XXI

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Quando il weekend in Bahrain terminò, tornai a Monaco.

Con George....riguardo quella notte dopo l'incontro con Charles non successe assolutamente niente.
Io aspettavo il mio "ragazzo dagli occhi verdi" che però....non tornava.

Più volte ripensai alle parole dello zio Ric.... "una gara e tornerà da te....".

Ad oggi però quella gara era passata, anzi erano passati parecchi giorni ma di Charles nessuna traccia.

Nonostante questo ero fiduciosa, alla prossima gara mancavano ancora due settimane e magari ci sarei andata con lui....almeno lo speravo anzi desideravo.

Perché alla fine, malgrado tutto quello che mi aveva fatta io ero ancora innamorata di lui e di certo non avrei mollato.
Non potevo però lottare per qualcosa o qualcuno che non mi aiutava a "vincere" questa lotta.

Quindi adesso mi trovo qui, nella mia camera ad aspettarlo. Magari un giorno busserà alla cazzo di porta.

*toc toc*
"oi...."
"Ann....mi avevi promesso che non ne saresti ricaduta..."
"lo so....ma è più forte di me, voglio Charles qui, adesso, perché non c'è?!"
"Facciamo così.....usciamo un po' che dici??"
"Non lo so....guarda in che condizioni sono!"

Non ero in bellissime condizioni.
Ero stata tutto il giorno nel letto, avevo i capelli scompigliati e ancora il pigiama addosso.

"Dai che sei bellissima....allora?!"
"Dammi venti minuti okk??"

Così uscì un po' con Arthur....nonostante non ne avessi voglia. Andammo in un bar vicino la spiaggia, anche se fosse marzo, il mare soprattutto verso la sera era sempre bellissimo.

"Guarda qua....."

Arthur mi diede il suo telefono in mano dove si vedeva Charles che si divertiva in una delle sue festicciole.

"....ormai non so più cosa dire.
Dubito provi seriamente qualcosa per me..."
"Non so che dire.....prima mi dice delle cose e poi ne fa altre"

-

*pov Charles*

Dopo la sera del Bahrain non riuscivo a pensare a nient'altro se non alle mani di George che toccavano, sfioravano...la pelle di Ann, la mia Ann.
O almeno era mia fino a qualche settimana fa....prima che mandassi tutto a puttane.

Così pur di non pensarla andavo a delle feste oppure scappavo in Italia e mi rinchiudevo nel mio simulatore. Guidare mi è sempre stato d'aiuto; come se mi escludesse dalla realtà.....solo io, lo sterzo e la strada.

Ritornando a quella sera in Bahrain fu un vero e proprio disastro.
Dopo aver baciato quella ragazza, di cui onestamente non ricordo il nome e manco mi interessava ricordarlo, i social erano letteralmente impazziti.
Così mentre cercavo di risolvere questo fottuto problema....la vidi.

Cazzo era bellissima.

Mi bastò poco però a tornare alla realtà....mi ci riportò proprio quel coglione di George quando la chiamò.
Molto probabilmente avrei spaccato qualcosa, ma dopo la scenata avvenuta cinque minuti prima era meglio evitare.
Così andai in giro finché non li ritrovai nel parcheggio dell'hotel.
Fu un altro colpo al cuore.....ma onestamente me lo meritavo. L'avevo fatta soffrire e dubito mi volesse ancora.
Io invece, beh io la desideravo più di qualsiasi altra cosa ma come ho detto mandai tutto a puttane.

-

Per non pensarla, quindi, andai ad un'altra festa qui a monaco....c'erano molte persone, ma non mi ci volle tanto a riconoscerne una.

"Guarda un po' chi si rivede"
"....sei solo?? No sai ormai siamo abituati a vederti con una diversa ogni giorno...."
"Stai zitto..."

Io ero andato a questa cazzo di festa per non pensare a lei....e guarda caso chi mi ritrovavo?! Il coglione di turno che voleva portarmela via.
Voleva separarci.
Farci del male.

"Non hai la minima idea di come mi sono divertito quella sera"
"Che cosa cazzo hai detto?!"
"Oh Charles....dovevi vedere"
"Chiudi quella cazzo di bocca"

Non ci vedevo più dalla rabbia....afferrai quel coglione per il colletto di quella camicia di merda che si ritrovava e lo scaraventai per terra.

"Ti da fastidio eh....io si tu no, povero illuso"
"DEVI STARE ZITTO"

Non sapevo più che fare.
Se piangere.
Se urlare.
Se scappare.
O se pestarlo di botte.

Alla fine me ne andai.
Non potevo abbassarmi ai suoi livelli.

"Charles..."

Ma perché mi seguono tutti?!...

"Cosa Arthur cosa?!"
"Charles...ascoltami"
"Ma che ci fai qui....mi segui?!"
"Io e Ann abbiamo visto che eri ad una festa....mi ha mandato a controllarti"
"....eh??"
"Senti....ascoltami"
"Eh sentiamo devo ascoltarti mentre mi dici di come se l'è scopata?! Ti rendi conto quel bastardo cos'ha fatto?! Quelle mani cos'hanno toccato...."

Volevo strapparmi i capelli, piangere.
Perché la sola idea mi faceva ribrezzo, non poteva averlo fatto.

"Charles, calmati"
"Perché dovrei....è colpa mia"
"Charles....non è successo niente"
"Cosa.....Arthur ti giuro se mi stai mentendo"
"Non è successo niente con George! Lei lo ha respinto, sono tornati in hotel e ti hanno incontrato....così lei ha detto quelle cose ma non è successo niente lei voleva te....aspetta te"
"cosa cazzo....perché quello ha detto quelle cose allora??"
"Ann, gli ha detto che è innamorata di te. Glielo ha fatto capire. Lei vuole te"
"E io voglio lei..."
"Perché allora non vai da lei"

Ann.
Dopo tutte le stronzate che le avevo fatto, mi stava aspettando.
E io, io non lo avevo capito.
Ero convinto di aver mandato tutto a puttane, ne ero sicuro.
Eppure lei era lì ad aspettarmi, ad aprirmi il suo cuore.

SPAZIO AUTRICE:
Eccomi con un'altra parte....in questi giorni sarò molto più attiva, o almeno spero.....by the way spero che la storia vi stia piacendo✨🌝

RULES // charles leclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora