Capitolo 16

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Isabella

Dimitri bussa alla porta del mio ufficio, avvisandomi che il detective David Price vuole parlarmi. Dico di farlo entrare e nel mentre preparo due drink. Sono molto ospitale con il mio personale. Mia madre ci ha sempre consigliato di essere gentili con chi lavora per noi. Così facendo il rapporto non è legato solo dal contratto, ma anche dal rispetto.

Il detective entra nella mia stanza con fare sicuro e sciolto. Ci conosciamo da cinque anni circa, e il nostro rapporto non si limita solo ad incontri d'affari. Per anni è stato il mio compagno di letto e distrazione personale quando il lavoro era stressante e il mio corpo ne risentiva. Son pur sempre una donna con bisogni carnali, e David li rispecchia tutti.

Alto, robusto e muscoloso. Capelli biondo scuro e occhi di un celeste cristallino, incarna il perfetto uomo che a letto ti soddisfa sempre. Con il passare del tempo, siamo diventati anche buoni amici. Avere un detective nel proprio listino personale è sempre un bene, ma se diventa anche un amico fidato, hai fatto tombola.

"Isabella, Isabella, Isabella.." inizia David, mangiandomi con gli occhi e soffermandosi più del dovuto sulla mia scollatura a cuore.

Dimitri fa un verso per richiamare l'attenzione, invano.

"David, i miei occhi sono più su".

Finalmente il suo sguardo incontra il mio, e mi regala un sorriso strafottente.

"Non ci vediamo da troppo tempo, signorina Rodríguez".

"Sono una donna tutta casa e chiesa, detective".

"Su di questo non ho alcun dubbio" mi canzona, stando al mio gioco.

Gli occhi di Dimitri sono fuoco. Non ha mai avuto un buon rapporto con David, e questo mi ha causato non pochi scontri. David e Dimitri nella stessa stanza non possono stare.

"Dimitri, puoi andare. David è sicuro".

"Si Dimitri, vai pure. Ci penso io a Isabella".

L'occhiata che lancia all'uomo di fronte a me è glaciale. Vedo tutti i muscoli tendersi e la mascella contratta muoversi. L'ultima volta che il suo sguardo è stato così crudele, era nei confronti di Alexander.

"Preferisco restare e assicurarmi che tu stia bene con i miei stessi occhi".

Se ne frega beatamente della mia sicurezza. Sa benissimo che David non mi farebbe del male. L'unico motivo per cui vuole rimanere, è per non darla vinta al suo avversario. Sono stanca di questa antipatia reciproca. Che risolvano i loro problemi in un altro tempo e in un altro luogo.

"Stai disubbidendo ad un mio ordine, Dimitri?". Rimarco il suo nome, e il comando arriva forte e chiaro. Abbassa di un attimo gli angoli della bocca, e se ne va.

"Finalmente posso gustarti come dico io".

David si alza dalla sua postazione, venendomi incontro. Poggia le mani ai lati della poltrona, e annusa il mio collo.

"Mmmhh, il tuo odore è così buono. Che profumo usi? Mi son sempre dimenticato di chiederlo".

Rido per il tono sensuale della sua voce.

"Nessun profumo. Credo sia la crema corpo che metto dopo la doccia".

Gli occhi di David diventano scuri per l'eccitazione.

"Mi stai mandando immagini di te nuda sotto la doccia, Isabella. Che colpo basso".

Sorrido, e i suoi occhi si soffermano sulla mia bocca, prima di catturarla. Il nostro è un bacio famelico, passionale, divoratore. Non c'è amore, solo eccitazione e voglia di sfogarsi. In un nano secondo mi ritrovo seduta sulla mia scrivania con la gonna alzata. La pelle delle mie cosce tocca il marmo freddo, e un brivido percorre la mia schiena. David mi bacia, mi tocca, mi sfiora ovunque, rendendo il momento talmente erotico da impazzire.

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