- ultimamente diversi monaci e sacerdoti nelle vicinanze sono stati attaccati da un demone. Ne ha già mangiati cinque o sei - Spiegò Kohaku a Towa, Setsuna e Hisui.
A Towa vennero i brividi e fece una faccia disgustata - ew se li mangia?-
Setsuna rimase impassibile - quindi è un demone mangiauomini-
Kohaku annuì- non sappiamo quale sarà la sua prossima vittima, ma i monaci e i sacerdoti buddisti del tempio ad est sono famosi per essere molto virtuosi. Noi andremo a difenderli - poi si rivolse al nipote - Hisui, tu va mio fratello insieme alle ragazze -
Hisui esclamò sorpreso - eh?! Io?-
La reazione attirò la curiosità delle due ragazze.
- non penso avrà dei problemi, ma per sicurezza...- continuò Kohaku.
Hisui sospirò e agrottò le sopracciglia - non penso che andrà da quello lì...-
Kohaku gli diede una pacca sulla spalla- non dire così. Andiamo !- lui e gli altri sterminatori si diressero verso est, lasciando i tre da soli.
- chi sarebbe l'uomo di cui parla?- chiese Setsuna.
- mio padre - rispose Hisui.
- tuo padre è un monaco virtuoso?- chiese sorpresa Towa.
- tch, è un Monaco, ma di virtuoso non ha proprio niente!- sbottò il ragazzo - è così avido da prendere qualsiasi cosa gli capiti tra le mani -
- sei molto severo - gli fece notare Setsuna.
- ma ci andremo comunque, no?- domandò la sorella.
Hisui sospirò - è un ordine di mio zio, non possiamo fare altrimenti. Chissà com'è combinato...-I tre salirono su Kirara e si misero in viaggio, diretti verso una montagna. Hisui durante il viaggio spiegò loro che suo padre stava affrontando il viaggio dei mille giorni per poter ottenere il potere divino. Si trovava ormai lì da due anni.
Quando arrivarono al tempio dove si trovava, il Monaco Miroku era insieme alla figlia e sorella di Hisui, Gyokuto.
Miroku quando vide le due ragazze che accompagnavano il figlio, spalancò gli occhi per la sorpresa, dopodiché un sorriso malinconico si fece strada sul suo volto.
- le conosci padre?- gli chiese Gyokuto.
Miroku annuì e si alzò per andare ad accoglierli.
- vedo che ci sei anche tu sorellona - disse Hisui scendendo da Kirara.
- dovevo portargli alcune cose- rispose Gyokuto - tu come mai sei qui?-
- c'è un demone che prende di mira i monaci e i sacerdoti. Lo zio ci ha chiesto di venire a controllare la situazione - rispose il fratello.
Gyokuto sorrise alle due sorelle - grazie per l'aiuto che offrite a Hisui - disse eseguendo un inchino - io sono Gyokuto, sua sorella maggiore -
Towa rise e ricambiò l'inchino- ci aiuta molto anche lui! Io sono Towa, mentre lei è la mia sorella minore...-
- Setsuna?!- esclamò Miroku - sei una cacciatrice di demoni? -
Entrambe le sorelle parvero sorprese dalla sua reazione. - lo conosci?- chiese Towa.
- chi saresti?- chiese Setsuna.
- non ti ricordi di me? - chiese Miroku con una nota di delusione nella voce.
- pf, ridotto come sei nessuno ti riconoscerebbe - sbotta Hisui.
- fa parte della prova, non posso farci niente - rispose il padre. Guardò Setsuna e portò le mani in segno di preghiera- se non ti ricordi di me dev'essere anche questo opera del fato - poi rivolse la sua attenzione a Towa - hai detto di essere sua sorella maggiore, ho capito bene?-
- esatto...Towa Higurashi- rispose la ragazza.
- Higurashi...- ripetè sottovoce Miroku. Per un attimo temette che si sarebbe messo a piangere, ma si trattenne. Non era il momento.
- vado a dare un'occhiata qui intorno- disse Hisui allontanandosi.
Miroku fece lo stesso, dirigendosi verso il tempio - io devo tornare al mio allenamento-
- aspetti !- lo fermò Towa - quale potere divino si ottiene grazie al viaggio dei mille giorni?-
- lo saprò una volta arrivato al millesimo giorno. Può anche darsi che non ne otterrò nessuno -
- quindi avrebbe buttato via mille giorni!-
- nessun allenamento è per niente - Miroku salì con un balzo sull'enorme roccia ricoperta di talismani - voglio diventare più forte-
- non hai fiducia nelle tue capacità?- chiese Setsuna.
Miroku prese un profondo respiro- vedete...un tempo avevo un potere...o meglio una maledizione chiamata Vortice del Vento. Anche dopo averlo perso ho continuato a sterminare demoni, fino a che non mi sono scontrato contro un demone che andava oltre le mie capacità, e mi sono reso conto di quanto fossi debole. In precedenza avevo i miei amici con me in battaglia, che mi aiutavano, ma poi...- scossè la testa e si mise nella posa da meditazione - lasciate perdere. Ho deciso di intraprendere questo cammino per diventare più forte, come loro - chiuse gli occhi e riprese il suo allenamento.
Gyokuto invitò loro all'interno del tempo per una tazza di the, così da lasciare in pace il padre. In cambio Towa le offrì delle patatine.
- senti...tuo padre e Hisui non vanno molto d'accordo eh?- chiese la ragazza.
- oh si tratta solo di un malinteso - rispose Gyokuto.
- ha detto che è una persona avida -
Quella frase sembrò far ridere la ragazza - oh è perché per crescerci nostro padre ha speso un mucchio di soldi...e diciamo che ha un modo particolare per raccogliere denaro -
Setsuna ebbe un'improvvisa illuminazione - ma certo! È il Monaco Miroku!-
- quindi ti ricordi - disse Towa.
Setsuna annuì e si guardò il polso sinistro - ha un potere buddista molto grande - disse quasi con rispetto.
Gyuokuto annuì- già, ma Hisui pensa che lui sia solo un codardo -
Finita la chiacchierata, Gyokuto prese in prestito Kirara per tornare a casa, mentre le due sorelle raggiungevano Hisui ai piedi della cascata.
- trovato niente?-
Hisui scosse la testa- no, è comunque dubito che verrà qui il demone -
- ma comunque tuo padre ha un potere buddista molto potente - gli fece notare Towa.
- è comunque un codardo! Mentre io e lo zio rischiamo la vita per cacciare i demoni, lui se ne resta qui usando come scusa i suoi strani allenamenti...e per cosa poi, non è nemmeno sicuro di ottenere i poteri!-
- quindi non ti sta bene ?- chiese Setsuna.
- almeno non da fastidio a me e alla mamma -
Pochi secondi dopo Setsuna fiutò l'aria. Era apparso l'odore di una creatura demoniaca.
Corsero al villaggio, trovando il demone già lì, pronto ad attaccare Miroku.
Aveva le sembianze di un drago, e i suoi occhietti rossi erano puntati sul Monaco - non sei all'altezza del Monaco Sanzo...ma anche tu sembri delizioso!-
- da dove arrivi demone?!- gli urlò Towa.
Solo in quel momento il demone sembrò accorgersi di loro, essendo grande almeno il quadruplo - e voi chi sareste?-
Setsuna era già pronta ad attaccare - non ho intenzione di presentarmi a chi sto per uccidere !-
Il demone sbuffò aria dal naso - bene allora, farò lo stesso -
Miroku di fronte alla bestia mantenne la calma - sei un demone venuto qui dal continente e un membro delle Quattro Bestie -
Il demone applaudì alla sua deduzione - bravo hai indovinato! Da un Monaco appetitoso come te me lo aspettavo -
- quindi devi essere Totetsu, l'ultima delle Quattro Bestie sotto il comando di Kirinmaru - disse Setsuna.
- Esatto! Ma voi chi siete?- chiese, improvvisamente interessato all'identità di coloro che avevano indovinato.
Towa estrasse la spada- quelli che ti stermineranno!-
Anche Totetsu estrasse la propria spada - allora sarete i primi mezzodemoni che assaggerò!-
Setsuna non ci pensò due volte ad attaccarlo.
- Hisui pensaci tu !- gli urlò Miroku mentre correva dentro.
Hisui lo guardò male, e si concentrò sul demone - ovviamente è scappato...-
Totetsu spalancò le fauci, risucchiando tutto ciò che c'era davanti a lui. Sembrava un Vortice del Vento dal potere ridotto.
- di qua!- Towa e Setsuna corsero dietro il tempio, mentre Hisui restava nascosto dietro al masso dove si trovava Miroku.
Purtroppo per loro Totetsu riuscì ad aspirarlo, e con il tempio anche le ragazze. Quando chiuse la bocca dopo aver divorato il tetto, le due lo attaccarono dall'alto, e Hisui gli lanciò contro il proprio Hiraikotsu. Prima che potesse risucchiarlo tornò dietro la roccia, e Miroki si trovava lì. Tra le mani aveva il proprio bastone - ricorda il Vortice del Vento - disse l'uomo.
Hisui parve sorpreso di vederlo lì - non sei scappato?-
- se c'è una cosa che ho imparato dai miei amici è che non bisogna mai fuggire di fronte al pericolo, e di non contare mai troppo sull'aiuto degli altri- rispose Miroku.
Hisui non seppe cosa dire. Era sorpreso da suo padre, e dal modo in cui affrontava il pericolo a testa alta.
- hai del veleno? - gli chiese il padre - devi fare in modo che lo ingoi. Puoi farcela !- gli disse uscendo dal nascondiglio
- Sono qui Totetsu!- esclamò a gran voce, facendogli distogliere l'attenzione dalle due gemelle.
- bene! Pronto per farti mangiare?!- riaprì le fauci, e mentre il Monaco si teneva al proprio bastone ben piantato a terra, Hisui lanciava il veleno da sterminatore dritto nella sua bocca.
Purtroppo non funzionò a lungo, dato che lo rigettò fuori come un getto di veleno, sbalzando a terra Hisui.
Mentre Miroku lo soccorreva, Towa teneva occupato Totetsu.
Setsuna aveva raggiunto il Monaco e il figlio - Monaco Miroku!- esclamò a gran voce porgendogli il braccio - mi tolga il sigillo-
Miroku si sorprese del fatto che se ne ricordasse - ne sei sicura...?-
- preferisci venire divorato?!-
- no...preferirei di no - rispose. Chiuse gli occhi e con dei rapidi movimenti delle mani rimosse il sigillo da Setsuna.
La ragazza corse subito incontro al demone, scagliandogli contro la propria Naginata - sono io il tuo avversario!- conficcò il proprio braccio dentro le fauci di Totetsu.
- oh...sentiamo che sapore ha il sangue di un mezzodemone...- prima ancora che potesse sentirne il sapore, qualcosa arrivò prima alla sua gola.
Setsuna se la rise - ti piace il mio trucchetto velenoso?- chiese con un ghigno, mentre le sua guance venivano rigate verticalmente da due strisce rosse. Balzò indietro, rimuovendo il braccio dalla sue bocca. Anche lì erano apparsi gli stessi segni, e le sue unghie erano diventate come due artigli.
Totetsu si tenne la gola, irritato da ciò che aveva ingerito - è anche velenoso!-
Towa ne approfittò per attaccarlo, ma Totetsu si creò una nube scura e volò via, imprecando contro le mezzedemoni.Ora che tutto si era calmato, Towa riuscì a curare Hisui, mentre Miroku riapplicava il sigillo su Setsuna, facendole riaquisire il suo aspetto umano.
Prima di andarsene, il Monaco prese da parte entrambe.
- c'è qualcosa che deve dirci?- chiese Setsuna.
- volevo...volevo solo dirvi che sono felice di avervi viste- disse Miroku sorridendo e guardando verso il tramonto - e di sapere che stai bene, Towa -
- eh? Perché io?- chiese la ragazza.
- vostra madre...era distrutta quando è scoppiato l'incendio- rispose.
- conoscevi nostra madre ?!-
- ero uno dei suoi migliori amici - disse ridacchiando. Si girò verso di loro e mise una mano sulle loro spalle - la conosco abbastanza bene da potervi dire che sarebbe fiera di come siete cresciute...-
- perché non può dircelo lei?- chiese Setsuna, sorprendendo Towa. Solitamente era sempre distaccata quando si trattava della loro famiglia.
Il sorriso svanì dal viso di Miroku - da quel tragico giorno è scomparsa...nessuno di noi l'ha più vista...ma sono sicuro che sta bene -
Nessuna delle due sapeva cosa dire. Si vedeva dal suo sguardo che non aveva la più pallida idea di che fine avesse fatto, e che stava per piangere.
- beh, ho un regalo per te Towa - disse Miroku riprendendosi velocemente - Setsuna ha qualcosa di suo...è giusto che ce l'abbia anche tu - tirò fuori dalla manica una piccola scatola - l'aveva affidata a me da custodire...ma mi sento meglio a sapere che ad avercela sei tu -
All'interno della scatolina c'era una collana con una pietra rossa. Sembrava quasi pulsare di energia propria.
- che cos'è?-
Mieoku sorrise - beh a te non darà alcun potere speciale...ma diciamo che tua madre deve la vita a questa collana, non se ne separava mai, come da quello - disse indicando il pezzo di stoffa legato alla Naginata - sono contento di vedere che ce l'hai ancora -
Setsuna parve confusa - mi è stato regalato...non sapevo appartenesse a lei -
- non permetteva a nessuno di toccarlo, era il suo tesoro - disse ridacchiando, ricordando quella volta che gli aveva quasi dato fuoco per aver provato a pulirlo dopo una battaglia.
- perché ci stai dicendo questo?- chiese Setsuna.
- perché gliel'ho giurato prima che se ne andasse...e fidatevi, preferisco mantenere la promessa prima che torni -
- e nostro padre ?- chiese Towa - Sesshomaru -
Il sorriso di Miroku sparì - non lo avete incontrato?-
Entrambe scossero la testa.
- uuh...a Sakura non farà per nulla piacere - disse tra sè - beh, non sono proprio in buoni rapporti con lui, non posso dirvi molto-
Towa sorrise e si inchinò - nessun problema, quello che ci hai detto è abbastanza!-
Si salutarono un ultima volta, e le due si ritrovarono costrette a tornare al villaggio a piedi.
Towa non la smetteva di guardare la pietra- penso di averla già vista da qualche parte...-
- pensi davvero che tornerà? Il Monaco Miroku non ne era sicuro - disse Setsuna ignorando i suoi mormorii.
- certo! E se mai la troveremo ci aiuterà a farti riavere i tuoi sogni !- rispose sorridendo Towa - tutti dicono che è incredibilmente forte, ci sarà molto d'aiuto!-
Setsuna annuì- se lo dici tu...-