- si può sapere perché mi avete disturbato per questo?-
Inuyasha la guardò male - Sakura, guarda che è il tuo lavoro -
La donna sbuffò e guardò i cadaveri ai propri piedi. Erano di due contadini a cui mancava la testa, e i corpi erano stati spolpati fini a lasciare solo le ossa.
I due abitanti che li avevano chiamati spiegarono loro la situazione - da quando il cimitero è andato distrutto, molte persone sono state attaccate- spiegò uno.
- e il demone che vi era intrappolato si è pure portato via le teste !- esclamò l'altro terrorizzato.
L'orecchio di Inuyasha si mosse, segno che il mezzodemone aveva percepito qualcosa - Miroku, Sakura - li avvertì senza scomporsi.
Il monaco tirò fuori dei talismani - a quanto pare è più vicino di quanto pensassimo -
- forza sbrighiamoci - disse annoiata Sakura sbadigliando. Non dormiva da almeno una settimana, ed era pronta a bruciare vivo il demone che le aveva impedito di godersi la sua meritata pausa.
Miroku lanciò i talismani verso il punto dove aveva percepito l'aura maligna , e questi si andarono a conficcare nel terreno.
Sakura battè il piede a terra, e una colonna di terra spinse verso l'alto il demone in questione. Aveva l'aspetto di un'enorme testa fatta di radici. Dalle fauci pendevano le due teste dei contadini, mentre quelle delle sue precedenti vittime erano attorcigliate attorno al corpo , anch'esso costituito da radici.
I due contadini indietreggiarono terrorizzati, mentre Inuyasha sfoderava Tessaiga e lo tranciava con un colpo netto. Sakura diede fuoco ai pezzi di corpo rimasti, per evitare qualsiasi complicazione - mi avete disturbato per niente -
- beh se le cose si fossero messe male, tu sei quella più veloce. Saresti andata a chiamare aiuto - la prese in giro Inuyasha.
- ah ah , divertente -
Mentre i due si punzecchiavano, i contadini ringraziavano Miroku.
Il monaco sorrise loro educatamente , dopodiché si rivolse ai suoi amici - ho visto un pezzo di radice scivolare sotto il terreno, non abbiamo ancora finito -
Inuyasha sbuffò e si mise Tessaiga in spalla - ecco, colpa tua che non lo hai bruciato bene -
Sakura lo fulminò con lo sguardo- lo avrei fatto se tu non lo avessi tagliuzzato in mille pezzettini !-
Miroku tirò un pugno in testa ad entrambi, dopodiché si rivolse ai contadini - potreste condurci al cimitero?- chiese gentilmente.
I due annuirono, e imboccarono un sentiero che portava fuori dal villaggio.
Sakura seppellì il viso in mezzo al pelo del kimono e si riscaldò, dato che era ormai il tramonto - uff, tra poco è ora di cena -
- prima sbrighiamo questa faccenda, prima torniamo a casa - le disse Miroku.
Il contadino più anziano indicò loro i resti del sepolcro dove era imprigionato il demone.
Miroku si inginocchiò per controllare le macerie, e tirò fuori una freccia.
- non è una freccia di Kikyo?- chiese mostrandola ad Inuyasha per averne la conferma.
- non...non saprei - rispose il ragazzo guardando in un'altra direzione.
Sakura lo guardò e inarcò un sopracciglio - torniamo a casa e chiediamo a Kaede allora , o a Kagome-
Inuyasha la guardò male , ma non battè ciglio - andiamo -Quando tornarono al villaggio, Kaede confermò i loro dubbi, guardando con stupore la freccia ormai rovinata appartenuta alla sorella.
- strano che tu non l'abbia riconosciuta Inuyasha - lo istigò Sakura mentre divorava una ciotola di zuppa.
Il mezzodemone la ignorò.
- e che ci faceva li una freccia di Kikyo- chiese Miroku.
- vedete, è stata proprio lei a sigillare Nenokubi, il demone di Radici , poco prima che incontrasse Inuyasha - spiegò loro Kaede.
- e per quale motivo non l'ha purificato?- chiese Miroku.
La vecchia scosse la testa - non ne ho idea. A quei tempi Kikyo aveva a che fare con demoni di ogni tipo, immagino si fosse stancata di ucciderli. Era lo stesso periodo in cui stava aiutando Onigumo. Anche Nenokubi voleva appropriarsi della Sfera dei Quattro Spiriti, proprio come te Inuyasha -
- io non c'entro niente !- sbottò il ragazzo.
- per tua fortuna !- disse Sakura alzandosi e tirandogli un pugno - io vado a dormire !- uscì dalla capanna di Kaede e si incamminò verso casa.
Da quando era tornata Kagome, ovvero sei mesi prima, non aveva avuto un attimo di pace. Tra i demoni che infestavano la zona, le visite della signora Inukimi e il lavoro al villaggio, trovava davvero poco tempo per rilassarsi. E Sesshomaru non era d'aiuto, dato che si teneva alla larga dal villaggio se non aveva un motivo per restarci, oppure la trascinava con sé a combattere.
- mh?-
Aveva percepito l'aura di Nenokubi. Era in direzione della casa di Sango e Miroku.
Con la coda dell'occhio scorse il movimento di una radice a terra, e la seguì - sei testardo-
Arrivò davanti alla casa di Sango, e lo colpì in pieno con le fiamme, mentre al tempo stesso Hiraikotsu lo tranciava in due.
- state bene ?- chiese a lei e Kagome.
Rin uscì da dietro di loro - si ! Anche le gemelle e Hisui stanno bene- disse tutte contenta indicando i tre figli di Sango.
- bene...quel bastardo è arrivato fin qui - cercò di capire se fosse scappato di nuovo sotto terra. Riuscì a trovarlo , ma si muoveva così rapidamente che perse la sua posizione nel giro di pochi secondi.
Kagome la guardò, e non sembrava arrabbiata - quel demone mi ha chiamata Kikyo-
Proprio in quel momento arrivarono Inuyasha e Miroku.
Shippo, trasformato in Kagome, si lanciò su Inuyasha - tu mi nascondi qualcosa !-
Inuyasha vide la coda di volpe e tirò un cazzotto in testa al piccolo demone.
- tanto vale spiegarvi che succede - disse Miroku dopo aver controllato che la moglie stesse bene.
- quel demone ci ha ordinato di dargli la Sfera - disse Sango.
- e dire che l'abbiamo distrutta secoli fa !- si lamentò Shippo infuriato. - sempre a causare casini - sbuffò Sakura - probabilmente quella radice ambulante non è stato avvisato del fatto che né la sfera né Kikyo ci sono più -
- esatto. Nenokubi si espande sottoterra, perciò dobbiamo sradicarlo da tutti i sei villaggi costruiti attorno all'albero Sacro - disse Miroku.
- direi di dividerci - propose Sango - Sakura , tu puoi cavartela da sola coi tuoi poteri di sacerdotessa, perciò ti occuperai di quattro villaggi. Kagome e Inuyasha voi prendete quello vicino alla montagna, io e Miroku ci occuperemo dell'ultimo -
Tutti annuirono e si prepararono a partire.
- aspetta Sango, tu dovresti restare coi bambini - le disse Miroku mettendole le mani sulle spalle.
Sakura sentì Chizakura vibrare al proprio fianco , e sorrise - non penso ce ne sarà bisogno -
Tutti si girarono verso di lei con uno sguardo interrogativo.
- qui ci penserà l'angelo custode , andiamo !-
Miroku e Sango capirono subito a chi si stesse riferendo, e salirono in groppa a Kirara.
- ma di che parla - chiese Inuyasha mentre Kagome prendeva l'arco e le frecce.
Sakura partì verso il primo villaggio, senza doversi preoccupare dell' incolumità di Rin o dei figli di Sango.
Quando arrivò al primo dei sei villaggi, venne investita dall'aura maligna di Nenokubi , ma non si lasciò intimorire o impressionare. Era pur sempre un'aura debole.
- vediamo di farti uscire da sotto terra !- senza scendere a terra, rivolse le mani verso l'alto , e sul terreno cominciarono a crearsi delle crepe, da cui lentamente stavano uscendo le radici del Nenokubi.
Dopo pochi secondi il demone si ritrovò totalmente esposto, dato che era stato costretto ad uscire.
Scioccò le dita e il corpo prese fuoco.
Non ci mise molto a liberare i restanti tre villaggi, e a lavoro finito cercò di capire in che direzione andare per raggiungere i suoi amici.
Ad indicarle la via fu un bagliore nel cielo, molto simile ad una scia.
" La freccia di Kikyo" pensò riconoscendola. Troppe erano le volte in cui aveva visto una freccia simile fendere l'aria.
Seguì la freccia, e scoprì che l'aveva portata al punto dove si trovava il corpo principale del Nenokubi. Inuyasha e gli altri erano già li, e insieme a Kagome se ne stava già occupando.
Quando li affiancò il mezzodemone stava già scagliando il Meido Zangetsuha ( o ' Luna del mattino che conduce all'aldilà ' cit ).
- ce ne hai messo di tempo eh?- la punzecchiò Inuyasha, beccandosi un'occhiataccia - guarda che ho fatto il quadruplo del tuo lavoro!-
- tu non hai eliminato il Nenokubi -
- elimino te se NON MI FATE DORMIRE !- tirò un calcio ad un sasso e si incamminò verso il villaggio.- state tutti be- Sakura non fece tempo a mettere piede nella casa di Sango che si beccò il bastone di Jaken in testa - ehi!-
Il Kappa ridacchiò - ti avevo scambiata per un demone orribile -
- quello brutto sei tu Jaken - gli disse Rin abbracciando Sakura.
Controllò che stesse bene , poi tentò di abbracciare Sesshomaru, ma il demone le tirò un pugno in testa - non ti azzardare mai più a chiamarmi in quel modo -
Sakura ringhiò e incrociò le braccia - smettetela di picchiarmi!-
Sesshomaru le accarezzò la testa per calmarla -vi siete liberati di Nenokubi?-
- mhm- rispose lei annuendo e guardandolo male - sappi che ti è vietato uscire dal villaggio per le prossime 24 ore! E dovrai farti anche perdonare !-
Lo guardò mentre alzava in modo impercettibile l'angolo della bocca verso l'alto, e arrossì - non ..non intendevo quello -
- bugiarda -
- depravato -
Sesshomaru si piegò per baciarla - sei tu che pensi sempre a quello - le sussurrò a pochi millimetri dalle labbra - io non ho detto niente -
Dietro di loro di sentirono dei colpi di tosse , e videro che Miroku e Sango li stavano guardando dalla porta - andare a flirtare in casa vostra -
Le due gemelle di gettarono tra le braccia del padre, mentre Rin porgeva a Sango il piccolo Hisui.
Sakura afferrò la manica di Sesshomaru e lo trascinò all'esterno - scordati di uscire di casa fino a domattina-
- pensi di potermi dare ordini, Moglie?-
- certo, marito caro, a casa comando io!-
- sono senza speranza quei due ..- sussurrò Jaken, che si era tenuto a qualche metro di distanza dalla loro lite passiva.
Rin invece li trovava divertenti. Ogni volta che Sesshomaru tornava a casa, Sakura prima gli urlava su, poi si addolciva e si lasciava coccolare. Rin le faceva sempre compagnia quando era costretta ad aiutare gli abitanti del villaggio , e riusciva a vedere quanto la donna sentisse la mancanza del marito, anche se non lo dava a vedere.
- che carini -
Jaken la guardò - tu sei matta -- il Pozzo Mangiaossa si trova nella foresta di Inuyasha, nei pressi dell'albero Sacro. Un tempo vi gettavano dentro i corpi dei demoni uccisi, e dopo poco le ossa scomparivano.
Poco tempo fa il pozzo è stato sigillato, e da allora è impossibile passarlo - disse il vecchio a Towa, che se ne stava legata davanti a lui e al Signore di quelle terre. Di fronte a lei avevano messo la sella della bici di Kagome, ormai arrugginita, e accanto c'era il libro di storia della società della ragazza.
- eppure tu vieni dallo stesso luogo delle sacerdotesse Kagome e Sakura...dal villaggio Reiwa qui c'è scritto - continuò il vecchio, concondendo il nome dell'epoca moderna con quello di un villaggio.
Il Signore gli fece segno di interrompersi, e si rivolse con toni calmo alla ragazza - dicci principessa demone, cosa ci attende in futuro? Che fine farà il nostro clan? Narraci la tua storia-
Towa, che non aveva intenzione di svelare niente che avrebbe potuto compromettere il futuro che conosceva, guardò male entrmambi con i propri occhi scarlatti - vi consiglio di andarvene, o finirà molto male -
Poco distante si sentirono le urla delle guardie e il rumore di porte che venivano sfondate.
- ci sono degli intrusi!- urlò una di loro , per poi venire scaraventata all'interno della stanza da una ragazza vestita di rosso - siete proprio deboli!- esclamò Moroha.
Dietro di lei c'era una ragazza dai capelli neri, con una pelliccia sulla spalla - guarda te che ci tocca fare per venirti a salvare - disse Setsuna, tagliando poi le corde che tenevano ferma Towa.
- Grazie ragazze - disse alzandosi e sorridendo alle due.
- forza torniamo a casa Towa!- disse Moroha.
Io vecchio tentò di mantenere un'aria minacciosa, ma la voce tremante lo tradì- e voi chi siete ?-
Moroha lo guardò e rise - chi siamo?! Noi...- si fermò ed annusò l'aria, per poi sorridere e mostrare i canini - ecco cos'era questo strano odore ...YOTSUME - si lanciò contro il vecchio, tagliandogli in due il copricapo e scoprendo un secondo paio di occhi sulla nuca.
Il signore cadde all'indietro per lo spavento, mentre Setsuna attaccava il demone, il quale però riassunse la sua forma di gufo a quattro occhi e volò fuori dalla porta.
- mi prenderò la tua taglia!- esclamò Moroha.
- aspetta ! - la fermò Towa, dato che la ragazza era già pronta a partire in quarta per prenderlo - sa troppe cose, dobbiamo prenderlo e farlo parlare !-
- andiamo allora !-
Moroha e Setsuna uscirono fuori per inseguirlo sotto la pioggia. Towa prima di seguirle prese la sella della bici e il libro di storia - ehi Vecchio -
- si ...si?- chiese lui tremante uscendo da dietro il paravento.
- questi me li riprendo - si rimise l'Haori bianco e prima di uscire gli sorrise - alla prossima -
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