43-Il giradischi

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Mary McDonald

                                    ~REMUS~

Sono le ventitré e quarantanove del ventisei marzo 1977, la vigilia del diciassettesimo compleanno di James, ormai passata visto che mancano undici minuti alla mezzanotte.

«MANCANO DIECI MINUTI!» urla Sirius, ballando sul letto. Urla così forte da svegliare alcuni ragazzi dalla parte opposta della nostra camera; li aggiungo alla lista di persone a cui bisogna dare delle scuse. Questa lista parte dal capotreno del primo anno e va avanti per lunghi sei anni.

«Ehi Rem» mi richiama ridacchiando James. «Sai dov'è finito Frank? Aveva detto che doveva andare a prendere degli appunti da Magnolia tipo»

Lo guardo: «James, non esiste nessuna Magnolia, è andato a dormire da Mike»

«ROBINS?!» si gira Sirius, smettendo di bere. Il suo odio per quel ragazzo è scovato proprio nel profondo e il bello è che non sa neanche il motivo, si trova ancor più nel profondo, come una caccia al tesoro senza mappa e alcun indizio da cui partire se non il tesoro.

«Ragazzi» si alza Peter, barcollando. «Si vedono delle ombre» indica la fessura della porta. La paura più grande? Che sia la McGranitt; una volta ad inizio anno per un pelo non ci ha scoperti nella sua aula. Era stata anche colpa di Sirius la mattina, che le aveva detto "stia attenta alle sorprese per il suo compleanno", è stato più che un coglione. Stoppiamo la musica, con qualche intralcio poiché a James trema la mano. Spengo la luce prima di aprire la porta lentamente: guardo a destra, dove non c'è traccia di nessuno e poi a sinistra.

«VOI CAZZONI, LA DOVETE SMETTERE!» mi urla in faccia una Mary incazzata; sarebbe poco dire che tra poco me la facevo sotto. «NON VI È BASTATO A LEZIONE FARCI ASSEGNARE PAGINE IN PIÙ DELLE GUERRE DI MERDA DEGLI ELFI, VI DOVETE METTERE...» Peter non la finire di parlare, perché le posa una bocca sulla mano, tirandola dentro. Tolta la sua figura davanti, dietro ci sono due bionde con le spazzole in mano e una rossa che sbadiglia.

«Tornate dentro» sussurro a James e Sirius. Se le ragazze vedranno solo me potrebbero rimanere calme; quindi mi giro verso di loro uscendo completamente.

«Si sentiva la vostra musica» mi spiega Marlene, sbadigliando. «Alice dorme non preoccuparti» aggiunge. Io annuisco osservandole.

«Vi state zitti?!» esce dalla sua camera il ragazzo con più muscoli del quarto anno. Spingo le ragazze, che non capiscono niente, dentro la camera ed entro, chiudendo tutto.

«La bestia si è svegliata...» mi guarda Sirius allarmato.

«La bestia?» chiede di seguito Emmeline. James fa ripartire il giradischi inciampandoci sopra.

«Qualcuno lo spenga subito!» dico stizzito ma nessuno si muove. Mi avvicino e al posto che migliorare la situazione la peggioro.

«LUPIN, QUESTA È GUERRA» vibrano i vetri per il tono di voce di McKinni. È una tortura averlo come vicino di stanza. Ormai abbattuto rimango steso per terra a guardare il soffitto, mentre la porta si riapre al bussare.

«Togliti rossa» ci avrei scommesso che avesse aperto Lily. Non sento nessuna risposta, però non ci do tanto peso.

«LILY!» sento tutti che urlano e vedo James saltare sopra la mia testa. Lo seguo con lo sguardo: si lancia per prendere Lily da dietro, la quale sta picchiando con la spazzola la spalla di McKinni. Mi alzo il più velocemente possibile e mi metto davanti alla mia amica per aiutare James ad allontanarla.

«Torna a dormire» gli dico preoccupato e lo fa senza fiatare, senza alcuna minaccia futura.

«Puoi calmarti, furia rossa» la lascia andare James, riprendendo fiato. Tempo di un secondo e riceve la spazzola in testa e noi altri ridiamo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 08, 2021 ⏰

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