Capitolo 19

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Rimasimo abbracciati ,quanto mi mancava il suo calore . Lo strinsi di più e misi la testa sull'incavo del collo.

"Perché non vieni con me? " Chiese lui

"Che?  Dove?" Chiesi a mia volta, si allontanó da me per guardarmi

"Vieni con me da mia madre" Spalancaì gli occhi e sentii il bollore di tutto il mio corpo concentrarsi su un unico punto: le mie guancie.  Mi sfioró delicatamente come se fossi fatta di vetro sottilissimo che,da un momento all'altro ,si sarebbe rotto. Tirai indietro i capelli che mi stavano davanti e chiesi "Vuoi che io venga con te? Da tua madre?! " Ero incredula della proposta.

Lui annuì. Iniziaì ad odorare

"Senti anche tu questo odore di bruciato? "

"Si, sono io " Risi di gusto

"Smetti di scherzare" Lo spostaì e guardaì il forno "LA TORTA!  " Urlaì in preda al panico. Aprì senza il guanto e mi bruciaì la mano, la stanza si riempì di fumo nero e iniziaì a tossire. Non vedevo nulla ,due mani mi presero e mi trascinarono fuori. Continuaì a tossire, prendevo respiri profondi
"Tutto bene? "
"Si " Risposi tossendo. Lui mi sorrise ,io invece continuaì a fissarlo,subito mia nonna e mio nonno arrivaro.
"Cosa é successo? " Chiese mia nonna
"Si andata a fuoco la torta " Mi precedette Alex
"Voi state bene?"Chiese il nonno
"A parte la mia mano bruciata sì, tutto a posto"
"Bontà divina! " Esclamarono i due in coro. Appena il fumo svanì mia nonna mi trascinó dentro al piano di sopra a sciaquarmi la mano.

"Era solo una cosa superficiale " Sospiró mia nonna. Non risposi ero troppo presa dai miei pensieri .
"Bibi! " Mi chiamó
"Dimmi " Risposi senza guardarla
"Cos'hai? "
"Nulla, pensavo "
"A cosa? "
"A come sarebbe stata l'estate se non fossi venuta qui" Replicaì.  Ma sapevo cosa mi sarebbe successo: Non avrei conosciuto Alex, non mi sarei innamorata di lui e sarei andata al mare ogni giorno .
"Non saresti qui, questo é certo " Sorrisi
"Già , vado in camera "
Uscii dal bagno e attraversaì il piccolo corridoio, per la prima volta, mi fermai davanti al mobile in cui c'erano foto di mia mamma da piccola, da adolescente con mio padre e una foto di mia mamma con il pancione.
Che strana cosa..  Nasciamo, ci innamoriamo e ci giuramo amore eterno e solo il 15 % mantiene la promessa fatta fatta alla persona. 
Andaì avanti e lì vidi una bambina piccola con due spazi in mezzo ai denti e capii che ero io, avro avuto tra i 4 e i 5 anni.  E ora non so se sto rimpiangendo le scelte che ho fatto o il fatto che ormai sono una giovane donna. Che gran parola. Donna, di dà quella sensazione di essere grande anche se non lo sei, il vaso più debole a livello fisico ma siamo più forti mentalmente.
Finii il mio piccolo tour e mi diressi verso la camera. 
Trovaì Alex appisolato sul mio letto
"Dormiglione.. " Sossurraì e mi avvicinaì a lui, mi tenevo sulle mani e gli spostaì i capelli da davanti agli occhi . 
"Alex sei sveglio? " Domandaì, sperando in una risposta, ma nulla.
"Di sicuro vedendomi con questa faccia mi avresti chiesto cosa c'è che non va..  Io ti rispondereì che non ho nulla, ma invece non é così. Non so nemmeno io cosa mi prende, ti voglio ma non ti voglio ,ti vorrei accanto a me sempre ma só che non succederà .Perché?  Per il mio carattere, ferisco le persone per poi avere la coscienza a posto. Ma non credo che con te questo gioco funzionerà. Non voglio perdere anche te come ho fatto con altri." Il mio pensiero detto al alta voce alla persona che amo, ma che non avrò.
"Promettimi che se ti abbandoneró ,ci rivedremo "
Pregaì inutilmente. 
Rimasi seduta accanto a lui, infilaì la mano sui suoi riccioli e scesi sulla guancia, si vedeva che non era più un'adolescente.  Ebbi una voglia matta di baciarlo, avere di nuovo il contatto delle sue labbra sulle mie. Mi sdraiaì accanto a lui e ci rimasi.

Il sole era già tramontato e Alex stava dormedo ancora.  Cercaì di svegliarlo. 
"Alex, sveglia " Cercaì di essere più dolce possibile.  Mi avvicinaì al suo orecchio "Alex, sono le 7:52 di sera "
Mugoló qualcosa.
"Alex" Lo chiamaì, si giró dall'altro lato e disse "Ancora mezz'ora "
"Devi andare a casa " Sospiró seccato e si mise seduto .
"Da quanto dormivo? " Disse con aria stanca
"Eravamo nel tardo pomeriggio, più o meno verso le 4 e ora sono le quasi le 8 "
"Non potevo continuare a dormire? "
"Dobbiamo anche mangiare " Lo informaì.
Io mi misi in cammino e lui mi seguì,appena mi raggiunse appoggiò il braccio sinistro sulle spalle. Lo guardaì con la coda dell'occhio e mi stava guardando, feci finta di nulla  e lui se ne accorse , ma continuaì a scendere le scale.
Il salotto era buio, i nonni erano di già andati a dormire di solito andavano a letto di tardi.  Andammo in cucina e nessuno dei due disse una parola.

"La cena é stata buonissima " Disse Alex appena finì il secondo piatto di pasta, era seduto sulla sedia che aveva portato dal salotto . Io a differenza sua ero seduta sopra il forno. 
"Anch'io condivido ciò che hai detto " Dissi io ancora con il  boccone
"Non si parla a bocca piena "
"Dettagli " Dissi con nonchalance appena finì il boccone. Sorrise . Mi allungaì verso il lavabo e ci misi il piatto, Alex mi guardó divertito e venne verso di me, si alzó e me lo ritrovaì a pochi centimetri da me
"Cosa c'è? " Dissi nervosa
"Hai voglia di ballare? " Mi chiese, mi sembrava molto felice , chi avrebbe il coraggio di dissolvere una felicità del genere? Così accettaì.
Mi prese per mano e mi portó in salotto, prese il cellulare. Ma da dove l'ha tirato fuori? 
Mise una melodia ma non só dove l'avessi sentita. Mi accarezzó il fianco sinistro per poi stringermi vicino a lui,appoggiaì il braccio lungo le spalle e mossimo il primo passo, poi un'altro e un'altro ancora. Mi sembrava di volare , anche se sembravo un pinuino che ballava , si avvicinó al mio orecchio e chiese "Verrai con me?"
Ci misi qualche minuto "Non lo so..  Mi vergogno troppo "
"Mi perderaì in questo modo " Disse con voce roca "E tutte hai detto che non volevi perdermi "
Mi aveva sentita!  Allora non stava dormendo, ero convita che stesse dormento. Mi fece fare un casquet e mi mise una mano fra i capelli ,imitando il mio gesto,  scese nella guancia e mi diede un bacio all'angolo della bocca.  Sentì il cuore andare a farsi benedire.
"Touche " Dissi mentre tornammo alla posizione iniziale.

Andammo in camera mia, lui si riapproprió della maglietta che gli presi una delle volte in cui andaì a casa sua. Si mise la sua maglietta grigia e mentre se la metteva io sbavavo su di lui ,io da piccolo diavoletto mi levaì la maglietta lasciando vedere la mia schiena. Tanto mi aveva già vista senza maglietta, non mi interessò più di tanto, lui si avvicinò e mi diede dei baci sul collo
"Alex fermo " Dissi a fatica
"Prima mi provochi e adesso mi fermi? " Chiese tra un bacio e l'altro, stingendomi i fianchi
"Allora io cosa dovrei dire? Mi hai provocato prima te, levandoti la maglietta e facendo insediare pensieri non molto normali nella mia testa "
"Allora ti faccio questo effetto. " Sorrise ancora avendo le sue labbra attaccate al mio collo, lo vedevo di scorcio grazie allo specchio sopra la scrivania
"Sì, mi fai questo effetto. Problemi? "
"Assolutamente no" Disse, mi misi la maglia a fatica, visto che avevo ancora Alex attaccato a me.
"Sei bellissima quando ti arrabbi " Mi fece una specie di complimento, gli feci la linguaccia .

Mi buttai sul letto ,avevo la faccia spiaccicata sulle lenzuola, sentì Alex scoppiare in una risata sonora
"Tu!" Dissi indicandolo "Qui a dormire, che ho sonno! "Ordinaì
"Si signora ! " Si sdraió accanto a me. Io crollaì nel sonno più profondo, lui non lo so

Ma ciaooo!!!!!!!
Come va?  Come vi sembra il capitolo? 
Mi dispiace per non aver aggionarto prima ,ma la scarsa fantasia e ispirazione se ne erano andate in vacanza.  Scusatemi tanto!
(Non avevo voglia di ricontrollarlo si spiega il fatto dei tantissimi errori  )

Spero che l'amore se ne vada ,invece .. Arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora