É bastata una chiamata

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...C'era una notifica su whatsapp.
Una notifica che non mi sarei mai aspettavo di trovare.

Margherita: "Ho pensato molto a tutto quello che è successo tra di noi ed ho capito che mi manchi davvero tanto. Lo sai che non sono mai stata una ragazza molto espansiva e che anzi detesta mostrare il proprio affetto, quindi sai quanto per me voglia significare usare quelle 2 parole. Però mi manchi e io ti amo ancora."

Le avrei voluto rispondere subito, ma non essendo l'orario in cui ci era consentito di usare il telefono, non potevo fare granché.
Perciò mi nascosi dalle telecamere e le scrissi velocemente un messaggio:
"Scusa, ma non posso parlare ora, perchè rischierei di andare nei casini. Domani ti va di stare al telefono per il tempo che ho a disposizione? Sarebbe dalle 18:30 fino alle 19:00"

Un istante dopo arrivò la sua risposa che io lessi solo nell'anteprima:
"Va bene, buonanotte ❤️"

Non aveva mai usato il cuore prima d'ora.
Cavolo, forse avevo sbagliato a lasciarla.

Posai il telefono sul comodino.
Giulia stava dormendo accanto a me e in quall'istante mi sentii terribilmente in colpa nei confronti di Margherita: perché lei poteva vedere il comportamento che avevo con la ballerina.

Nonostante fossi coricato di fianco a lei, così com'era successo nei giorni precedenti, questa volta cercai di mettermi il più lontano possibile.
Non riuscii a dormire molto, continuavo a pensare e ripensare a quello che Margherita mi avrebbe potuto dire il giorno dopo e anche a quello che avrei potuto dire io a lei.
Credo di aver dormito un paio di ore al massimo.
Ad un certo punto guardai l'ora:

5:00

Nonostante fosse ancora presto decisi ugualmente di alzarmi per andare in camera mia.
Lasciai un semplice foglio sul comodino in modo da avvisare Giulia:

"Mi sono svegliato presto e non riuscivo più a dormire, quindi mi sono alzato per sgranchirmi le gambe".

Pov Giulia
Fui svegliata alle 6:00 da Sam.

Flashback
Il giorno prima, durante la lezione di classico.

Sam: "Sei arrivata appena in tempo!"
Io: "Lo so, non me ne parlare, ho perso un polmone per arrivare puntuale."
Sam: "Ma non l'hai sentita la sveglia?"
Io: "Penso di averla staccata mentre dormivo oppure ieri mi sono dimenticata di attivarla."
Sam: "Solo tu puoi." Lo disse con fare fraterno e divertito.
Io: "Spe! Puoi venire a picchiettarmi la mattina?"
Sam: "Picchiettarti?"
Io: "Si! Sai che ho problemi a svegliarmi la mattina, quindi se mi chiami solo non credo che basti. Quindi puoi picchiettarmi o usare qualsiasi strategia per farmi alzare dal letto."
Sam: "Va bene, sappi solo che in caso non esiterò a usare le maniere forti, tipo una bella secchiata d'acqua ghiacciata!"
Fine flashback

Accanto a me non c'era più Sangio, ma solo un foglio dove c'era scritto che non riusciva più a dormire e che quindi si era alzato per sgranchirsi le gambe.

In cucina c'eravamo solo noi (allievi di ballo).
Feci colazione sotto le occhiatacce di Rosa, la quale mimamava con la bocca due parole: "Sei grassa".
Cercai di non darle peso: ricordando le condizioni in cui mi ero ridotta il giorno prima, ma soprattutto per la promessa che avevo fatto a Sangio.

Quel giorno trascorse velocemente, le prove con Riccardo andavano magnificamente e con Simone, nonostante avessi ancora alcune difficoltà nell'insieme era ok.

Uscii dalla sala prove e vidi Sangio correre verso casa, perciò urlai per farmi sentire.

Io: "Perché così di fretta?"
Sangio: "Devo chiamare Margherita!"

Margherita era la sua ex, sapevo qualcosina di lei visto che me ne aveva parlato un po'.
Comunque trovavo strana quella situazione.
Il tragitto di ritorno lo trascorsi pensando.
Mi fermai subito dopo la porta che dava l'accesso al cortile e rimasi lì immobile, perché avevo sentito la voce di Sangio.

Un sogno divenuto realtà // sangiuliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora