VI

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«Jimin! Mi stai dicendo che esci con Jeon Jungkook...cioè hai presente?» il rosso lo guardo con gli occhi spalancati e la bocca socchiusa.

«Si...ho presente e quindi?» domandò Jimin alzando le spalle dando un altro sorso alla sua lattina di coca-cola.

«Tu forse non sai chi è quel ragazzo! Oddio mio!» Taehyung si portò le mani tra i capelli scuotendo il capo.

«Mi spieghi che ha quel ragazzo? E poi ci esco solo oggi pomeriggio perché di deve scusare dato che mi ha rovesciato due tre lattine addosso ieri sera, dopo non ci esco più» sospirò il rosa non capendo il comportamento del suo amico.

«Jimin...quel ragazzo, lo conoscono in tutta Busan oke?» il rosso lo guardò.

«Busan non è Seoul...mi pare ovvio» annuì Jimin.

«Si ma Busan non è nemmeno un paesino di tre gatti morti...comunque lo conoscono tutti per il suo carattere...Aish come te lo dico? Anche se Yoongi è suo amico non gli da tanta fiducia e sai perché? È figlio di un criminale abbastanza famoso»

«C-cosa?» Jimin si sentì mancare per un momento.

«Già...hai presente quando al telegiornale si parlava di un criminale o killer come vuoi, che si faceva chiamare King Jeon?» chiese Taehyung.

«Si...quel killer che uccise la moglie, suo figlio e altre due famiglie intere?» domandò Jimin sentendosi sempre più male.

«Si si esattamente, Jungkook aveva un fratello più grande che è stato ucciso da suo padre, King Jeon...lui si è salvato per miracolo» sospirò il rosso sentendo l'ansia del suo amico addosso.

«M-ma lui è buono, no?» disse Jimin deglutendo a forza.

«Bhe si si...ma non si sa mai» sospirò il rosso andando a gettare la sua lattina vuota.

[...]

«Eomma io esco» disse Jimin sull'uscio della porta mentre si allacciava le sue adorate scarpe bianche.

«Si Jimin, non fare tardi! Per qualsiasi cosa chiama Appa!» urlò la madre dal giardinetto sul retro della casa.

«A dopo» disse il rosa uscendo subito dopo di casa.

Aveva deciso di incontreare lo stesso Jeon Jungkook, nonostante la storia raccontata dal suo amico dalla chioma rossa gli aveva messo ansia addosso, e non poca.
Ma come si dice in questi casi; mai giudicare il libro dalla copertina.

Era quasi arrivato nel punto dove si sarebbero incontrati per poi andare in un bar lì vicino.
Erano ancora le 19:45 mancavano quindici minuti alle otto, Jimin voleva essere puntuale non voleva far brutta figura con un ragazzo che nemmeno conosceva.

«Jimin...sta calmo su, è solo un ragazzo normale» si diede la carica mentre si mise seduto su una panchina di marmo che si affacciava proprio sul mare dove c'era ancora il tramonto arancio.

«Ehi...Jimin?» sentì una voce richiamarlo e si girò verso la figura.

Era lui.
Jeon Jungkook.

«Oh...si sono io, Jungkook?» sorrise il rosa alzandosi per andare davanti il ragazzo.

«Si si esattamente» sorrise anche il ragazzo facendo annuire il rosa.

«Mmh...andiamo in un bar e parliamo un po lì? Ti va?» propose il ragazzo di cui Jimin sapeva solo il nome.

«Certo mi farebbe tanto piacere» sorrisero entrambi prima di dirigersi in un bar nella zona per iniziare a passare la loro tranquilla serata.

«Certo mi farebbe tanto piacere» sorrisero entrambi prima di dirigersi in un bar nella zona per iniziare a passare la loro tranquilla serata

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E voi vi fidate di Jungkook?
Sono curiosa di sapere le vostre idee su questa cosina uwu

𝙎𝙪𝙣 ;; 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora