Capitolo 18

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Troppo silenzio, troppa solitudine, troppo vuoto. Ecco cosa ripetevo dentro la mia testa come se fosse il mio nuovo mantra. Le giornate si facevano lunghe e troppo noiose, lui non si fece vedere né in giorno dopo, né l'altro e  né l'altro ancora. Avró perso il conto, ma ero sicura che passò un'eternita, l'infinito. 

"Bibi, fra due settimane ci sarà la festa! Metti un sorriso,ricorda: Un sorriso migliora il viso "Esclamó elettizzata.  Abbozzai quel sorriso forzato e guardaì le mattonelle lucide su cui c'era il mio riflesso.

"Sai ho letto sul volantino che bisogna essere mascherati " La informaì

"Pensi che la tua nonnina non abbia pensato anche alla maschera? "

"Lo sapevi?! " Dissi quasi urlando

"Certo, dopo 41 anni che abito qui ,le feste paesane le conosco " Disse con nonchalance

"Touche " Dissi molto alla francese " Vado a vedere che fa il nonno " La informaì e corsi via.

C'era un sole che spaccava le pietre, mi dovetti abituare alla luce.  Andai dal nonno che era impegnato con le orchidee, forse mi stavano perseguitando, anche questa mattina sono andata in bagno e mi sono trovata un'orchidea rosa e bianca .

"Ti posso dare una mano?  " Chiesi, lui sobbalzó dallo spavento. 

"Potresti fare la spia, sei silenziosa.  Comunque no ,grazie lo stesso.  Ma non hai visto Alex che mi stava aiutando? "

Che cooosa?! Alex é qua?!

Io mi dó della stronza da sola e lui mi ignora?!  Mi ha torturato con quella domanda per tutti questi giorni che non c'era,ammesso che non si fosse presentato , lui mi lascia morire che poco mancava che mi tagliassi le vene !Uomo segno di virilità, sì come no!  Lui non é un'esempio da seguire. Rimasi così sconvolta che certamente feci una delle mie solite facce da imbecille .

"Giovanni , con le orchidee che hai finito dove .. " Rallentó alla mia vista " ...Dove le .. metto ?" Continuó rallentando sempre di piu .

Era un po trascurato ,aveva una leggera barba di 2 o 3 giorni . Non dovevo guardarlo negli occhi ,ma d'istinto guardaì quei occhioni neri , sentii i miei pizzicare. 

"Ah, mettile vicino all'entrata " Disse mio nonno risvegliandomi dallo stato di trans, mi stropicciaì gli occhi e sentii qualcosa di umido.

"Non vi disturbo allora. " Dissi correndo via.  Dovevo rimanere tranquilla, ma l'adrenalina era troppa .

"Barbara " Disse Alex alle mie spalle.  Saltellavo, dovevo pur in qualche modo smaltirla .

"Ma che fai?" Chiese confuso

"Voglio correre, voglio muovermi. " Replicaì

"Ah okay, ti volevo avvertire che la settimana di Agosto quando ci sarà la festa non ci sono. Vado da mia madre a farle visita"

"Va bene, dillo anche a mia nonna sennò glielo dico io, tranquillo " Non capivo nemmeno quello che stavo dicendo. Mi sta dicendo che alla festa non viene e io farò la parte dell'imbecille senza un'accompagnatore, una festa d'estate che si ballano balli da sala, certo che un festeggiamento più complicato no..

Lui mi guardó sorpreso, mi mise una mano sul capelli nervosamente e chiese "Non ti dispiace?"

Ero troppo su di giri

"Tranquillo, prima la famiglia poi il resto " Forzaì un sorriso . Lì capii. Capii veramente cosa volevo, non volevo che lui se ne andasse ma che restasse con me. 

Spero che l'amore se ne vada ,invece .. Arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora