Capitolo 4

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É passata una settimana  ,le sorprese e gli scherzi di Alex si sono fatti vivi, per fare un'esempio, una volta ero in cucina che stavo preparando la colazione e sbuca lui dalla dispensa urlando: "Ti uccideró " Lo guardaì con nonchalance e lo lasciaì perdere, poi un'altra che é successa ieri sera .. Mi disse che doveva parlarmi ,invece tutto il contrario mi aveva bagnata tutta con l'acqua gelata , gia c'era poteva farmi un video per la S.L.A .Certo che 'sto qua é strano.

"Barbara! " mi chiamó mia nonna al piano di sotto "É pronto il pranzo! " mi informó . Scesi con tutta tranquillità le scale e mi ritrovaì con mio nonno, mia nonna ed Elisabetta già seduti, tutti e tre mi guardavano con un sorriso che mi mise un po in imbarazzo

"Potevi dirmelo che stavi preparando il pranzo ti avrei aiutata volentieri " Dissi per rompere il ghiaccio

"Nah, ma cosa dici! Sei in vacanza devi riposarti " Replicó lei, io mi limitaì a risondergli con un:"okay " e mi misi a sedere e trovaì molto più interessanti i decori del piatto che i discorsi dei tre , i disegni consistevano in dei ghirigori azzurri grossi e viola più sottili con dei fiori rosa confetto . Mi posso definire come una che si distrae molto facilmente.

"Bibi, che ne dici di portare un po in giro Stella per il bosco? " Mi chiese mio nonno, Stella é un cavallo di cui da bambina amavo, lo guardaì e chiesi : "Non posso andare con Furia? " Ma amavo di più Furia, mi guardò con uno sguardo preoccupato

"Sai bene che quel cavallo é ingestibile "

"Perché siete nervosi e lui lo sente! Scommettiamo che se lo porto io per il bosco é tranquillo? " Lo sfidaì

"No!  Tu non porteraì Furia! "Si alzó di scatto e sbatté una mano sul tavolo, mi rimisi seduta
Se pensa che porteró Stella si sbaglia di grosso

Elisabetta silenziosa, mise il cibo sui piatti di ognugno di noi, appena lo mise presi la forchetta e mangiaì di corsa, finì prima di tutti e andaì su in camera mia a prepararmi.  Scesi salutandoli che ancora mangiavano , dissi che non mi dovevano aspettare e che di sicuro avreì fatto tardi ed uscii dalla casa nel vialetto.

In quell'istante vidi la Jeep verde caccola che mi passò davanti e Alex dentro che mi salutó, ridusse la velocità al mio passo ed abbassò il finestrino

"Dove stai andando? " Mi chiese

"Vado a fare un po di equitazione " Risposi senza guardarlo "Ti vuoi unire a me?" Chiesi a mia volta guardandolo , come mi é passato in mente ? Volevo stare da sola.. Ormai non posso tirarmi indietro .

Lui mi sorrise e disse: "Accetto il tuo invito "

"Bene, io prendo Furia " Lo informaì

"Cosa?  Quel cavallo non si può domare!" Disse preoccupato, lo guardaì come per dire che non me ne fregava nulla e forse aveva capito

"Okay..  Parcheggio e vengo " Annuì e andó a parcheggiare vicino alla serra ,io invece tagliaì la strada passando per il prato e sfioraì l'erba alta che mi faceva il solletico ,senza accorgermene arrivaì vicino alla stalla e vidi Furia e Stella che correvano nel recinto, fischiaì e attiraì la loro attenzione su di me, Stella si avvicino al recinto e feci lo stesso, Furia d'altro canto non mi considerava.

"Furia" Lo chiamaì,non mi degnó nemmeno di uno sguardo

Che cavallo complicato

"Furia, vieni?" Alzò il muso e mi guardó come se volesse qualcosa in cambio
Ho capito cosa vuole

Misi la mano in tasca e sembró molto interessato, infatti avevo la cosa che lui amava, tiraì fuori uno zuccherino subito si avvicinó ma a pochi metri di distanza si ferma, allungaì la mano e si avvicinó molto lentamente, io alla sua stessa andatura ritiraì la mano verso di me ,con lentezza mangió lo zuccherino e subito dopo ebbi il suo muso attaccato al mio petto ed iniziai ad accarezzargli il collo sembrava a suo agio .

Arrivó Alex e io non me ne accorsi

"Non ho mai visto Furia cosi tranquillo da quando sono qui " Disse lui facendomi sobbalzare leggermente
"Idiota ,mi hai fatto prendere un'infarto " Detto questo notaì una borsa a tracolla

"Cos'hai lì? " Chiesi indicando con il mento

"Qualcosa da mangiare per noi e per i cavalli " Rispose. Peró premuroso, sinceramente non ci speravo

"Allora, andiamo o vuoi stare appiccicata a lui ancora?" Chiese acido

"Che c'è? Non sarai mica geloso? " Chiesi maliziosa

"Certo che no! "

"Allora cosa ti arrabbi?  " Chiesi portando Furia nella stalla

"Non mi sono arrabbiato, sai dove sono le selle? "

"Sono appese lì infondo " Gli indicaì, lui andó a prenderele e tornó con una sella per me e per se stesso.

Misi la sella a Furia e salii sopra di lui, era irrequieto , gli accarezzaì il muso per tranquillizzarlo e ci riuscii

"Sei abile con gli animali " Mi fece i suoi complimenti

"Grazie..  Sei pronto ? "

"Si " Rispose finendo di sistemare la sella, salii sopra Stella.

Uscimmo tranquilli e io mi incantantaì per la millesima volta sul panorama:  Il bosco, i monti e i campi.

Mi godevo il silenzio,  il fruscio del vento e il rumore degli zoccoli per terra sulle pietre.  

Spero che l'amore se ne vada ,invece .. Arrivi tuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora