Appena tornammo a casa andai in camera e mi distesi sul letto.
Non avevo voglia di passare del tempo con il ragazzo che mi aveva fatta soffrire. Non lo avrei sopportato.
La settimana a venire, a distanza di poche ore, si era già rivelata un disastro quindi per evitare di rovinarla ancora di più decisi di star più tempo possibile lontano da Charles e dai suoi fottutissimi occhi.Lui però a quanto pare non pensava la stessa cosa.
Dopo poco infatti qualcuno bussò alla porta.Misi la testa sotto il cuscino.
"è aperto!"
Era Gallen, in mano aveva un foglio con scritto: "ti prego mi cedi qualche minuto almeno per parlare un po'.." capì che dietro la porta semiaperta c'era proprio lui, il ragazzo dagli occhi verdi.
Dissi a Gallen che poteva andare a giocare; Charles invece, lui, lui poteva entrare e così fece.*pov Charles*
Con l'aiuto di Gallen riuscì ad entrare in camera di Ann.
"Gallen mentre noi parliamo, ti va di metterti il costume?? Così quando avrò convinto Ann sarai già pronto!!"
"Certo!! Però dovete venire. Promettete?"
"Tranquillo..."
Appena Gallen lasciò la stanza mi andai a sedere affianco ad Ann, era così fottutamente bella nonostante fosse tutta triste.
Se non fosse stato per quelle stupide regole.
"Ann...""Dimmi.."
"Io veramente non capisco perché non possiamo stare insieme. Però me ne farò una ragione.
Invece di stare così però, goditi questi ultimi giorni qui. Che ne dici di andare in piscina da Gallen?!""Oh Charles... sei un ragazzo fantastico. Lo sai quello che penso, però veramente...io tengo ad Arthur più di qualsiasi altra cosa e non posso rovinare tutto"
"Quindi... rinunci a qualsiasi cosa ci possa essere tra noi per delle stupide regole?? Ti facevo più intelligente"
"Non sono stupide"
"Questo lo credi tu ma ok, quando capirai che avevo ragione però non venire da me; infondo non ci sarà mai niente o ricordo male?? Io ci ho provato, ma doveva andare così. Adesso però andiamo da Gallen"
"Va bene"
Qualcuno dentro di me, quel giorno, mi disse che Ann prima o poi si sarebbe accorta delle cose che diceva e della stupidità di quelle regole.
Magari un giorno anche un solo bacio glielo avrei rubato chissà oppure sarebbe stata proprio lei a darmelo.------------------------------------------------
Quel pomeriggio, decisi di accontentare sia Charles che Gallen.
Mi misi il costume e li raggiunsi in piscina.
La sera andammo tutti e quattro a cena fuori, zio Ric ci portò in una pizzeria di Perth di cui il proprietario era originario italiano proprio come noi.Dopo cena tornammo a casa, diedi la buonanotte a Gallen e mi misi con lui nel letto.
Magari Charles per non disturbare "il piccoletto" non sarebbe venuto; e così fu.Gallen ci mise un po' ad addormentarsi, si lamentava continuamente della testa, diceva che gli faceva male.
Gli feci le carezze e lo riempì di baci e appena si addormentò me ne andai dritta in camera mia.
Il tempismo però non fu dei migliori, Charles e lo zio Ric infatti stavano salendo le scale.
Corsi verso la porta e una volta raggiunta, sospirai, magari non mi avevano vista."Ann..."
Non risposi magari pensava che stessi dormendo.
"Dai Ann, guarda che ti ho vista e anche Daniel.
A proposito ti da la buonanotte"
"ricambio..."
"Ah ma allora la lingua ce l'hai"Aprii la porta di scatto, mi ritrovai il suo bel faccino a pochi centimetri dal mio. Sentivo il suo respiro...non parlai, restammo così qualche secondo.
Ma l'atmosfera fu spezzata dallo zio Ric."bene, allora io domani paaart-"
"Daniel!! Che tempismo! Magari fosse così anche alle partenze dei gran premi"
"momento momento momento e questo chi lo dice?"Che vergogna, sarei voluta sprofondare. Le emozioni che avevo provato erano così forti che non le riuscivo più a respingere. Avevo il cuore a mille anzi a diecimila.
"Ehi zio, domani a che ora vai via??"
"Molto presto Ann, ci vediamo venerdì mattina però! Su con il morale e poi qui con te c'è Charles...e il piccolo Gallen"
"Vero..."Corsi ad abbracciare lo zio Ric, mi sarebbe mancato in questi giorni ma aveva ragione, perché con me avevo Gallen e anche quello stronzo di Charles.
Ritornai in camera e mi misi nel letto iniziando a ragionare sulle cose dette e in particolare fatte con Charles.
Ripensai alle sue parole "rinunci a qualsiasi cosa ci possa essere tra noi per delle stupide regole" forse aveva ragione, magari erano davvero delle stupide regole;
sia io che Arthur adesso che eravamo cresciuti le avremmo dovute lasciar stare.
E se il vero problema ero semplicemente io? Ero terrorizzata dall'idea di far soffrire una persona che trascuravo cosa mi rendesse veramente felice.*pov charles*
"maledetto jet-lag" pensai.
Come potevo pretendere di andare a dormire se a Monaco erano solamente le cinque del pomeriggio.
Continuai a girarmi e rigirarmi nel letto.
All'improvviso la porta si aprii, vidi lei.--------------------------------------------------
Quella sera non riuscivo a dormire per i troppi pensieri.
Decisi di andare da lui, magari avendolo vicino mi sarei sentita più protetta.
La porta non era chiusa a chiave, così cercai di entrare senza fare troppi rumori...ma lui era sveglio come se mi stesse aspettando."...lo sai che ci sono io qui"
" zitto scemo lo so...posso stare con te non riesco a dormire?"
"vieni..."Charles mi fece spazio nel letto.
Mi mise la mano sul fianco sinistro mentre cercava di sussurrarmi qualcosa."come mai sei venuta qui...da me"
"troppi pensieri"
"te invece come mai sei sveglio?"
"jet-lag"Ci fu un momento di silenzio, come sempre d'altronde.
I nostri respiri si intersecarono in uno solo, sentivo il suo calore su di me.
Era una sensazione bellissima."Scusa..." sussurrai
"non scusarti"Mi girai verso di lui, avevo le sue labbra a pochi millimetri dalle mie.
Mi sorrise.
"Adesso...adesso cosa si fa?"
"non lo so Charles, non lo so...SPAZIO AUTRICE:
Ciao raga, scusate se ci ho messo un pochino di più a pubblicare questa volta ma ieri, dopo il gran premio non ho avuto il tempo dato che ero scossa ed euforica allo stesso tempo. Comunque sono super fiera e orgogliosa del podio di Charles nonostante meritasse la vittoria e poi sono molto felice che Max stia bene dopo l'incidente. Comunque non so quando uscirà la nuova parte dato che domani parto ma per il momento vi lascio questa :)))
STAI LEGGENDO
RULES // charles leclerc
Romance"Eravamo solo io e lui, i nostri sospiri e la nostra pelle che al sol contatto sembrava bruciare". Io e il mio migliore amico avevamo delle regole, 10 per la precisione. La prima: mai infrangerle. Eppure al cuore non si comanda e la regola 9 dive...