Capitolo 10

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BLAKE

Riuscii a sbirciare la lista degli invitati prendendo così l'identità di uno di loro. Avevo intravisto alcune "x" che forse stavano messe lì per capire chi c'era già o meno, e ne ebbi la conferma quando dissi un nome non segnato e riuscii ad entrare.
La casa era spettacolare, ma la festa era così noiosa. Tutti erano vestiti eleganti e bevevano lentamente ed "elegantemente" lo champagne mentre parlavano con altre persone. Sembrava tanto uno di quegli eventi snob che si vedevano nei film.
Feci un giretto stando attento alle persone che mi circondavano, e appena vidi i genitori di Evelyn venire verso la mia direzione mi nascosi dietro un pilastro in marmo bianco. Presi il telefono dalla tasca dei pantaloni facendo finta di scrivere qualcosa mentre guardavo entrambi con la coda dell'occhio, appena arrivarono nel punto dove c'ero io feci il giro completo del pilastro per non essere visto. Li vidi continuare a camminare mentre io mi dirigevo verso la direzione opposta, continuando a tenere d'occhio chiunque mi circondasse. Se mi avessero visto lì mi avrebbero sbattuto fuori senza neanche pensarci. Conoscevo quella gente, e sapevo perfettamente quanto erano spregevoli con dei "poco di buono" come me. Cercai Evelyn con lo sguardo, ma mi bloccai come tutto il resto degli invitati quando sentii un rumore simile al metallo che sbatteva sul vetro. Vidi tutti guardare verso un punto, così voltai lo sguardo anch'io.
Evelyn stava su uno spiazzo leggermente rialzato, accanto ad un uomo. Lei era perfetta, semplicemente bellissima. Un abito blu, lungo e in velluto, con uno spacco importante, bretelline fini, e uno scollo a barca le avvolgeva il corpo perfettamente mettendo in mostra ogni singola curva e la sua forma fisica perfetta. Lui, invece, non riuscivo a vederlo. Si era voltato per posare qualcosa proprio mentre io mi giravo a guardarli. Doveva essere il fidanzato. Aveva un completo elegante e il colore blu era identico a quello di Evelyn. Quando si voltò nuovamente, con un bicchiere di champagne in mano e un sorriso a trentadue denti, rafforzai la presa sul bicchiere che avevo preso poco prima da uno dei camerieri che girava per tutta la strada stringendolo e aspettando di vederlo rompersi in mille pezzi nella mia mano. Quel pezzo di merda sul palco, accanto alla mia Evelyn, era Levi.

Mi prenderò io cura della tua piccola principessa. Evelyn.

Le parole che disse Levi quando mi avevano da poco incarcerato mi tornarono in mente.
Quel bastardo lo aveva fatto veramente. Ma l'avrebbe pagata.
《Questa donna è la mia ragione di vita, e non vedo l'ora che diventi mia moglie questo fine settimana》 comunicò Levi, sorridendo felice mentre avvolgeva il corpo di Evelyn con un braccio, attirandola leggermente a sé. Quindi mancavano solo tre giorni al loro matrimonio.
Evelyn non sembrava tanto felice, ma sul suo viso comparve un sorriso enorme appena Levi si voltò verso di lei per baciarla. Tutti applaudirono. Io rimasi a fissarli schifato, senza muovere un muscolo.
Levi continuò a parlare per qualche altro minuto, poi la festa tornò come prima. Rimasi in disparte tutto il tempo, e appena notai Evelyn da sola mi avvicinai a lei.
《Pensavo fossi migliore ad organizzare feste. A quanto pare le voci al liceo non erano vere.》
Si voltò immediatamente verso di me, sconcertata dal vedermi lì, e poi i suoi occhi iniziarono a muoversi da una parte all'altra guardandosi attorno. Stava entrando nel panico, e sapevo che la sua paura era che i suoi genitori mi vedessero.
《Vai via immediatamente》 mormorò guardandosi attorno.
《Volevo solo farti i complimenti. Di chi è stata l'idea di anticipare tutto? Non credo tua. Non sembri così felice di stare al suo fianco.》 Guardai attentamente il suo corpo, allungando la mano e sfiorandole un fianco.
《Non toccarmi. Sparisci da qui》 disse diventando una furia, cosa che mi fece ridere. Era sempre così bella quando si incazzava.
《Non hai risposto a quello che ti ho detto.》
Stava per rispondere ma invece la vidi assumere un'espressione seria, mi voltai leggermente e smisi di ridere anch'io vedendo Levi dirigersi verso di noi e fermarsi accanto a Evelyn.
Lo guardai seriamente, mentre lui faceva lo stesso. Sul suo volto si poteva scorgere un filo di confusione, sicuramente non era al corrente del mio rilascio. Entrambi ci lanciammo uno sguardo di sfida.
《Tesoro, non ci presenti?》 Lui attirò Evelyn a sé, con fare protettivo.
Puntai lo sguardo sulla sua mano attorno alla vita di lei, mentre lei si agitava sul posto.
《Levi, lui è Blake. Blake, lui è Levi. Blake era con me al liceo, siamo rimasti in buoni rapporti. Levi, invece, è il mio fidanzato.》 Se poteva sarebbe sprofondata dell'imbarazzo. Doveva aver fatto pratica nel mentire, perché le era riuscito benissimo.
Feci un solo cenno con la testa, e Levi ricambiò. Nessuno dei due aveva intenzione di dire la verità, di far uscire fuori la nostra conoscenza con Evelyn.
《Non mi ricordavo di averlo visto nella lista che abbiamo preparato》 disse lui seriamente, guardando Evelyn.
《L'ho aggiunto io prima di dare la lista. Scusa se non te l'ho detto》 continuò a mentire lei.
《Mi dispiace aver creato questo inconveniente. È meglio che vada, ora. Congratulazioni》 sfoggiai un sorriso falso con entrambi, per poi andare via.
Il mio intendo era quello di tornare a Sacramento seduta stante. Neanche il tempo di arrivare alla macchina, ricevetti una chiamata da un numero sconosciuto.
《Pronto?》 Infilai le chiavi nella serratura della portiera, aprendo la macchina ed entrandoci. Misi in moto, ma rimasi fermo lì.
《Sparisci, Davis. Sparisci dalla zona e dalla vita di Evelyn. Ci siamo capiti?》
《I miei sono morti, e non sarai tu a dirmi che cosa fare. Quello accanto a lei non è il tuo posto, quindi quello che dovrebbe sparire sei tu.》
《Ho detto che mi sarei preso cura di lei, non ho mai detto che l'avrei lasciata andare.》
《 Non mi arrenderò così facilmente solo perché adesso è tua. Era mia e so nel profondo quanto lei sia ancora mia. Me la riprenderò, aspetterò solo il momento giusto.》
Chiusi la chiamata senza lasciargli il tempo di rispondere, poi partii.
Prima o poi avrebbe commesso un errore, e lei sarebbe corsa da me. La conoscevo troppo bene.

Love (Attraction Series 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora