XII

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Quando la nostra prima giornata tra le alpi stava per concludersi sentimmo bussare alla porta, era Robert...alla fine era riuscito a venire ed io ero super contenta di stare con loro per un po' di giorni.
Lo aiutammo a sistemare alcune cose e infine concludemmo la serata bevendo cioccolata calda e giocando a risiko.

La mattina seguente ci svegliammo non dico presto, ma quasi.
Facemmo colazione e passammo la mattinata a sciare tra i versanti innevati delle montagne.
Durante il pomeriggio, invece, andammo in un paesino vicino a prenderci qualcosa di caldo e per le prima volta provai il punch al mandarino ma non mi fece impazzire così tanto, a differenza di Rob e di Arthur che ne presero due...(alcolisti anonimi e dove trovarli).

Per la sera invece ero convinta, ingenua che sono, che avrei passato una tra quelle sere indimenticabili e invece non fu così.

Mentre aspettavo che i ragazzi si preparassero, infatti, decisi di perdere un po' di tempo su Instagram, iniziai a vedere alcune storie dei miei amici.
Capitai a vederne una che all'inizio sembrava innocua ma non era così.

@itsolivia....già proprio quell'Olivia.

Aveva messo una storia di un drink che teneva in mano in discoteca e fin lì non mi preoccupai; come un'ingenua però cliccai sul tag della sorella e vidi anche la sua.
In quel momento non sentivo più lo stomaco, o almeno sentivo come se avessi un buco dentro di me, ero arrabbiata e allo stesso tempo delusa, ero stata ingenua.
Gli avevo creduto.
"le plus beau couple" c'era scritta proprio questa frase con un loro video dove ballavano insieme.

Non seppi né che dire né che fare, ero in una specie di bolla e finché non l'avessi scoppiata la situazione non sarebbe cambiata, mai.

"Scusate io non vengo con voi scusate non sto molto bene"
"Noo Ann...dai!!"
"Gli avevo detto di aspettare."
"ma a chi?"
"Cosa...eh?"

Ero talmente delusa che avevo detto i miei pensieri ad alta voce.

"che non stai bene, credo lo abbiamo capito...va bene torneremo presto. Dai Robert andiamo"
"Si arrivo. Inizia a prendere la motoslitta che sto arrivando"

Arthur uscì dalla baita e andò a prendere la motoslitta, Robert rimase fermo a guardarmi.
"è per Charles vero?" disse a bassa voce.
Annuì solamente.
Non sapevo che dire, magari non ci avrei pensato più, ma era solo una stupida supposizione.
                                                                                                                                                                                         Passarono forse venti minuti...non riuscivo a crederci.
Presi coraggio e decisi di chiamarlo. Infondo era sempre il fratello del mio migliore amico, era sempre lui, Charles.
Il ragazzo con cui ero cresciuta.

*pov Charles*

Quella sera ero ubriaco, la serata era normale, senza alti e bassi; peccato però che al mio fianco invece di avere la mia bella e dolce Ann avevo quella gallina di Olivia, insieme alle sue stupide amiche. Decisi di allontanarmi da loro, avevo la testa che scoppiava.
Presi il telefono e andai su Instagram...@itsolivia e @itsvalerie ti hanno menzionato nelle loro storie.
"Ma che cazzo!"
Non feci in tempo a vedere chi le seguisse che il mio telefono iniziò a vibrare, mi stavano chiamando.
"Chi è?"
"Io mi chiedo se sei scemo o no...cosa cazzo fai"
"Robert....lo so, non c'entro niente"
"Giustamente quello nelle storie di quelle due svampite sono io o mi sbaglio!?"
"Si ok hai ragione...ma ero, anzi sono ubriaco forse ho esagerato un po' con i drink. Passami Ann devo parlarle"
"Non è qui. Per colpa tua è rimasta nella baita mezza disperata"
"E Arthur?"
"Pensa che non stia bene...comunque chiama Ann. Anche subito"

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Lo chiamai....ma la linea era occupata.
Magari era un segno del destino.
Magari questa volta voleva svoltare pagina.
Eppure, cos'aveva Olivia che io non avevo?
Giusto dimenticavo, un migliore amico super protettivo beh un punto in più per lei. Andai in camera e scaraventai il telefono sul letto...iniziai a camminare per tutta la stanza finché non iniziò a squillare.

"Pr-pronto?"
"Ann....oddio Ann che bello sentirti"

Sentì una scossa improvvisa, la sua voce era così pacata.
Come se non fosse successo niente.
"Ti sei messo con lei vero?"
"Chi? Ah ma la gallina no no semplicemente siamo usciti, sai da amici"
"Ah..."
"Ann sono serio...nonostante sia ubriaco"
"Va bene."

Chiusi la chiamata...mi sentì sollevata ma allo stesso tempo capì che una volta tornata a Monaco avrei dovuto parlare con lui ma soprattutto con Arthur.
Chissà magari avrei aggiustato la situazione nel migliore dei modi.

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"ti prego Ann resta con me....non andare, risolveremo le cose. Ti prego"

Mi svegliai di colpo, erano le cinque del mattino...non presi più sonno pensavo solo alla frase che diceva Charles nel mio sogno.
Dove non dovevo andare?
E perché proprio lui me la stava dicendo? Aspettai che la sveglia suonasse pensando a queste domande ma soprattutto a cosa si riferisse il sogno.

SPAZIO AUTRICE:

Ciao, eccovi un'altra parte della mia storia; spero vi piaccia. Grazie per l'#1 in Ferrari...sono super fiera di come stia andando la storia e niente ci vediamo alla prossima parte che credo uscirà dopodomani :)))

RULES // charles leclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora