XI

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Poche volte parlo di mio fratello Robert.
Io e lui ci portiamo tre anni di differenza, ma, nonostante questo c'è sempre stato per me, soprattutto nel periodo in cui mamma ci ha lasciati.                                                                                    Durante i primi mesi, infatti, avevo come roccia proprio loro due: Robert e Arthur.

Negli ultimi tempi però, passavo davvero poco tempo con lui nonostante vivessimo nella stessa casa.
Praticamente ci vedevamo solo la sera, se ci andava bene.
Così dato che la "gita" che organizzammo io e Arthur era alle porte decisi di invitare anche Robert; infondo un po' di tempo trascorso con le persone che amavo mi avrebbe fatto bene e chi lo sa magari non mi avrebbe fatto pensare a Charles.

Appena tornai a casa dal mio fantastico pranzo con Arthur, andai in camera di Rob e lo aspettai lì.

"Nana cosa ci fai qui...? Successo qualcosa??"
"No ma ti pare, comunque ho una proposta"
"Uuh la cosa si fa interessante...."

Si distese sul letto, era stanco morto;
mi misi affianco a lui e gli dissi quali erano i miei....anzi i nostri piani.

"Domenica parto....settimana bianca con Arthur come ai vecchi tempi....ovviamente sarebbe fantastico se venissi anche te...."
"La trovo un'idea fantastica sai nana....però"
"Però...no ti prego non dirmi no"
"Domenica mattina mi aspettano in Italia, devo provare alcune cose per il team..."
"Uffa..va bene"
"Ehi ehi ehi e chi ha detto che non posso raggiungervi la sera?!! Allora che ne pensi?"
"AAA ti adoro."
"Io di più nanetta mia"
"scemo"

Il giorno dopo andai da Arthur, portai i cornetti per fare colazione ed iniziammo a prenotare i biglietti ma soprattutto la baita in cui saremmo stati.
Fortunatamente anche Arthur era entusiasta del fatto che Robert ci avrebbe raggiunti infondo erano sempre stati ottimi amici, in particolare quando dovevano farmi degli scherzi.

*pov Charles*

Quella mattina quando mi svegliai sentì un odore provenire dalla cucina, così scesi sotto e me la ritrovai davanti.
"Ma buongiorno"
Ann: "Ciao Charles"
Arthur: "Potevi dormire un altro po'?!"
"Va bene ho capito tolgo il disturbo. Ah Ann grazie per il cornetto"
Ann: "sempre un piacere guarda"

Lasciai i due da soli in cucina, chissà cosa stavano tramando anche se conoscendo mio fratello io non rientravo nei loro piani.

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Il giorno della partenza si avvicinava sempre di più, decisi di andare a comprare qualcosa che sarebbe potuto servire durante quei giorni.

Ovviamente non ero io se non tornavo a casa con più di quattro buste, diciamo che ero in particolare difficoltà.
La fortuna poi non era mai stata dalla mia parte, e infatti una busta decise di abbandonarmi completamente.

"Andiamo! Non è possibile"
"Ma dove devi andare con tutta questa roba?"
Mi stava seguendo? No non era possibile.
Ovunque andavo, lui era lì.
SEMPRE.
"Come mai da queste parti"
"pronto?? Quella è casa mia...sai no"
"Intendo perché adesso...hai un tempismo mamma mia"
"si ok hai ragione ma ancora non rispondi alla mia domanda.."
"Parto...."
"Ecco cosa stavate facendo sta mattina te e Arthur"

Non risposi.
L'ultima cosa che volevo in quel momento era ritrovarmi Charles tra le alpi.

"okk ho capito indagherò io"
"NO."
"Si si come vuoi.
Poi mi spiegherai perché invece di fare passi avanti ne facciamo sedici dietro"
"Ti ho detto lascia fare a me.
Per il momento fai l'indifferente"
"mi sono rotto le palle però"
"Ma secondo te io no?!"
"Non mi sembra"
"Senti ho da fare...poi ne riparliamo"

La mia vita era tutta organizzata, così come quella gita.
Passai giornate intere ad organizzarmi.
Io e Arthur saremmo partiti molto presto, la baita che avevamo prenotato era in un paesino vicino il monte Bianco...beh una cosa è certa, dato il mese ma anche dato il posto avrebbe fatto freddo.

La mattina seguente mi alzai molto presto, erano le cinque e qualcosa non ricordo.
Andai da Rob, dormiva come un ghiro.
Mi misi vicino a lui e aspettai il suono della sua sveglia che suonò più o meno per le sei.
Alle 6:30 eravamo già in cucina a fare colazione.
Verso le 7:30, invece, Arthur venne a prendermi e partimmo.

*pov Charles*

"Andiamo Arthur sono le sei del mattino non puoi fare tutto questo casino!!"
"Ma fammi il piacere che quando devi partire per una gara inizi a far casino già dalla notte prima"
"Si si va bene come vuoi."

Appena Arthur se ne andò, corsi subito a casa di Ann.

"Nana! Già qui? Durata poco questa settimana"
"Nana?"
"Ah Charles sei tu...cosa vuoi alle otto di mattina?"
"Ti devo parlare"
"Io in realtà starei per partire"
"Tre secondi."

Appena entrai in casa, riconobbi il suo profumo.
Quanto lo amavo.

"Dove sono andati?"
"Non posso parlare di questo"
"Ti prego, devo saperlo...devo andare da lei"
"Anche se fosse così...secondo te cosa farà quando aprirà la porta della baita? Ti salterà addosso?? Non può...lo so io cosa farà...mi darà la colpa per averle rovinato la settimana che tanto desiderava".
"quindi si trovano in una baita"
"Oh andiamo Charles...sei un caso perso cazzo!"
"Grazie Rob, il resto lo farò io"
"sono un uomo morto...bene"

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Dopo qualche ora di viaggio, finalmente arrivammo ai piedi della montagna.
Per arrivare alla baita prendemmo delle motoslitte, mi strinsi ad Arthur e andammo.
Dopo dieci minuti eravamo su, la baita era bellissima, il panorama ancora di più.

"Oi sta squillando un cellulare...il mio non è"
"Eh no però"
"Chi è?"
Chiesi sotto voce.
"Come mai la videochiamata..?"
"mi mancavi."
"Dico seriamente cosa vuoi..?"
"Niente mi annoiavo, posso vedere il panorama almeno"

Arthur girò il telefono verso la Baita. Dalla voce avevo riconosciuto chi ci fosse dall'altra parte della chiamata, non dissi niente. Cosa avrei dovuto dire?

SPAZIO AUTRICE:

Ciao, eccomi tornata con una nuova parte...niente l'orario non è dei migliori ma domani non ho tempo per pubblicarla dato che c'è sia la f1 che la f3 quindi ecco a voi:))

RULES // charles leclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora