II

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«Jimin, perché non vai a fare la spesa per preparare la cena?» gli chiese la madre dalla cucina mentre sistemava le bevande in frigorifero.

«Non esiste just eat qui?» domandò il rosa gettando lo sguardo verso sua madre.

«Jimin...aish non siamo in centro se ordini come minimo qui le cose arrivano verso le nove passate e anche fred--»

«Anche verso le dieci passate» una voce sconosciuta parlò interrompendo le parole della donna che dalla sorpresa lasciò un piccolo urletto.

«Oh mi scusi signora» la voce sconosciuta fece il suo ingresso nella casa dei Park.

«Sono Kim Taehyung, il ragazzo che abita qui vicino, cioè sono il vostro vicino ecco!» puntualizzò la chioma rossa sorridendo.

«Oh...bhe ragazzo visto che sei qui, puoi accompagnare mio figlio, Jimin, al supermercato?» la madre del rosa ne approfittò per far alzare suo figlio da quel divano e staccare la testa dal telefono.

«Certo signora Park, con molto piacere» disse il rosso sfoggiando il suo sorrido quadrato.

«Aish...potevi dire di no Kim» il rosa gli puntò il dito contro prima di alzarsi dal divano e sbuffare sonoramente.

«Era da maleducati se dicevo no» sorrise il rosso prima di uscire dalla casa dei Park.

«Odioso» sussurrò il rosa che però la madre sentì ricevendo in cambio una ciabatta in testa e anche una sgridata sotto voce.

Una volta usciti entrambi di casa nessuno dei due emise alcun suono dalla bocca, forse erano imbarazzati o semplicemente non avevano un di cui parlare.

Jimin stava sudando e non poco, anche se erano le sei della sera il sole caldo era ancora in cielo e di certo non gli avrebbe dato tregua nemmeno la notte, aveva lasciato quel caldo secco e afoso che il rosa odiava a morte.

Ecco perché odiava il mare.

«Siamo arrivati? Non riesco nemmeno più a camminare!» si lamentò il rosa dando un sorso alla sua bottiglietta d'acqua fredda, che si era riscaldata.

«Ti lamenti troppo per i miei gusti» alzò le spalle il ragazzo dalla chioma rossa che si trovava al fianco di Jimin.
Avevano la stessa età ma Taehyung era decisamente più alto del compagno.

«Grazie che mi lamento! Nemmeno volevo venirci in questo posto! Cos'è questo caldo secco? Il deserto...meglio la mia stanza con il condizionatore a venti gradi» sospirò gettando la sua bottiglietta in un cestino che si trovava al lato della strada dove camminavano.

«Aish! Soffri in silenzio allora!» sbuffò il rosso entrando in un piccolo negozietto, il rosa lo seguì a ruota.

Era un supermercato quello? Abbastanza piccolo.
Il rosa alzò le spalle e prese un carrello prendendo poi a girare per i vari scaffali.

Prese le cose più essenziali.
Latte, pane, zucchero, sale, frutta e verdura, della carne e alcuni snak che trovò intriganti.

«Prendi lo spray anti-zanzare» lo avvisò il rosso comprando improvvisamente davanti a Jimin che sussultò portandosi una mano al petto.

«Devo metterti un campanello al collo!»

«Mh va bene» sorrise il ragazzo alto mettendo lo spray nel carello del ragazzo.

«Hai preso tutto?»

«Spero di si» alzò le spalle il rosa.

È un po inutile questo capitolo ;-; lo so ma dal prossimo abbiamo cose frizzicarelle hahahah~Spero che la storia vi stia piacendo anche se siamo solo all'inizio

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È un po inutile questo capitolo ;-; lo so ma dal prossimo abbiamo cose frizzicarelle hahahah~
Spero che la storia vi stia piacendo anche se siamo solo all'inizio.

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