Capitolo 12

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EVELYN

《Oggi arriva la madre di Levi. Voglio già morire.》 Tirai un lungo sospiro.
《Non esagerare, dai. Non è poi così male.》
Risi ironicamente alle parole di mia madre. 《Lo dici perché non sei tu quella che è costretta a frequentarla, ma soprattutto non sei tu quella che odia.》 Ed era vero. Lei non era obbligata a frequentarla, io sì essendo la madre del mio fidanzato.

Mi trovavo a casa di mia madre per aiutarla a sistemare alcune cose di mio padre dentro a delle scatole che poi avrebbe messo nel seminterrato della casa. C'erano ancora tante cose, motivo per cui mi ero proposta di aiutarla. Nel giro di due settimane l'avevo vista invecchiare velocemente, e volevo che evitasse di sforzarsi eccessivamente.
Più passava il tempo, più tornava ed essere la madre che era sempre stata. Non mi stressava dicendomi quello che dovevo o non dovevo fare, ma si preoccupava di come stavo veramente. Questo suo comportamento mi fece capire ancora di più quanto ci fosse di mezzo mio padre. Dopo la sua morte chiesi a mia madre se sapeva il motivo di tutto quello che era successo, e disse chiaramente che voleva crescere una donna che potesse gestire tutto quello che un giorno sarebbe rimasto, e se non frequentavo loro e tutto il resto allora non ne sarei mai stata capace. Non erano quattro soldi quelli che mi sarebbero rimasti, un giorno.

Quando entrai in casa mi bloccai sentendo una voce femminile provenire dal salotto. Chiusi la porta alle mie spalle dirigendomi verso la voce di Levi e di quella donna. La voce mi era familiare, ma speravo di sbagliarmi.
Entrai in salotto mentre dentro mi sentivo morire. La madre di Levi stava seduta sul divano, mentre rideva parlando con il figlio. Lui appena mi vide si alzò subito venendo verso di me, abbracciandomi e baciandomi a stampo subito dopo. Ricambiai il bacio, stampandomi poi sulla faccia un sorriso finto appena lui si staccò.
《Il suo volo è stato anticipato, non te l'ho detto prima perché volevo farti una sorpresa》 mi disse sorridendo felice. Oh, quanto ti sbagliavi. Questa non è proprio una bella sorpresa.
Lui non sapeva niente di com'era cattiva la madre nei miei confronti. Lei stava sempre a punzecchiarmi, a farmi sentire inutile e minuscola in confronto a lei. Non all'altezza del figlio, quando in realtà erano loro a non essere all'altezza della mia famiglia, detto sinceramente.
Guardai prima lui, poi lei. Mi diressi verso la madre continuando a tenere il finto sorriso stampato in faccia, poi l'abbracciai.
《Sono contenta che tu sia arrivata prima, Olivia.》 Mi staccai da lei, guardandola negli occhi.
《Anche io, tesoro. Sono meno stressata, sinceramente.》 Sorrise accarezzandomi una guancia.
Mi voltai a guardare Levi, che prendeva le chiavi della macchina. 《Vado a prendere qualcosa di dolce da mangiare dopo pranzo. Non ci metterò molto. Nel frattempo prepari il pranzo?》 Mi chiese avvicinandosi a me, lasciandomi un bacio a stampo che ricambiai.
《Certamente》 mormorai, e lui sorrise dando un bacio sulla guancia alla madre, poi andò via.
《Quante volte devo ripeterti che per te sono la signora Dalton e non Olivia? Tieni la confidenza per te, Evelyn.》
《Perché mi tratta così?》 chiesi confusa. 《Sono passati un bel po' di anni da quando io e Levi stiamo insieme, eppure lei continua a non accettarmi. Non capisco cosa io abbia fatto di sbagliato.》
《Semplicemente non ti voglio accanto a mio figlio, ma purtroppo non posso obbligarlo a lasciarti e tu prima o poi cederai. Levi è troppo per te. Ora vado a cambiarmi, tu cucina come fa una brava moglie.》
La guardai a bocca aperta mentre lei saliva le scale andando al piano di sopra. Ma questa si credeva di essere ai primi anni del novecento? Forse non si era resa conto che i tempi erano cambiati. E se credeva che avrei ceduto per come mi trattava, si sbagliava di grosso.
Mi diressi in cucina, mi lavai le mani e iniziai a preparare il pranzo.
Se avessi detto a Levi come stavano le cose non mi avrebbe mai creduto, ne ero certa. Proteggeva la madre per ogni cosa, anche per ogni singola opinione.
《Merda》 mormorai controllandomi la mano. Mi ero tagliata. Andai verso il lavandino mettendo subito la mano sotto l'acqua, lavando via il sangue. La ferita non sembrava profonda, ma il sangue era molto.
Chiusi l'acqua andando in bagno, mi disinfettai la ferita e ci misi sopra un cerotto... poi tornai in cucina continuando a preparare il pranzo.

Love (Attraction Series 2)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora