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- una delle fortezze del comandate scimmia sembra sia stata rasa al suolo -
- comandate scimmia?- chiesero perplesse le tre ragazze. - intendi quelle con la pelle rossa che fanno "iih iih"?- chiese Moroha.
- no - rispose secco Jubei - i soldati spediti laggiù non fanno mai ritorno, quindi mi hanno chiesto di indagare, poiché temono che sia opera di un qualche essere sovrannaturale. Accettate?-
- dipende dalla ricompensa - disse Moroha.
- a chi riuscirà a sconfiggere il demone, il comandante offre mille mon in monete -
L'umore di Moroha si ribaltò totalmente, e tutta entusiasta batte il pugno a terra - ci sto!-
- Takechiyo - chiamò Jubei, e il cucciolo di Tanuki apparve accanto a lui.
Moroha si alzò da terra e tutta contenta si diresse verso l'entrata. Quando però non vide lo stesso entusiasmo nelle sue compagne, si girò verso di loro - dai andiamo!-
- io e Setsuna non siamo interessate alle taglie - rispose Towa.
- come non v'interessa?! Ci danno mille mon! Equivale a un koku e di riso!-
- mangiatelo da sola - rispose Setsuna.
- certo che me lo mangio da so...ma vi pare che io riesca a mangiare così tanto?! Fate poche storie e andiamo!-
- per oggi ci separiamo, d'accordo?- chiese Towa, cercando di usare un po' più di tatto della sorella - noi abbiamo un'altro obiettivo...-
- e perché dovremmo venire con te - chiese Setsuna.
Moroha incrociò le braccia e ci pensò su- ecco...come dire...Siamo una squadra, no?-
Setsuna parve sorpresa dalla risposta - una squadra? Il lavoro di una cacciatrice di taglie e ben diverso da quello di  una cacciatrice di demoni-
Moroha non ci vide più , e corse prima fuori dalla capanna, poi giù per la collina, urlando insulti alle due ragazze e chiamando Takechiyo, che continuava a dirle di star andando nella direzione sbagliata.

- ma che cavolo...e io che le ho sempre ritenute delle cugine. Le ho sempre trattate bene, e invece guarda come si sono comportate...- borbottò Moroha, che se ne stava tutta sola rannicchiata sul guscio di Takechiyo. - pensavo di aver trovato delle compagne finalmente...sono sempre stata sola, ecco. Immagino tu non possa capire che significa , ma per un quarto demone non è sempre tutto rosa e fiori!-
- ehi! Moroha!- la chiamò una voce da terra.
Si girò, e vide Towa e Setsuna che la seguivano in bicicletta.
- Moroha aspetta! Veniamo con te!- urlò Towa col fiatone.
Moroha sorrise, poi diede delle pacche a Takechiyo- più veloce!-
- non vuoi aspettarle...?- chiese il Tanuki.
- no no, più veloce !-
Takechiyo aumentò la velocità, lasciando indietro le due sorelle, mentre Moroha sghignazzava compiaciuta.
Quando non c'è la fece più si ritrasformò, constringendo così la ragazza ad aspettare le altre due.
Towa scese dalla bicicletta stremata, con le gambe che imploravano pietà e una strana voglia di strozzare la cugina - perché...sei scappata?-
- Takechiyo ha iniziato ad andare speditissimo tutto di botto! -
- verame...- Takechiyo non riuscì a rispondere, sia per la stanchezza, sia per il piede di Moroha sulla sua pancia.
- allora, perché mi avete seguita?-
- ti aiutiamo con la taglia - rispose Towa.
- ma se prima mi avete detto di no!-
- ehm...ecco...-
- ti abbiamo rivalutata come una compagna su cui contare - rispose Setsuna, coprendo così il vero motivo.
Jubei aveva consigliato alle due di dare una ricompensa a chiunque avesse trovato delle informazioni sulla Farfalla dei Sogni, e la cifra era la stessa esatta della ricompensa di Moroha.
- eh? Sul serio?- chiese Moroha grattandosi la nuca imbarazzata.
- eliminiamo il demone insieme - 
- oh beh, se insistete tanto...potete venire con me !-
- grazie Moroha- rispose Towa.
Takechiyo indicò loro la posizipne della fortezza e se ne andò, portandosi dietro la bicicletta.

Quando le tre arrivarono a pochi passi dalla fortezza, nascosto tra i cespugli trovarono un piccolo demone. Aveva l'aspetto di un bambino umano, se non per il corno sulla fronte, le striscie viola che gli segnavano le braccia e il guscio sulla schiena.
- che vuoi?- gli chiese Setsuna, e il piccolo sgattatiolò via terrorizzato.
Decisero di ignorarlo a proseguire.
Trovarono al posto della fortezza solo un piccolo capezzale , su cui c'era sdraiato un demone con una lunga coda da rettile.
- pensavo fosse un'altro samurai, invece è solo un gruppo di ragazzine - disse il demone alzandosi in piedi.
- sei stato tu a distruggere la fortezza che c'era qui?- gli chiese Towa.
L'altro fece una faccia offesa - non l'ho distrutta. Era priva di raffinatezza, e quindi un intralcio. Guardate che paesaggio straordinario!- disse indicando la radura attorno a loro con un ampio gesto teatrale del braccio.
- si è stato lui- sussurrò Moroha, sguainando la spada subito dopo - preparati! Mi prenderò la tua testa e riscuoterò la taglia!-
- cosa?!- esclamò il demone - qualcuno ha messo una taglia sulla testa del grande Konton?! -
- Konton?- ripeterono sorprese le tre ragazze.
- uno dei sottoposti di Kirinmaru...- disse Moroha.
- quindi, che facciamo?- chiese Towa guardando le compagne.
- lo facciamo fuori ovviamente !-
Da lontano, la voce di un bambino le avvertì di spostarsi, e grazie al suo avvertimento riuscirono a schivare gli attacchi dei due cani guardiani, uno del vento e uno del tuono.
Konton si avvicinò a loro e sguainò la spada - non avrò pietà, mezzedemoni!-
Mentre le due gemelle constrastavano gli attacchi dei cani, Moroha si era lanciata all'attacco del sottoposto di Kirinmaru. Quest'ultimo si limitava semplicemente a parare, senza muovere un muscolo. Quando finalmente la ragazza riuscì a trovare un punto scoperto lo attaccò, ma la lama della sua spada non scalfì la corazza che lo proteggeva, e venne sbalzata via.
- com'è possibile che non gli abbia fatto nulla?!- esclamò frustrata Moroha.
Towa la affiancò - allora...proverò a rubargli l'aura demoniaca- disse, illuminando la lama e preparandosi ad attaccare. Quando gliela puntò contro però l'aura demoniaca del demone non venne risucchiata.
Konton rise soddisfatto davanti a quella scena -non ci riesci per il semplice fatto che non so usando nessuna tecnica demoniaca. Non riuscite a trafiggermi per l'armatura che indosso, neppure i diamanti possono scalfirla -
Riuscì a colpire Towa con un colpo emanato dalla propria spada - non paragonatemi ai demoni di questa regione - estrasse un talismano, pronto ad attaccare, ma le tre ragazze vennero avvolte da delle nuvole nere, che le sollevò e le trasportò lontane dal loro avversario.

UN AMORE DEMONIACO 8Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora