IX

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Era una nuova mattina a Busan e come sempre Jungkook si alzò preciso alle sette del mattino, proprio quando un raggio di sole lo colpì in pieno volto.
Quella notte era restato a dormire a casa del suo "nuovo amico", Jimin. Non era stato difficile convincere i genitori del rosa dato che lo accolsero più che volentieri e questo il viola non se lo aspettava minimamente.
Insomma i due ragazzi si conoscevano solo da un paio di ore eppure fu così facile.

Così il viola si mise i vestiti che aveva indossato la sera prima, dato che il rosa si era anche proposto per dargli una maglia over size e un pantaloncino da basket.

Una volta che finì di prepararsi andò in cucina prendendo qualche snak che gli era stato messo lì dalla madre del rosa la sera precedente.
Di solito quando la mattina si svegliava non c'era nessuno che gli preparava quelle piccole cose, faceva tutto lui, ma in fondo era così da molti anni.

Mangiò la sua colazione e prese il suo telefono per controllare i suoi orari di turno.

«Bagnino dalle 8 fino alle 13...e al bar dalle 17 alle 20...si può fare dai» annuì alzandosi dalla sedia dove si era seduto per mangiare.

Adesso doveva andare via senza dire nulla al rosa oppure doveva avvisarlo?

Non sapeva nemmeno dove dormiva il minore ma azzardò e salì silenziosamente le scale della casa. Una volta arrivato al piano superiore trovò davanti a sé due porte.

«E ora? Destra o sinistra?» sussurrò tra sé e sé mentre alternava lo sguardo tra le due porte.
Ma poi decise sulla porta a sinistra.

Aprì lentamente la porta e fortunatamente era entrato nella porta giusta, davanti a sé regnava quasi interamente il buio ma uno spioncino di luce che puntava sul letto del rosa fece capire a Jungkook dove si trovasse.

«Jimin!» lo chiamò sussurrando il suo nome non volendo farlo spaventare.

Ma nulla.
Il rosa non ebbe nessuna reazione.
Non mi mosse minimamente come se la voce di Jungkook si fosse persa a metà strada.

«Jimin!!» lo richiamò ma questa volta alzando leggermente il tono di voce.
Ma ancora una volta nulla.

Così il viola decise di avvicinarsi al letto del ragazzo e tentò di svegliarlo chiamandolo svariate volte per nome.
Ma nulla, nulla e nulla.
Quel ragazzo non aveva idea di svegliarsi ma Jungkook non poteva nemmeno restare lì e aspettare che il rosa si svegliasse.
Poteva lasciargli un biglietto ma a sua sfortuna non sapeva scrivere con la penna ma solo al cellulare.

Lentamente mise le mani sulle spalle del minore e lo mosse leggermente, il rosa infatti si mosse girando il capo verso il viola che sussultò un minimo e si concentrò sul volto del minore.

Sembrava un angelo.

Qualche ciocca di capelli gli ricadevano sul viso, le labbra socchiuse, gli occhi così delicati e chiusi.
Era un ragazzo davvero bello e quello Jungkook non poteva smentirlo.

Provò nuovamente a svegliarlo e finalmente riuscì nel suo intento.

«Jimin...scusa se ti ho svegliato...» sussurrò Jungkook non volendo far svegliare i genitori del rosa.

«Mmmh Kook...tranquillo dimmi» disse il minore stropicciandosi un occhio con la mano e si mise seduto sul letto.

«Devo andare a lavoro...volevo avvisarti»

«Oh si va bene...le bottiglie!» esclamò il minore ricordandosi della sera precedente.

«Ah...si giusto...» sospirò il viola sapendo già cosa sarebbe accaduto.

«Vengo con te allora! Aspetta che metto un costume!» disse ancora una volta il rosa.

Forse Jungkook avrebbe trovato la sua anima gemella e forse anche Jimin.

Forse Jungkook avrebbe trovato la sua anima gemella e forse anche Jimin

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Capitolo di passaggio! Li odio quanto voi, but li metto lo stesso...la mia coerenza proprio eh

𝙎𝙪𝙣 ;; 𝙆𝙤𝙤𝙠𝙢𝙞𝙣Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora