VII

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I giorni in Australia scorrevano velocemente e la mia "vacanza", dallo zio Ric stava per concludersi.
Trascorsi giorni bellissimi e pieni di risate grazie anche al sorriso inconfondibile di Daniel.
Una cosa che non scorderò mai è quando successe una cosa che definirei "strana" se proprio volessimo definirla in qualche modo.

Durante un pomeriggio qualunque, infatti, lo zio Ric ricevette una chiamata...abbastanza insolita.

Erano le sei del pomeriggio circa e io insieme allo zio Ric e il suo amato nipote, Gallen, che ormai stava perennemente con noi, eravamo in piscina, a prendere il sole; anzi a scottarci sotto il sole dato che nessuno dei tre voleva mettersi la crema. All'improvviso sentimmo un rumore come una notifica, ecco, provenire dal MacBook di Daniel.
Lo zio si alzò e andò a controllare mentre io rimasi con Gallen a giocare con le pistole d'acqua che tanto amava.

Iniziai a pensare che cosa potesse essere successo, decisi di andare a sbirciare, la curiosità era ormai troppa.
Passai dietro di lui, con molta nonchalance, cercando di sbirciare ma non sapevo che cosa sarebbe accaduto dopo.

Ricordo ancora come ero vestita, anzi non vestita. Avevo il bikini, insomma, chi è che sta vestito in piscina?! E poi i miei capelli, erano tutti bagnati e annodati.
In poche parole ero...un casino per non dire altro.

Mi misi vicino il muro cercando di origliare ma zio Ric mi vide e cercò di non farmi capire chi ci fosse dall'altra parte del computer.
Ormai però era troppo tardi, io ero completamente ignara di tutto anche se l'altra persona aveva capito.

"Daniel! Non sapevo che ti eri fidanzato, chi è quella bella ragazza che si intravede vicino il muro?!"

"Ah...non è la mia fidanzata, onestamente non volevo immischiarmi in questa situazione.."

Lo zio Ric era nel panico più totale e io ancora non capivo cosa stesse succedendo.

"Ti presento... anche se dopo tutto quello che mi ha raccontato la conosci...forse anche troppo"

"Ah...quindi la conosc-"

"ANN...?"

"Daniel..aspetta ma chi è Ann? Daniel aspetta....Daniel! Perché è con te!??"

Sentì urlare il mio nome e mi precipitai a vedere cosa fosse successo.
Anche se sarebbe stato meglio se fossi rimasta con Gallen a bordo piscina...il sole era così bello e caldo, la situazione in quella casa invece...fredda e cupa.

"Zio Ric, mi hai chiamata?"

"Zio che!?!...cosa mi sono perso?"

Quella voce, quella maledetta voce ormai la conoscevo fin troppo bene.

"ah...adesso anche qui..."

"beh... vedi, lui ti stava chiamando..."

Daniel girò il computer verso di me, volevo scappare, insomma ero in condizioni pessime...volevo solamente sotterrarmi.
Nel frattempo era calato il silenzio.
Silenzio che fu poi spezzato dal ragazzo degli occhi verdi.

"Ann...sei bellissima"

Giuro, mi sentì morire.
Avevo sentito bene....?
Non sapevo cosa dire...
per fortuna arrivò Gallen...

"Ann!! Vieni....mi sto annoiando".

Gallen non si era accorto di cosa stesse succedendo, ovviamente avendo solamente sette anni poi non sapeva quel che diceva e così....fece l'ultima cosa che il quella situazione avrei desiderato.

"C i a o!...Ann è lui il ragazzo che ti piace? Che ha a che fare con tutta la storia che mi hai raccontato??.. in effetti gli occhi sono verdi..."

Deglutì molto e dico molto lentamente, dall'altra parte dello schermo Charles sorrideva io invece, volevo solo morire.

Gallen?? Avrei voluto solamente strozzarlo ma dato che non potevo mi limitai ad urlare il suo nome.

"GALLEN!!!"

Lo zio Ric chiamò Gallen a se...

"Ahhh Gallen!! L'hai combinata grossa, dai andiamo in cucina a preparare la cena, lasciamoli soli  un po'. Charles tranquillo per il biglietto che ci penso io..."

Mi feci coraggio e mi misi a parlare con il ragazzo dagli occhi verdi.

"Non mi odiavi fino a qualche settimana fa?! E poi che biglietto ti deve Daniel?"

"Ann...hai ragione con te ho sbagliato tutto...tu mi piaci, ormai si capisce"

Rimasi ferma, immobile, avevo sentito nuovamente bene? Oppure era tutto falso, un'illusione, un sogno...un bellissimo sogno.
Non risposi...come potevo?

"Per il biglietto invece ho chiesto allo "zio Ric" o come lo chiami te; ho bisogno di un biglietto aereo dato che devo venire in Australia per qualche giorno magari se ti va torniamo a Monaco insieme."

"Va bene...per il resto dimentica tutto.
Gallen è piccolo non sa quel che dice"

"Ma Ann, ti prego-"

Chiusi la chiamata.
Lo avevo desiderato e poi? Poi l'ho respinto...di nuovo.
Ma lo facevo per Arthur, per la nostra amicizia. Lui, lui non l'avrebbe mai accettato.

Andai in cucina dove Gallen con l'aiuto di Daniel mi aveva preparato una torta, la mangiai e una volta aver accettato le sue scuse corsi in camera a chiamare Arthur.
Gli raccontai tutto, magari sarebbe venuto pure lui insieme al fratello chi lo sa...

RULES // charles leclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora