Al mattino mi sentivo come se fossi rinata, ero felice delle scelte che avevo fatto.
E forse per una volta non mi ero organizzata la vita, pensando quindi alle conseguenze.
Passai la giornata a bordo piscina con Gallen e Charles, ma nel frattempo si iniziava ad avvertire la mancanza del sorriso, accompagnato dalle sue battute, dello zio Ric.Non parlai con Charles di quello che era "successo" la scorsa notte... infondo non sarebbe capitato mai più...o almeno questi erano i miei piani.
Più volte cercai di evitare l'argomento ma alla fine vinse lui. Così mentre Gallen riposava sulla sdraio, sotto il sole, io e il ragazzo dagli occhi verdi "chiarimmo".*pov charles*
Non sapevo come interpretare quei "segnali" da Ann, cercai più volte di affrontare l'argomento finché non ci ritrovammo a parlarne.
"Charles..."
"dimmi..."Ci fu uno di quei soliti momenti di silenzio, capì che Ann non trovava le parole così iniziai io..
"Ann...io non ci sto capendo niente"
"lo so credimi lo so...ma non posso mandare tutto a puttane con Arthur e te lo dico sinceramente, ormai non mi interessa più niente delle regole ma devo parlare prima con lui.."
"Va bene"La situazione era quella che era, non potevo fare niente e perlomeno non potevo farle cambiare idea su quello che veramente voleva...me o Arthur.
"Si ma te vuoi me o Arthur io non capisco...tutti e due per il momento non si possono avere a meno che quello stupido non cambia idea su queste regole"
"Io voglio entrambi...ma risolverò la cosa...fidati di me. Non chiamarlo stupido però...lui vuole solo il mio bene"
"Anche io penso al tuo bene e di certo non ti privo di un ragazzo."
"che mi dici allora di George??"
"No lui, lui ti avrebbe fatta soffrire"----------------------------------------------
Così passò anche l'ultima settimana in compagnia dei ragazzacci australiani.
A poche ore di distanza un jet privato avrebbe riportato me e Charles a Torino dove ad attenderci c'era proprio lui...Arthur.Il viaggio non fu pesante come immaginavo, anzi, passai la maggior parte delle ore ad ascoltare musica...Charles invece si dedicò alla lettura di uno strano libro di cui onestamente non sapevo neanche l'esistenza... qualcosa come "L'art et.." non lo so.
Al nostro arrivo Arthur ci aspettava all'uscita dell'aeroporto, appena lo vidi mi fiondai tra le sue braccia ero così felice di rivederlo...ma allo stesso tempo mi sentivo in colpa per quello che era successo con Charles.
"Ann!! Mi sei mancata...lo sai vero? Non sapevo cosa fare durante tutte queste settimane"
"Aww, dai ora sono qui anzi perché domani non andiamo a mangiare fuori così parliamo di quel fatto"
"Scus-scusate...sarei tornato anche io dall'Australia poi non so"
"Ahhh smettila di fare il permaloso che ti ho visto otto giorni fa!!"
"dai adesso non iniziate...comunque direi proprio di andarcene che dite?!!"Ci incamminammo verso la macchina di Arthur...il viaggio non fu lunghissimo e per fortuna non ci furono colpi di scena.
"Allora... cosa avete fatto di bello?"
Charles mi guardò dallo specchietto della macchina. Iniziai a sudare freddo.
"Ann... perché non gli racconti cosa abbiamo fatto di BELLO!"
"Ehm...si allora siamo stati in piscina la maggior parte del tempo, ogni tanto uscivamo per Perth.
Dovevi vedere il nipote di Daniel...era uno spasso quel bambino"
"Non era l'unico spasso o mi sbaglio"
"Si ti sbagli."Ero nel panico più totale.
Non capivo che cosa Charles stesse cercando di fare.
Mi stava sabotando?"Bene, ho capito...forse"
Arrivammo a Monaco e Arthur mi accompagnò a casa.
Salutai Charles da lontano, sembrava divertito, non sapevo quale fosse il suo vero intento.
L'importante era che non dicesse niente ad Arthur senza che io gli avessi parlato per prima.Il giorno dopo, mi incontrai con Arthur. Andammo a mangiare in un locale vicino "La Rascasse" una curva che compone il tracciato del gran premio di monaco.
Parlammo della nostra famosa "gita" sulle alpi, così ci organizzammo per tutto: chi sarebbe venuto, quando saremmo partiti e la Baita che avremmo affittato.
Ormai era tutto pronto e dubitavo fortemente che qualcosa sarebbe andata storta.___________________
SPAZIO AUTRICE:
Ciao, come potete vedere ci ho messo un po' a pubblicare questa parte ma 1) non ho avuto molto tempo negli ultimi giorni e 2) non avevo idee su come collegare quello successo ma soprattutto quello che accadrà. Per questo motivo vi lascio questa parte 10 con meno pagine rispetto alle scorse parti ma soprattutto con il fatto che è una delle peggiori parti mai pubblicate fino ad'ora. :))
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RULES // charles leclerc
Romance"Eravamo solo io e lui, i nostri sospiri e la nostra pelle che al sol contatto sembrava bruciare". Io e il mio migliore amico avevamo delle regole, 10 per la precisione. La prima: mai infrangerle. Eppure al cuore non si comanda e la regola 9 dive...