*due settimane dopo*
Dopo il mio incidente, tornammo tutti a Monaco.
Avevo ancora i punti....la ferita era profonda ma piano piano stava guarendo.
La situazione con Charles, per fortuna, non era più la stessa.
Passavamo molto più tempo insieme, anche grazie al fatto che lui e Arthur stavano sempre a casa mia.
Nonostante fossero passati giorni infatti volevano assicurarsi che stessi bene.Molte volte capitava che rimanevo da sola con Charles, amavo quei momenti anche se li passavamo solo a parlare.
Era comunque un momento diciamo speciale.Magari una volta guarita gli avrei dato una chance, anzi ero sicura che gliela avrei data, lo desideravo tanto.
Infondo se ero lì con lui e con la mia famiglia, era merito suo e del suo "preziosissimo sangue" come dice lui....che mi aveva donato.Quando passavo del tempo con lui ero un'altra persona....mi incantavo nel guardarlo, nell'ascoltarlo non so.
*pov Charles*
Dal giorno dell'incidente di Ann, passavo molto più tempo con lei, amavo questa cosa.
Dalla nostra ultima volta in Australia ad oggi....i sentimenti che provavo per lei erano cresciuti ancora di più.
Il pensiero che la stavo per perdere poi....rabbrividivo solo a pensarci.
Non so cosa avrei fatto se non avessi avuto Ann nella mia vita.SMS: Da Ann
"Charlie! Ti va di accompagnarmi domani a Torino, devo togliere i punti ma Robert non può e non voglio disturbare Arthur"Adoravo quando mi chiamava così, quel soprannome era suo, io ero suo.
Non appena vidi il messaggio, il mio cuore iniziò a battere come un tamburo....forse avremmo avuto finalmente la nostra chance.
__________Quando mandai quel messaggio a Charles, non pensai ad Arthur....non avevo paura di disturbarlo semplicemente volevo passare del tempo con la persona che volevo al mio fianco.
Solo Rob sapeva di quello che stava succedendo.
Con Arthur non potevo parlarne....ero sicura che lo avrei ferito dentro e anche se era quello che stavo effettivamente facendo mi dispiaceva.
Robert invece mi aveva sempre appoggiata nonostante tutto....nonostante stessi sbagliando nei confronti di Arthur.
"al cuor non si comanda"
me lo ripeteva sempre....Il giorno dopo venne a prendermi Charles.
"buongiorno Ann"
"Ciao Charlie..."
"come va il fianco??"
"Bene diciamo....ho solo paura per i punti"
"tranquilla andrà tutto bene"Mi prese la mano....la strinse forte alla sua.
Il mio stomaco: uno zoo.
Stavo morendo dentro, lo guardai....gli sorrisi.Durante il viaggio ogni tanto si girava a guardarmi, i suoi occhi verdi smeraldo con il sole brillavano come non mai....mi ci perdevo dentro.
L'atmosfera fu però rovinata da un telefono che squillava, il mio."Arthur..."
"Ann....dove sei??"
"Sto andando a Torino....devo togliere i punti"
"Ah....potevi dirmelo ti accompagnavo"
"Tranquillo non volevo disturbarti, qui con me c'è Charles"
"Fratellino!"
"Ann...."
"Arthur....tranquillo poi ne parliamo"
"Ma le regole...."
"Fidati di me...."Non appena chiusi la chiamata, guardai Charles....
"Voglio stare con te. Ormai lo sanno anche i muri"
"Anche io..."Dovevo parlare con Arthur, gli avrei spiegato tutto.
Non sapevo come avrebbe reagito ma se volevo essere veramente felice avrei dovuto azzardato.La visita per fortuna andò bene.
Durante il controllo, Charles non staccò la sua mano dalla mia nemmeno per un istante.
Quel ragazzo mi dava davvero tanta forza....era incredibile come mi faceva sentire.
Perché si, mi faceva sentire viva.
Dentro.Quando tornammo a Monaco andai da Arthur, era in camera sua steso sul letto.
"Ann....com'è andata la visita?"
"Bene....guarda non ho più i punti"
Gli feci vedere la ferita, coperta da un cerotto che poi avrei cambiato la sera.
"Menomale che stai bene....vieni qui"
Abbracciai Arthur....mi era mancato, nonostante lo stessi facendo soffrire e lui sotto sotto lo sapeva, non mi diceva mai niente.
"Scusami tanto Arthur...."
"Per cosa?"
Non parlai.
So che lo sapeva.
Forse sembravo egoista ma finalmente sarei potuta essere felice.
"Capisco...."
Arthur si alzò dal letto.
Il suo volto era buio, forse era arrabbiato."Sai....Robert aveva ragione"
"Cosa...?"
"Quando eri in ospedale non volevano far passare Charles, dissero che era il tuo ragazzo. E guardatevi adesso..."
"Non stiamo insieme..."
Ribadì...
"Tra qualche giorno si....adesso ho bisogno del mio tempo vai da lui"
"Arthur ti prego"
"Ann....vai via"Uscì da quella camera.
Scesi sotto dove trovai Charles.
Avevo le lacrime agli occhi,
mi abbracciò....
"Ci sono io con te....tranquilla"
"L'ho perso....l'ho perso"
non trovavo pace....avevo perso Arthur forse per sempre.Charles mi portò fuori da quella casa, andammo in una farmacia dove presi alcune cose che mi servivano per medicare la ferita.
Ma avevo ancora la faccia rigata dalle lacrime...così mi prese la mano e la strinse forte alla sua; la forza ma soprattutto la voglia di andare avanti che mi dava questo ragazzo era assurda.Mi riaccompagnò a casa, gli chiesi di stare un po' da me.
Né mio padre né Rob c'erano....un po' di compagnia mi avrebbe fatto bene."dovresti medicarti la ferita"
"Si...hai ragione. Ti va di aiutarmi??"
"Certo...vieni qui"Una volta medicata anche la ferita....mi accompagnò in camera.
"Ti va di restare..."
"Sei sicura?? Non vorrei..."
"Charlie, ti prego...."Sapevo che adorava quando lo chiamavo così, non mi avrebbe mai detto di no e poi in quel momento avevo bisogno di lui.
"La notte prima dell'incidente ti ho sognato..."
"Ann....mi dispiace per quello che ti è successo"
"Mi dicevi di non andare, che dovevo restare con te"
"Vieni qui...."Mi girai verso Charles....nonostante il buio riuscivo a vedere i suoi bellissimi occhi verdi....mi strinse forte a se.
Poi chiusi gli occhi.Al mattino mi stringeva, come se fossi un cuscino, la ferita nonostante avessi tolto i punti mi faceva ancora un po' male ma non mi interessava.
Aveva tutti i capelli spettinati, così gli accarezzai la fronte, la guancia e mi misi ad osservarlo mentre dormiva.SPAZIO AUTRICE:
Ciao!!! Ecco un'altra parte🤝 queste settimane sarò meno attiva o almeno credo. Certo non appena troverò del tempo butterò giù qualcosa e niente <33333
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RULES // charles leclerc
Romance"Eravamo solo io e lui, i nostri sospiri e la nostra pelle che al sol contatto sembrava bruciare". Io e il mio migliore amico avevamo delle regole, 10 per la precisione. La prima: mai infrangerle. Eppure al cuore non si comanda e la regola 9 dive...