𝐊𝐈𝐍𝐆

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Mila

Venerdì

La giornata a scuola non iniziò nei migliori dei modi, tutti gli occhi erano su di me. Questo non creava un grande disagio, il problema principale era che mi sentivo al centro dell'attenzione o forse era una mia impressione. Eppure a ogni passo aumentavano gli sguardi verso la mia direzione, guardavo ognuno di loro confusa. Solo poco dopo Dan mi venne incontro infuriato e lì capii che quel ragazzo non mi avrebbe più lasciata in pace, si era imposto qualche strano obbiettivo probabilmente.

"Cosa diamine vai a dire in giro?" urlò attaccandomi e aumentando la mia confusione. La mia irritazione stava quasi uscendo fuori dalla striscia di indifferenza che bloccava le emozioni; era mattina e già iniziavano ad esserci problemi.

"Perché devi sempre alzare la voce?" chiesi. Potevo giustificare tutti i comportamenti e personalità del mondo, ma di certo non quegli atteggiamenti nei miei confronti, perché sapevo di non aver combinato niente.

Prese il suo telefono e mostrò lo schermo appena ebbe trovato ciò che voleva farmi vedere. Era entrato sul profilo della scuola, aperto da un anonimo in più social, non lo aggiornava quasi mai per la scarsità di notizie. Non comprendevo ancora cosa ci fosse che mi riguardasse e che lo infastidisse così tanto da urlarmi contro.

"Guarda l'ultimo post" ordinò, al che lo guardai negli occhi e decisi di andarmene senza fare come diceva. Se voleva umiliarmi, aveva scelto la persona sbagliata, non amavo né le discussioni né i drammi, se stavo nel mio era molto meglio. "Dove vai?" chiese afferrandomi il polso, gesto esagerato e insensato, abbassai lo sguardo sulla sua mano restando in silenzio piuttosto calma. Lui allentò la stretta allontanandosi da me, schiarì la voce e spiegò: "Hanno messo una foto di noi due in corridoio. Non abbiamo fatto niente, eppure c'è scritto 'Nata una nuova scintilla tra il King e la ragazza misteriosa'. Nei commenti le persone pensano che stiamo insieme, non sono il ragazzo che va in giro a cercare relazioni!"

Mentre parlava, mi mostrava la sezione dei commenti. Notai che qualcuno mi aveva riconosciuta scrivendo che facevo parte delle Sparks. Altri mi davano della traditrice dichiarando che mi stessi facendo l'ex di mia cugina, altri ancora usavano nomignoli offensivi.

"Perché sei così calma? Stai leggendo, vero? Ci sono andati più pesanti con te che con me" osservò. Per un momento avevo pensato si stesse lamentando solo di se stesso, invece si era accorto anche dei commenti su di me.

"Non mi conoscono, possono dire quello che vogliono. A te cosa dà fastidio? Sai che tra noi non c'è niente, che ti importa se gli altri lo pensano? Prima o poi si accorgeranno dei loro pensieri sbagliati. Le persone cercano sempre qualcosa con cui tenersi occupate, hanno trovato il loro passatempo" li giustificai.

"Non mi piace pensare di essere un passatempo" si lamentò, "e poi ti hanno dato della pu..."

Gli tappai la bocca con la mano, "E tu non dirlo."

Tolsi la mano che avevo mosso istintivamente lasciando sul suo volto un'espressione persa e confusa. Da quando mi aveva parlato di quel post, avevo iniziato a farmi un'idea di chi avesse dato quella falsa informazione al creatore del profilo: Melanie. Era capace di farlo, per ripicca, non importava di chi si trattasse, curava solo la sua immagine e tutto doveva andare per il verso che lei decideva. Voleva tornare insieme a Dan, non capivo esattamente perché, l'unica ragione che mi veniva in mente era diventare ancora più popolare. Era bastato un giorno per finire nell'occhio di tutta la scuola, non avrei mai pensato che quel profilo fosse così tanto visitato, merito anche delle condivisioni. Mi mostrò di nuovo il telefono, i like e i commenti salivano, com'era possibile? Se prima tutto ciò non mi toccava ed ero tranquilla, iniziavo ad avere dei ripensamenti. Il mio strato di solitudine e trasparenza all'interno di quella scuola andava a sgretolarsi per quell'unica foto pubblicata.