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( bello iniziare i disegni e non avere voglia di finirli)

Takechiyo scaricò le tre ragazze nel villaggio dove era stato assegnato loro il nuovo compito. Si trattava di un semplice caso di problemi con dei demoni.
All'entrata del villaggio videro il corpo carbonizzato di un toro.
- sembra delizioso - disse Moroha, scavando già all'idea di metterlo tra i denti.
- poverino...- disse invece Towa.
Una voce le chiamò dal bosco - ehi voi!- era un uomo insieme alla moglie e alla figlia piccola. Sembrava spaventato - toglietevi da lì o rischiate di finire vittima degli scontri dei fratelli demoni!-
Moroha sorrise, contenta di aver già localizzato la preda- quindi sono loro la causa del problema-
L'uomo annuì, e le guidò sul luogo del loro ultimo scontro. La terra era completamente bruciata, ed era disseminata di corpi di tori.
- si chiamano Kinka e Ginka, è colpa loro se qui stiamo sempre peggio -
Come se avessero sentito le sue parole, delle nubi temporalesche ricoprirono velocemente il cielo.
- stanno arrivando !- esclamò terrorizzata la moglie dell'uomo, e i due scapparono nel bosco.
- per fortuna sono venuti loro da noi!- esclamò Moroha.
Le nubi si aprirono, e due demoni dal corpo allungato ne fecero capolino. Le loro code erano intrecciate, costringendoli a restare attaccati mentre si combattevano a vicenda. Entrambi loro corpi erano ricoperti di cicatrici.
Towa corse verso di loro, ignorando i fulmini che le cadevano intorno - smettetela! Siete fratelli, perché combattete?!-
Ginka, il gemello dal corpo argentato, colpì Kinka, il gemello dal corpo dorato- non abbiamo scelto noi di essere fratelli!-
- e allora perché ve ne restate uniti?!- ribattè la ragazza.
- perché nella nostra stirpe ognuno nasce attaccato al corpo dell'altro, e il piu forte divora il più debole, conquistando un corpo demoniaco forte !- spiegò Kinka, parlando i fulmini di Ginka.
- è la legge del più forte...ma purtroppo non siamo ancora riusciti ad ucciderci l'un l'altro!- ribattè Ginka.
Towa, con le speranze sotto i piedi di farli riappacificare, guardò Setsuna e Moroha in cerca di consigli - quindi che facciamo?- chiese, mentre in lontananza i due continuavano a litigare.
- beh, non abbiamo altra scelta che sconfiggerli- disse Moroha incoccando una freccia.
Però, non appena le due gemelle sfoderarono le armi, i due fratelli fermarono lo scontro. Purtroppo erano troppo lontani e le tre non riuscirono a cogliere le loro parole, e li guardarono scappare.
Nonostante non li avessero uccisi, l'uomo e la donna di prima offrirono comunque loro da mangiare, come ringraziamento per averli scacciati.
Durante la cena, qualcosa entrò negli occhi di Towa e Setsuna.
Moroha intanto se ne stava stesa a terra con la pancia sazia - quei due erano proprio senza speranza ! E dire che al mondo ci sono fratelli che vanno d'accor- venne interrotta dalla spada di Towa che la mancò per un soffio.
Lei e la sorella si erano messe a combattere dentro la piccola capanna della coppia, rovesciando la pentola del cibo e spaventando la loro bambina.
- andiamo fuori !- urlò Towa con tono minaccioso, e lo scontro si trasferì all'esterno.
Moroha si alzò subito in piedi e le seguì- oi ma che vi prende?!-
Le due gemelle si fermarono a guardarla, come infastidite dalla sue oresenza, e Moroha riuscì a vedere Kinka e Ginka all'interno dei loro occhi.
- ehi piantatela! Quei due demoni vi stanno controllando !-
Setsuna, sfruttando quel barlume di lucidità che le era concessa, riprese il controllo del proprio corpo e lanciò in aria un veleno antidemoni, che Towa tagliò mentre cercava di attaccarla, spargendolo così nell'aria.
I due demoni uscirono pochi secondi dopo, e sulle loro fronti brillavano le perle dell'arcobaleno d'oro e d'argento.
- evviva sono scappati!- esclamò contenta Towa mentre muoveva alcuni arti.
- dovremmo seguirli e riprenderci le perle- disse Moroha, chiamando Takechiyo affinché li seguisse.
- aspettate vado a prendere le mie cose !- disse Moroha correndo dentro la capanna, ma Towa e Setsuna non la aspettarono e partirono, lasciandola a piedi.

Seguirono i due demoni fino ad arrivare tra le montagne. Kinka era nel bel mezzo di una battaglia con una femmine della loro specie, ma grande almeno dieci volte lui, e teneva Ginka intrappolato con delle funi di carne che uscivano dal suo corpo.
Kinka approfittava ogni singola distrazione della donna per liberare il fratello, finendo però nella sua stessa situazione.
Setsuna, vedendo i due fratelli che cercavano di restare uniti, provò un senso di dejavu, e la testa iniziò a farle male. Ricordi lontani le passarono davanti agli occhi, di quando stava scappando dalla foresta in fiamme. Non riusciva però a ricordare chi fosse la bambina insieme a lei.
Alla fine la donna riuscì a separarli, strappando il corpo indebolito di Ginka da quello di Kinka, e scaraventando il secondo contro una delle tante pareti di roccia.
Towa lo raggiunse - Kinka stai bene ?-
Kinka tese la mano verso di loro- aiutatemi...vi prego - chiese con aria sofferente, riuscendo a malapena a tenere gli occhi aperti - mio fratello...-
La donna che teneva legato Ginka si mise a ridere - questo è davvero ridicolo! Vuoi così bene a tuo fratello? Tanto alla fine vi sareste dovuti uccidere a vicenda...anzi, tu stesso hai c e cercato di ucciderlo! -
Towa le puntò il dito contro- ascolta scema! Smettila di sparare cavolate!- si girò verso Kinka - salveremo Ginka. Non sopporto quando qualcuno parla così dei fratelli!- estrasse la spada- ad una condizione però, ci restituirete le perle-
Kinka si alzò a fatica - e va bene...alcuni sacrifici sono necessari -
Setsuna li bloccò entrambi, sbarrandogli la strada con la Naginata - aspettate, ci penso io -
Ad attaccare furono Setsuna e Kinka, lasciando Towa indietro. Il demone la aiutò potenziando la sua arma con le fiamme, dicendole che il punto debole di Joka, la donna gigante, era proprio il fuoco.
Setsuna riuscì a colpirla così forte da farle perdere la presa su Ginka, che venne recuperato al volo dal fratello.
- le perle appartengono a me !- gridò Joka piena di rabbia, trafiggendo la schiena di Kinka.
I due fratelli caddero al suolo privi di senso e in fin di vita.
Nel frattempo Setsuna continuava ad attaccarla, bruciando lentamente parti del suo corpo con la propria Naginata. Quando lanciò l'ultimo colpo, le fiamme crebbero a dismisura, illuminando il cielo notturno. Uno stormo di rondini infuocate si scagliò contro Jonka, bruciando completamente il suo corpo, riducendolo in polvere.

Quando ormai la minaccia era sparita, le due gemelle raggiunsero i due fratelli.
Setsuna si inginocchiò di fronte al cadavere di Ginka- ci dispiace di no. Essere riuscite a salvarlo -
Kinka si girò verso il fratello- ci siamo sempre combattuti per uccidere l'altro...ma forse abbiamo sempre saputo che se uno di noi due fosse morto, l'altro lo avrebbe seguito. Ginka...anche se ci siamo odiati, eravamo la ragione di vita dell'altro...- e con queste ultime parole, abbracciò il fratello un ultima volta prima di scomparire, venendo trasportato via dal vento.
Le due perle tornarono all'interno delle rispettive padrone.
- andiamo a casa - disse Setsuna facendo dietrofront.
Towa la fermò afferrandole il polso - Setsuna...per caso hai ricordato qualcosa?-
Setsuna non rispose e continuò a camminare, costringendola a perdere la presa.

UN AMORE DEMONIACO 8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora