Capitolo 26

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Mi sentii il mondo ,veramente, cadermi addosso. Una pugnalata dritta nel cuore e un pugno nello stomaco.
Iniziaì a piangere disperata.
"Quando é successo? " Chiesi piangendo
"Circa un'ora e mezzo fa . Ti voleva fare una sorpresa e venirti a prendere "
"Sta bene? " Osaì chiedere . Sentii il silenzio.
Chi tace, acconsente.

"Ora sta bene.. Non ha sofferto, almeno " Disse singhiozzante.
"No ti prego, no " Continuavo a ripetermi.
Il vuoto dentro lo stomaco, un grandissimo buco .
Strinsi le lenzuola e iniziaì cullarmi ,avanti e dietro .
"Bibi.. " Mi chiamó ma io riattaccaì ,sentii qualcosa di caldo sfiorarmi il braccio ma scesi di sotto correndo .
Aprii violentemente una porta finestra ed uscii .
Non riuscivo a repirare .
"PERCHÉ?" Urlaì con tutto il fiato che avevo in corpo per poi accasciarmi a terra mettendomi le mani nei capelli .
Avevo lo stomaco sotto sopra ,volevo strapparmi i capelli .
Volevo morire .
Tremavo , non respiravo ,piangevo soltanto .
Pov.Alex
"Amore.." La chiamaì ,ma non si voltó continuava a pingere ,mugolava parole di cui non ne capivo neanche mezza.
Mi avvicinaì e appoggiaì una mano sulla sua spalla ,ma si ritrasse velocemente
"LASCIAMI STARE!" Urló di nuovo scoppiando a piangere di nuovo .
Ma non le diedi ascolto ,mi misi seduto accanto a lei e si buttó tra le mia braccia ,la tenni stretta a me . Averla vista in quel modo mi si spezzó il cuore ,non só per quale motivo ma mi misi a piangere anch'io insieme a lei . Non smetteva di singhiozzare , si appoggió sulla mia spalla e mi stringeva con forza .
Vidi Filomena e Giovanni guardarci sorpresi .

"Bibi cosa é successo ?" Chiese Filomena ,ma in vano . Erano due ore conseguitive che Barbara piangeva senza fermarsi
"P-pa.." Non riusciva a parlare .
"Suo padre é morto in un'incidente stradale "Dissi io ,ma feci peggio ,Barbara pianse il triplo di prima .
Filomena si mise una mano davanti alla bocca ,con gli occhi spalancati. Giovanni, invece, si leggeva negli occhi che era scosso, molto scosso.
Barbara mi stinse ancora di più, non mi lasció per un secondo e potevo capirla.
La mia dolce Babbà.. In quelle codizioni.. Non riusciva a parlare, tremava, mi stringeva la maglietta sempre di più e non mi smise di tenermi le braccia intorno al collo.
"Babbà " Le sussurraì all'orecchio "Só che é piu facile a dirsi che a farsi.. Ma finiraì per avere un'attacco di panico " Aggiunsi.. Non speraì in una risposta
"H-ho gia un'a-attacco " Disse tremante.
"Filomena.. Potresti prendere una busta? " Chiesi, lei corse in cucina, prese una busta e me la porse.
Cercaì di allontanarla almeno un centimetro per darle la busta, ma non ci riuscii
"Babbà, devi respirare da questa busta l'aria " La incoraggiaì ,lei prese la busta.
Le accarezzaì i capelli.
Il tremolio le passó, come il respiro fuori controllo.

Si addormentó, io non potevo alzarmi .
Sentii il telefono di casa squillare, rispose Filomena
"Pronto? "
"...Sì, é qui.. "
"..Sta dormendo, ha pianto quasi per tre ore .."
".. Mi dispiace tantissimo ,Bibi ci teneva molto .. "
".. Oggi pomeriggio? " Chiese sbalordita ,si strinse a se stessa e parló a bassa voce,ma sentii tutto lo stesso "Almeno vieni a conoscere il ragazzo che gli piace.. " Aggiunse.
Sentii una sensazione stranissima, un calore che invadeva tutto il mio corpo, il cuore che stava per uscire dal petto.
"...Dai, vieni. Non lasciare che vada in treno da sola, ha avuto un trauma non indifferente .."
".. Só che hai perso tuo marito, ma lei ha perso più di te. Ora ti muovi e vieni qui! " Disse esaperata e mise giù il telefono .

Dopo quasi due ore suonarono il campanello, il mio piccolo dolce alcolico ancora dormiva aveva gli occhi meno rossi e meno gonfi.
Elisabetta aprii e una donna mora e gli occhi come quelli di Barbara, grigi-verdi, si precipitó nel soggiorno
"Ciao figliola " Salutó Filomena
"Ciao mamma " .
Ok era confermato,era la mamma di Barbara.
La donna si voltó verso di me e mi squadró
"Mi scuso profondamente se possa avere un giudizio negativo " Dissi imbarazzato
"Non ti preoccupare " Sorrise "Mi chiamo Eleonora ,sono la mamma di Barbara " Si presentó
"Alex "
"Oh,allora sei tu! " Esclamó
"Cosa ?" Chiesi preoccupato
"Nulla " .

Riuscii a svegliare Babbà e appena vide sua madre scoppió a piangere di nuovo. Mi abbracció di nuovo e non sapevo come reagire
"Bibi " Disse Eleonora cercando di nascondere la voce da pianto che iniziava ad avere
"Non vi voglio credere ! Lui non é morto, é uno scherzo "Disse piangendo istericamente ,stava andando di matto. La abbracciaì, le diedi un lungo bacio sulla tempia e la cullaì.
Non só come feci ma la tranquillizzaì inmediatamente, sentivo lo sguardo di Eleonora che studiava ogni mio movimento ,quella donna metteva in soggezzione.
"Babbà, te ne devi andare " Sossurraì
"Cosa? " Chiese incredula "Mi stai prendendo in giro " Disse con il respiro veloce
"Te ne devi andare! Ti sto abbandonando, sì! " Alzaì la voce più del normale
Scosse testa più volte "Non ti credo " Continava a ripetere
"Babbà -ehm -Barbara, non ti voglio vedere " Lei scoppió a piangere di più e corse di sopra.

"Alex, lo pensi davvero? " Mi chiese Eleonora con uno sguardo che non riuscii a decifrare
"No,ma sarà meglio per tutti e due, almeno non avrà la coscienza sporca di avermi abbandonato " Ammisi con le lacrime agli occhi

Pov.Barbara
Due perdite importanti della mia vita, mio padre e il ragazzo piu dolce e sensibile che avessi conosciuto nella mia vita.
Alex.. Perché anche te?

Lui se ne andó prima di pranzo ,io rimasi in camera a piagere tutto il tempo . Mi asciugaì la millesima lacrima e scesi con la mia valigia cobalto di sotto ,mia mamma stava mangiando, ma a me si chiuse lo stomaco sapevo che se avessi mangiato, avrei vomitato tutto.
"Bibi non mangi? " Chiesero in coro le mie parenti,non appena passaì davanti a loro per uscire
"Non ho fame " Risposi tranquilla
"Dovraì man-"La interruppi
"HO DETTO CHE NON HO FAME! " Urlaì e me ne andaì fuori.

Vorrei dimenticare questi tre mesi meravigliosi . Vorrei prendermi una sbronza così forte che mi durasse per l'eternità.

Arrivó il momento di partire, salutaì tutti, o quasi.. E mi rifugiaì in macchina. Sperando in tutti i modi che il viaggio durasse poco.
Mia mamma si mise al posto del guidatore e mise in moto.

Dopo due ore arrivammo a casa. Presi la valigia e andaì su priva di forza e la scaraventaì per terra, così forte che questa si aprì. I vestiti erano caduti da tutte le parti, li raccolsi tutti e vidi una busta per terra. La presi e mi sedetti pesantemente sul letto, la lessi

"Come posso iniziare?
Ciao!
No, troppo felice per quello che ti ho detto prima.
Non lo so. Ti volevo chiedere scusa per quello che ti ho detto prima, tutto ció che ti ho detto era una bugia: il fatto che non ti voglia piu vedere, il fatto anche tu te ne dovevi andare.. Anzi, avreì voluto avere piu tempo per dirti che ti amo, che non vederti é peggio che avere una malattia terminale.
Ti amo,
A."
Sorrisi maliconicamente guardando le foto che scattó sua madre. Strinsi la lettere
"Anch'io ti amo " Pensaì tra me e me.

Salve a todos!!!! NON ODIATEMI PERFAVORE!! Ok,forse mi mertito il vostro odio. Eeeeeeee così finisce(Male, un po alla cazzo di cane [sorry] ma é così )
CIAUU

Spero che l'amore se ne vada ,invece .. Arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora