri, però mi bastò uscire dalla porta del bagno per esserne di nuovo sopraffatto.
Ero nel corridoio e ancora una volta cercai di nuovo Giulia nella classe di prima, ma lei non c'era più e la felicità che stavo provando nel poterla rivedere scomparve immediatamente.Sonia: "Eccoti! Oh, è successo qualcosa? Sembri ancora piu triste rispetto a prima."
Io: "No no, sono pronto."E questa volta riuscii a cavarmela, però sapevo che il risultato ottenuto era molto peggio rispetto il mio solito.
Una volta arrivato a casa non volevo vedere nessuno, così chiesi ad Aka se si poteva occupare lui della tavola per oggi.Aka: "No problem bro! È successo qualcosa?"
Scossi la testa in segno di no e lo ringraziai con una pacca sulla spalla.Andai a letto e rimasi lí con i miei pensieri.
Pensavo, pensavo, pensavo senza capire nulla e fu solo il suono del mio telefono a farmi riprendere.Margherita: "Ehi amore, come stai?"
Io: "Bene e tu?" Ho mentito lo so, ma non volevo parlare con nessuno di quello che stavo provando...Be ad una persona avrei raccontato tutto, perché sapevo che mi avrebbe capito e aiutato. Infondo lo aveva già fatto...
Margherita: "Tutto bene."
E poi mi raccontò la sua giornata, io ogni tanto commentavo, però non stavo propriamente ascoltando.
Io: "Ora devo andare."
Margherita: "Ok amore."
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Un sogno divenuto realtà // sangiulia
FanfictionLa ventesima edizione di Amici sarà diversa da quelle passate a causa delle diverse precauzioni dovute al Covid-19. Gli allievi, infatti, staranno insieme fin da subito in una casetta e non potranno avere rapporti con l'esterno. Questa storia prende...