- ugh ma perché non ci rimane mai niente dei demoni che eliminiamo?!- gridò esasperata Moroha con le mani nei capelli. Lei e le due sorelle erano alla ricerca di un'altra taglia.
- colpa tua che ti sei indebitata - disse Setsuna.
- è quella colpa del mio maestro !-
- maestro?- chiese Towa.
Non fece in tempo a ricevere una risposta da Moroha dato che il telefono le cadde dalla tasca, attirando l'attenzione della sorella. Non appena l'oggetto emise un qualsiasi suono, Setsuna gli puntò l'arma contro.
- ehi aspetta !- Towa se lo riprese, e cominciò a spiegare a Moroha perché nell'altra epoca le fosse indispensabile, mentre Setsuna lo guardava con astio.
- qui non prende, perciò non serve a molto...ma non riesco a separarmene - spiegò alle due.
- oh anche io ho una cosa simile!- Moroha tirò fuori dalla tasca la zampa di Kappa - me l'ha regalata il nonno!-
Le altre due la guardarono disgustate.
Quando entrarono nella capanna di Jubei, trovarono all'interno una ragazza di bell'aspetto dai capelli neri e gli occhi marroni. Non appena vide Moroha le sorrise, e questa uscì in fretta e furia - scusate ho sbagliato casa!- urlò imbarazzata inchinandosi.
Towa e Setsuna entrarono comunque, e trovarono la donna in piedi accanto a Jubei.
- buongiorno...- la salutò Towa.
- visto? È strano che qui ci sia una bella donna- sussurrò Moroha.
- piantatela!- esclamò Takechiyo- abbiamo un incarico dal nostro miglior cliente !-
E in quel momento fece la sua entrata Riku, salutando tutti con un sorriso. - buongiorno principessa- disse rivolto a Towa.
- Riku!-
- sarebbe più corretto dire che la richiesta viene da questa donna - spiegò il ragazzo affiancando la cliente.
- molto piacere, mi chiamo Tamano- si presentò la ragazza con un leggero inchino.
Riku si schiarì la voce - Tamano è fuggita dalle grinfie di Homura, la divinità malvagia della montagna che vive nei monti innevati a nord-
- io e Homura vivendo da soli nella sua residenza...- Tamaro raccontò la sua storia; fin dalla giovane età aveva sempre ricevuto proposte di matrimonio da molti uomini. Mercanti, samurai, di qualunque tipo, ma lei li aveva rifiutati uno dopo l'altro, dato che non voleva separarsi dalla propria casa. Poi, una sera, Homura si presentò nel cuore della notte e la portò via, nella propria residenza, considerandola la propria moglie. Stranamebte dove lui viveva non c'era la neve, nonostante fossero nel bel mezzo dei monti innevati. Spiegò anche che all'inizio il demone si era mostrato gentile e affettuoso nei suoi confronti, fino a che non aveva iniziato a bruciare vivo chiunque osasse guardarla, addirittura i servitori o coloro che andavano a fargli visita. Era finita col venire rinchiusa nella sua prigione, fino a che un giorno non era riuscita a fuggire attraverso le montagne, dove aveva incontrato Riku, che l'aveva tratta in salvo.
- di sicuro Homura ti vorrà morto per averla salvata - disse Moroha ridacchiando, immaginandosi la scena.
- è proprio per questo che vi ho assunte per occuparvene al posto mio - rispose Riku allegramente.
Tamaro lo guardò preoccupata- non posso chiedere a queste giovani di battersi contro Homura...-
Riku non si lasciò abbattere- non avete di che preoccuparvi, avete davanti a noi le principesse mezzedemoni -
- e in più riceveranno una grossa ricompensa - aggiunse Jubei, strizzando l'occhio a Moroha, la quale accettò senza pensarci due volte.Qualche minuto dopo erano già arrivate ai piedi delle montagne innevate, facendo tremare di freddo Takechiyo e le tre ragazze. Ad un certo punto il piccolo Tanuki e Kirara tornarono indietro, lasciandole a pochi metri dalla residenza. Come aveva detto loro Tamano, all'interno dei suoi confini sembrava essere primavera.
Senza dare il tempo di elaborare un piano, Moroha spalancò il portone d'ingresso e si precipitò dentro, lasciando per un attimo le due ragazze allibite.
Homura smise di chiamare Tamano e si girò verso le intruse.
- è inutile che la cerchi, non si trova qui!- gli disse Moroha.
- siete state voi a rapire la mia Tamano?!- domandò con rabbia. Attorno a loro si accesero un pò di fiamme.
- ehi non ti appartiene mica !-
- ditemi dove si trova !- dalla sua bocca uscirono delle fiamme, che colpirono Moroha in pieno e la scaraventarono all'esterno, facendola cadere nella neve.
- ditemi dove si trova la mia Tamano!- dal suo tono sembrava quasi disperato.
- lei non tornerà !- disse Setsuna impugnando la Naginata.
Towa estrasse la spada - e non puoi costringere le persone a stare con te contro la loro volontà!-
Gli occhi delle ragazze si illuminarono, ed insieme partirono all'attacco.
Homura vedendo i bagliori emessi dalle perle si bloccò per un istante- siete voi...- disse tra sè - a maggior ragione...- bloccò l'attacco di Towa investendole con le fiamme - non immaginavo foste ancora vive !-
- di cosa stai parlando?- gli chiese Setsuna.
Towa si rialzò lentamente, essendosi appena presa delle fiamme in faccia - ci conosci?-
- ero certo di avervi uccise quella volta... di aver ridotto in cenere la foresta, ma la vostra stupida madre dev'essersene accorta e deve aver risucchiato le mie fiamme - mentre raccontava un ghigno soddisfatto apparve sul suo viso, come se andasse fiero di aver bruciato la foresta.
Quando Towa realizzò che c'era lui dietro la separazione dalla sorella, non ci vide più dalla rabbia - quindi è colpa tua...se io e Setsuna ci siamo separate quel giorno?!- gridò furibonda puntandogli la spada contro.
Iniziarono ad attaccarlo senza sosta. Setsuna non pensava di aver mai visto la sorella così furibonda e ardente di rabbia.
Homura pian piano perdeva velocità, e non riusciva più a schivare i loro colpi- se vengono a sapere che siete vive sono finito...devo uccidervi!- cercò di fermare la loro avanzata con le fiamme, ma loro le tagliavano come niente.
- ucciderò chiunque si metta tra me e Tamano!-
- sei stato tu il primo a separarci!- gridò Towa.
Gli scagliarpno contro i loro colpi migliori, ma lui li respinse con un enorme esplosione, che le avrebbe colpite se non fosse stato per il Drago Cremisi di Moroha, che la deviò.
Homura alzò la mano al cielo, creando una sfera di fuoco sempre più grande.
- dobbiamo ritirarci!- urlò Moroha inditreggiando insieme a Setsuna.
Towa rimase ferma dov'era - no! Devo farlo fuori a qualsiasi costo !-
- almeno schivala imbeccile!-
A fermare Homura dal lanciare la Sfera però fu la voce di Tamano. Lei e Riku li avevano raggiunti in groppa a Takechiyo.
Homura non appena la vide insieme a Riku rischiò di dare fuoco a qualcosa - cosa ci fai insieme a lui Tamano?!-
Riku ridacchiò - sentito? Non tornate da lui Tamano?- chiese con tono scherzoso alla ragazza.
- assolutamente no!-
Questo ferì Homura nel profondo, così tanto da farlo cadere in ginocchio e pregare perché lei tornasse - Tamano ti prego! Io ti amo così tanto...non lo comprendi?!- purtroppo la pausa durò poco, dato che subito il cortile intorno a loro divenne incandescente, così tanto da bruciare gli alberi di ciliegio.
Quando vide Tamano reggersi a Riku per non cadere, si prese la testa fra le mani e cominciò a ripetere il nome della ragazza, come un mantra, e il suo corpo prese fuoco.
- ehi si vuole bruciare vivo?!- esclamò inorridito Moroha.
- andiamocene!- Setsuna dovette trascinare via di peso la sorella che era rimasta ad osservare il corpo di Homuea venire consumato dalle fiamme mentre ancora gridava il nome di Tamano.
La ragazza nascose il viso nella spalla di Riku, mentre questi guardava divertito la scena, trovando patetico il demone. " ridicolo...amare un umano non porta mai a niente di nuovo. Lo stesso vale per i Grandi Generali e Sesshomaru...li aspetta solo la distruzione "
