Capitolo 11

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Si fece sera e a quanto pare mia nonna e il pervertito si erano messi d'accordo la stessa mattina . Non oso immaginare cosa mi avrebbe fatto. Spero niente. 

Alex non mi diede il tempo di prendere i vestiti, l'unica cosa che riuscii a prendere fu lo spazzolino . Mi prese di peso ,mi caricó nella caccola con le ruote e mise in moto

"Alla faccia dell'entusiasmo "dissi ridendo ,mi guardó e sorrise . Pensavo di sciogliermi.

"Beh, volevo stare con te " Disse guardando la strada e inumidendosi le labbra,era meglio che non lo guardavo quel momento,spostaì subito lo sguardo fuori dal finestrino .

"Sei stato tutto il giorno con me, non ti viene a noia?" Chiesi ,guardando dal finestrino

"Se un giorno mi sposo, mi dovrà venire a noia della persona che amo? " Mi rispose con una domanda retorica, ma io con il cervello che ho gli risposi

"No,anche perché se la ami non ti viene a noia " 

"Esatto " Disse

"Molti non la pensano come te, tanti dicono tanto c'è il divorzio "

"E vero esiste, ma io non voglio divorziare, preferisco fare errori da fidanzati e capire che quella non é la persona che fa per me che chiedere il divorzio. "

Nemmeno mezz'ora ed eravamo arrivati ,venne ad aprirmi lo sportello

"So aprire uno sportello "

"Volevo essere gentile "Fece il labbruccio .

Alzaì lo sguardo e scesi

"La tua gentilezza é ben accettata, ma non fare più il labbruccio "

"Ai tuoi ordini signora " Disse ridendo ,scossi la testa.

Lui aprì la porta facendomi entrare per prima, la luce era spenta lui accese la luce e vidi la sua casa, se pur piccolina era bellissima.  Appena si entra c'é il salotto con la cucina e la sala da pranzo,  infondo nella parte sinistra il bagno e a destra la camera da letto

"Non é un gran che, ma per quanto ci sto io va più che bene " Disse

"Tranquillo, ognuno si prende la casa che vuole " Cercai in qualche modo di rassicurarlo, credo.

"Hai fame? Sete? Vuoi qualcosa? " Chiese dopo qualche minuto

"No no , grazie lo stesso "

" Se vuoi qualcosa dimmelo pure."

Rimasi in silenzio, io ero troppo imbarazzata per il fatto di essere nella sua 'tana'

"Vuoi farti una doccia?"Chiese. E il mio allarme domanda con doppio senso si accese " Siamo stati fuori tutto il giorno e poi hai ancora qualche petalo attaccato ai capelli "Spiegó. 

"Quasi quasi si..  ma non ho nulla da mettermi e sopratutto non voglio essere di disturbo "

"Se eri di disturbo di certo non mi avrei invitata e poi ti posso prestare alcune cose io ,di sicuro non ti saresti messa a dormire con i jeans " Mi illuminó con la sua sintesi.
Infatti non mi hai invitata, mi hai trascinata non credi che ci siano alcune differenze?

"Vai, mi hai convinta. " Sorrise e mi portó al bagno.

"Devi fare attenzione perché i segni dell'acqua calda e fredda sono invertiti " Non ascoltaì ciò che diceva ero impegnata a immaginarmi quel petto, che nemmeno ricordavo più,  considerato che l'avevo visto senza maglietta. 

"Hey " Mi schioccó le dita davanti al viso "Ci sei? "

"Eh? Si, i segni dell'acqua sono invertiti " Non avendo ascoltato non so come sia riuscita a dirlo

Spero che l'amore se ne vada ,invece .. Arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora