25. "A Cosa È Servito? A Niente"

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Co-scritto con strawberryila

Ricordate di leggere il capitolo 24 che abbiamo messo la scorsa settimana prima di questo per capire la storia.

~Canzone: Falling-Harry Styles~

***

"Ehi, sono di nuovo io, lo so che non hai voglia di parlarne ma ti prego, abbiamo bisogno di sapere che stai bene, anch'io sono distrutta, t-ti p-prego... rispondi".

Ed è così che lascio il quindicesimo messaggio in segreteria ad Harry. Le lacrime riprendono a scendere sul mio volto. Sono infinite.

Mi volto verso gli altri del gruppo che mi guardano speranzosi, ma gli faccio un cenno con la testa negativo. Siamo tutti distrutti.

Ashe piange sulla spalla di Ashton che cerca di consolarla ma allo stesso tempo anche lui è molto giù e demoralizzato. Calum è seduto a terra, con le spalle al muro, sembra stia cercando di metabolizzare la cosa e trovare una soluzione, soluzione che non c'è e che non ci sarà mai. Si perchè ormai quel che è fatto è fatto.

Abbiamo messo tutte le nostre forze in questa reunion ed ora... a cosa è servito? A niente. Assolutamente a niente.

E' come se avessimo scalato una montagna senza arrivare però in nessuna cima.

Scaliamo e scaliamo, senza mai fermarci perché vogliamo troppo osservare il panorama che si trova in cima alla montagna, sarebbe stata una sensazione formidabile. Iniziamo ad intravedere la punta della cima, immaginiamo come ci saremmo sentiti una volta lì, e mentre facciamo vagare al massimo la nostra fantasia ci accorgiamo che siamo arrivati. Solo che in realtà non è la cima quella che abbiamo visto, c'è ancora molta, moltissima strada per arrivarci, ma adesso siamo troppo stanchi per continuare... tutta la fatica e il sudore per arrivarci per poi accorgerci che c'è ancora moltissima strada da fare? E a che prezzo? Solo che nel nostro caso, la strada si è interrotta, e siamo costretti a prendere un percorso in discesa, allontanandoci sempre di più dalla cima, fino a non vederla nemmeno in lontananza. Ed è qui che capisci, che forse scalare non fa per te.

Vedo Louis avvicinarsi a me e iniziare a dire "Soph allora che-" ma io lo interrompo urlandogli contro. "Vai via! Devi allontanarti Louis! E' solo colpa tua se siamo tutti ridotti in questo modo, se Harry è scomparso e se i nostri sogni si sono frantumati in mille pezzi"

"Pensi che io stia meg-" mi urla il ragazzo che sta piangendo come un bambino. Questa volta è Niall ad interromperlo, lo spinge lontano da me e mi tira per un braccio portandomi fuori di lì.

"Sophia cazzo tu dicevi di capirmi, ascoltami ti prego!" sento sempre più in lontananza il ragazzo urlarmi dietro.

Niall mi porta in una stanza isolata, credo sia la sala registrazioni.

"Soph, è tutto ok, vieni qui" e mi abbraccia.

"Quel coglione del tuo fidanzato dov'è finito eh? Non posso mica sostituirlo" ridacchia l'irlandese cercando di farmi calmare un po' anche se noto che sta cercando di trattenersi da iniziare a piangere a sua volta.

"Tu cosa pensi succederà Niall?"

"Non ne ho la più pallida idea Soph, so solo che réunion o no ho avuto la possibilità di rivedere i miei fratelli, rivedere la mia migliore amica, e di conoscere te, tutto questo non ricapita una seconda volta nella vita, e questa volta non vi farò scappare, nessuno." e mi abbraccia sempre più forte. Ecco che torno a sentire quella sensazione che in realtà non mi abbandona mai quando sto con Niall. Mi sento protetta, al sicuro, come se nulla al mondo potrebbe ferirmi. Tutto si mette in pausa quando sto con lui. Con lui sto bene.

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